Moda, Benetton dice basta alle sostanze tossiche nei propri prodotti

di Redazione Commenta

La Benetton dice basta alle sostanze tossiche presenti nei propri prodotti di moda: si tratta del primo, grande risultato italiano per la campagna Detox organizzata da Greenpeace. La grande azienda si è impegnata a rimuovere le sostanze tossiche dai propri prodotti entro il 2020.

Grande risultato per Detox, la campagna contro le sostanze chimiche pericolose nei prodotti di moda lanciata da Greenpeace: la Benetton ha dichiarato che entro il 2020 eliminerà entro tutta la catena di fornitura dei propri prodotti le sostanze tossiche. C’è, com’è facile intuire, grande soddisfazione tra i responsabili di Greenpeace. L’associazione ha dichiarato:

Siamo orgogliosi che anche in Italia aziende come Benetton si stiano impegnando a processi di trasparenza importantissimi nei confronti dei consumatori, per fare sempre più luce sul mondo, ancora troppo oscuro, del tessile.

Oltre all’eliminazione delle sostanze tossiche dagli indumenti e dagli altri prodotti di moda, vi è infatti un’importante presa di posizione in favore della trasparenza del settore: entro la fine dell’anno corrente Benetton ha infatti dichiarato che riporterà i valori delle emissioni di sostanze pericolose relativi a 30 dei fornitori dell’azienda, metà dei quali si trovano in Cina. Per tutti coloro che vicino queste industrie ci vivono come per tutti coloro che si dedicano ad acquisti consapevoli, ecosostenibili e non solo, si tratterà di dati senz’altro interessanti: occorre quindi dedicare un plauso sin d’ora a quest’azienda (per il momento l’unica in Italia) che ha deciso di aderire al progetto Detox di Greenpeace. Si tratta della 13ma grande azienda nel mondo a scegliere di eliminare dalla filiera di produzione dei propri beni sostanze chimiche pericolose dall’epoca del lancio della campagna Detox (nel 2011).

Se Benetton si è impegnata a ripulire la propria filiera entro il 2020 va inoltre detto che già per il 2015 si parla di eliminazione delle sostanze tossiche prioritarie come i perfluorocarburi.

Photo Credits | jorgemejia su Flickr

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