Marea nera, sospetti di perdite da nuove falle

di Redazione 2

marea nera sulla costa

Il tappo funziona, ma non c’è ancora da esultare. Secondo i dati provenienti dai tecnici della BP che stanno monitorando l’evolversi della situazione nel Golfo del Messico, c’è una buona notizia ed una cattiva. La buona è che, passate le 48 ore di prova, il tappo regge, non ha perdite e non mostra alcun problema apparente; la cattiva è che la pressione sotto di esso è diminuita molto più di quanto si potesse sospettare.

Il motivo preciso ancora nessuno lo sa, ma c’è un sospetto: si dev’essere aperta altrove un’altra falla da dove defluisce il petrolio che prima usciva da quella appena chiusa. L’alternativa è che, dopo 3 mesi di fuoriuscita, la pressione sia diminuita naturalmente, ma visto ciò che è accaduto nelle scorse settimane, non viene spontaneo pensare positivo. Per adesso gli strumenti di rilevazione non hanno indicato nessuna nuova perdita, ma gli ingegneri hanno chiesto altre 24 ore di verifica. La scusa ufficiale è quella di essere sicuri al 100% che il tappo funzioni, ma la realtà è che vogliono prendere tempo per cercare di capire come mai la pressione è diminuta.

Più il test sarà lungo, più sarà affidabile

ha affermato Kent Wells, vicepresidente della BP, e noi lo speriamo veramente, ma la possibilità che, ancora una volta, i tecnici non ci stiano capendo nulla, è alta. Nel frattempo l’Ammiraglio Thad Allen ha annunciato che, a scanso di novità, da domani si comincerà con la fase di estrazione del petrolio. Un nuovo tubo, simile a quello utilizzato per top kill, verrà inserito nel tappo per poter estrarre nuovamente il petrolio da convogliare in una nave, e l’unico ostacolo che potrebbe fargli rimandare le operazioni potrebbe essere qualche uragano.

Questo progetto era stato ideato prima di conoscere la reazione del giacimento, dato che si pensava che la pressione potesse far saltare il tappo. In questo modo si sperava di risucchiare il petrolio diminuendola, guadagnando tempo per poter costruire un nuovo pozzo (o forse due) per riprendere l’attività daccapo. Ma ora che la pressione è diminuita da sola, l’attività potrebbe venire riconsiderata. Secondo quanto riferito da Wells ogni cosa sta andando per il verso giusto, ma ormai l’opinione pubblica rimane scettica ad ogni annuncio e controllerà con sospetto le attività della BP ad ogni passo.

Fonte: [New York Times]

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