Riciclare, riutilizzare, riproporre, ripensare: quattro R per un Natale ecosostenibile

Si avvicinano a grandi passi le festività Natalizie e visti i tempi che corrono più che un Bianco Natale sarà per molti un Natale bianco, o meglio al verde. Se invece vogliamo continuare con i giochi di parole, è bene che questo Natale sia verde, inteso come ecologico e il più ecosostenibile possibile.

I consigli per rispettare l’ambiente e non mandare in vacanza anche la nostra coscienza ecologica, arrivano niente meno che dall’American Chemical Society (ACS), una delle maggiori associazioni scientifiche, che in collaborazione con l’ACS Green Chemistry Institute, ha redatto una lista di accorgimenti per non trasformare il Natale nell’ennesima festa di consumismo e scempio ambientale. L’ACS Green Chemistry Institute opera proprio per favorire la scoperta e la progettazione di prodotti chimici e nuovi processi che siano in grado di eliminare la generazione e l’utilizzo di sostanze pericolose.

Impariamo a riciclare la plastica

Bottiglie, confezioni per alimenti, pacchi e pacchetti. Quanta plastica transiterà sotto le nostre mani in questi giorni di festa, e quanta anche nei mesi successivi. La plastica è uno dei materiali più pericolosi al mondo perchè, per quanto utile, è molto inquinante. Proviene dal petrolio, e come tutte le cose che provengono dal petrolio ci mettono secoli per biodegradarsi (dai 100 ai 1000 anni) e danneggiano l’ambiente in maniera impressionante.

Anche per questo materiale, e forse in special modo per questo, il consiglio di Ecologiae è di riciclarlo, e adesso chiariremo anche come farlo. Infatti vanno specificati alcuni punti. Il materiale riciclabile, quello che può essere inserito nel cassonetto della raccolta differenziata con la scritta “plastica”, è quello che arreca le sigle PE, PET e PVC. In questi rientrano contenitori di liquidi o cibi solidi, flaconi di detersivi, shampoo, fino alle buste della spesa e centinaia di altre cose. Da evitare assolutamente è l’inserimento di quei contenitori edulcorati, quelli che ad esempio contenevano vernici o materiali tossici che possono rimanere attaccati alla plastica, piatti e bicchieri, custodie per cd e anche video e audiocassette, perchè contengono il nastro che non è di plastica.

Carburante biodiesel dai residui del caffè, un nuovo oro nero?

Che lo si prepari con la classica caffettiera napoletana piuttosto che con le meno tradizionali moke di nuova generazione, o le caffetterie espresso e a filtro, il caffè resta per molti italiani, e un po’ in tutto il mondo, un piacere irrunciabile.
Ma pensiamo per un momento alla parte che rimane inutilizzata della bevanda, quei resti del caffè che restano depositati nel filtro. Ogni giorno nelle pattumerie delle famiglie o dei bar vanno a finire complessivamente tonnellate di residui provenienti dal caffè. Capita che una parte possa trovare un impiego come fertilizzante in agricoltura. Ma la maggior parte rimane inutilizzata.

Ebbene, un gruppo di ricercatori del Nevada ha studiato il modo di sfruttare questo genere di rifiuti per la produzione di biodiesel, come nuova fonte economica, abbondante ed ecologica per generare carburante che possa alimentare automobili e camion di nuova generazione.

Occhiali fotovoltaici per alimentare il lettore Mp3

Ci siamo occupati diverse volte delle numerose tecnologie che sfruttano l’energia solare ed oggi vi proponiamo un’altra sorprendente innovazione in grado di trasformare i raggi del sole in energia utile per le piccole attività di tutti i giorni. Si tratta degli occhiali fotovoltaici che, grazie a delle celle solari incorporate, sfruttano l’energia del sole per il funzionamento di piccole apparecchiature. Gli occhiali, dal design giovanile ed accattivante, che arrivano da San Francisco, si chiamano “Self-Energy Converting Sunglasses” e sono stati ideati dai designers Joong-Hyun Kim e Kwang-Seok Jeong.

L’America si converte ai Led, rivoluzione al Rockefeller Center

La spinta ecologica voluta da Barack Obama raccoglie già i suoi frutti negli Stati Uniti, e lo fa con uno dei suoi simboli: l’albero di Natale del Rockefeller Center. L’abete natalizio più grande del mondo quest’anno sarà illuminato completamente da lucine Led, l’illuminazione del futuro. Saranno 30 mila le lucine che, a fronte di una spesa leggermente superiore agli altri anni, faranno risparmiare migliaia di dollari nel consumo di energia elettrica, ed anche in emissione di CO2, ad uno dei grattacieli più famosi di Manhattan.

Ma non solo. Infatti anche la palla di capodanno, la famosa New Year’s Eve Ball di Time Square quest’anno sarà ecologica. Lo avevamo già anticipato un mese fa, ed oggi possiamo confermare che la sua illuminazione sarà fatta esclusivamente di Led. Ma lo saranno anche il castello di Cenerentola a Disneyworld, e i bigliettini di auguri della Starbucks, Borders e Home Depot. Ma come mai tutti scelgono i Led?

Riciclaggio del vetro, poche regole, molti guadagni

Siccome il Natale è diventata la festa più consumistica di tutte, proviamo a far diventare questa giornata (o meglio questo periodo) di sprechi, un pò più ecologica. Per farlo le regole sono molto semplici, e al primo posto c’è la raccolta differenziata, dato che è il periodo in cui si mangia di più (per chi può ancora permetterselo).

Ieri vi abbiamo parlato del riciclo della carta, ora vediamo come e perchè si deve riciclare il vetro. Una cosa che in pochi sanno è che, accanto alle bottiglie, flaconi e vasetti di vetro, ci sono tante cose che sono fatte di quel materiale, ma che non si possono riciclare, e per questo non vanno inserite nella cosiddetta “campana”. Stiamo parlando ad esempio dei vetri delle finestre, dei piatti e dei bicchieri, di tutti quegli oggetti che possono essere scambiati con il vetro, ma che in realtà sono porcellana, oppure i barattoli che prima contenevano vernice, in quanto edulcorati e non più utilizzabili.

Gesù per nascere sceglie un presepe solare, accade nelle Cinque Terre

Quale occasione migliore del Natale per veicolare un messaggio di speranza alle nuove generazioni, educando ad una cultura delle energie rinnovabili, percorso obbligato per garantire un futuro alla Terra? Ed ecco, per l’occasione, anche il tradizionale presepe evolversi e scegliere il sole per l’approvvigionamento energetico che ne garantisca l’illuminazione artificiale.

Accade in Liguria, precisamente nell’area delle Cinque Terre, rinomata per la sua bellezza paesaggistica. Gli abitanti di Manarola, una frazione del comune di Rio Maggiore (provincia di La Spezia), hanno infatti scelto di festeggiare le festività natalizie optando per un impatto zero sull’ambiente e realizzando sulla collina di Tre Croci del paesino un presepe fotovoltaico, ecologico e a costo zero.

Natale 2008, le regole contro lo spreco di carta

Tra pochi giorni ci saranno milioni di cenoni di Natale e milioni di regali da scartare. Purtroppo però c’è la prospettiva anche di milioni di tonnellate di immondizia. Se però stiamo un pò attenti, ci rendiamo conto che potremmo evitare molta di questa spazzatura, e anzi potremmo anche riciclarla.

Secondo il Comieco (Consorzio nazionale per il recupero ed il riciclo degli imballaggi a base cellulosica), se tutti gli italiani evitassero di gettare nell’indifferenziata la carta utilizzata in questo giorno di festa, potremmo risparmiare all’ambiente lo smaltimento di 10 mila tonnellate di immondizia tra carta e cartone, praticamente quanto produce la sola Lombardia in una settimana. Se non ci credete, ecco l’esempio.

Bosch punta sulle rinnovabili e investe nelle celle solari al silicio cristallino

Bosch insieme al gruppo ersol Solar Energy ha annuncito di voler ampliare la propria capacità produttiva di celle e moduli solari al silicio cristallino. E’ stato approvato, infatti, il progetto che prevede l’espansione della capacità produttiva nello stabilimento di Arnstadt, in Germania. Sono stati stanziati circa 530 milioni di euro che, entro il 2012, porteranno la capacità dell’impianto tedesco a circa 630 megawatt. Nel dettaglio, oltre il potenziamento delle strutture già esistenti, verranno costruiti un’importante impianto di produzione di celle solari al silicio cristallino, un impianto per l’assemblamento dei moduli e diversi uffici amministrativi. Secondo quanto annunciato dall’azienda, i lavori di ampliamento dovrebbero portare oltre mille posti di lavoro, ben distribuiti nelle sedi di Erfurt e Arnstadt. e vendite per oltre 400 milioni di euro solo nel corso del 2009.

Arriva la prima spiaggia fredda del mondo, l’ennesimo insulto all’ambiente

Non smetteremo mai di scandalizzarci per quanto accade ai danni della Natura, vittima di un carnefice spietato quale può essere il genere umano. E forse, quella di indignarsi, è l’unica protesta che non potrà mai esserci tolta, insieme alla libertà di pensiero. D’altra parte, la distinzione tra buoni e cattivi è ormai caduta in disuso, la fanno solo i moralizzatori più accaniti, specie rara oggi. Però esiste un’evidenza innegabile: tra gli uomini la razza peggiore sono i ricconi, i magnati del denaro che credono di poter comprare tutto e persino di modificare il corso naturale delle cose a loro piacimento.

Ed è infatti proprio per gente straricca e strafica che è stata pensata, progettata, creata la prima spiaggia fredda della Terra, a Dubai, da sempre paradiso terrestre per i Paperon de Paperoni. Per non bruciare i piedini delicati dei ricchi signori, quando si alzano dalla sdraio per raggiungere l’acqua (mettersi le ciabatte come i comuni mortali no, eh?), nel complesso alberghiero del Palazzo Versace Hotel, sono stati predisposti dei grandi refrigeratori costruiti sotto la sabbia che raffreddano la temperatura, che solitamente nella città araba sfiora i 40-50° C.

Il trasporto sostenibile? Per l’Italia è ancora un’utopia

Come al solito l’Italia va a due velocità su tutto, anche sul trasporto sostenibile. Secondo una nuova indagine del Kyoto Club, in collaborazione con Euromobility, le iniziative per ridurre l’incidenza di emissioni nocive dovute ai mezzi di trasporto privato sono ancora troppo poche, con pochi esempi di eccellenza, e molti casi di inefficienza. Ma stavolta questa disparità non avviene tra Nord e Sud, ma le città a trasporto eco-sostenibile sono sparse un pò in tutta Italia, a macchia di leopardo.

Il dato positivo è che queste stanno aumentando in numero ed efficienza, il che fa ben sperare per il futuro; quello negativo è che si tratta ancora di casi isolati, e che in alcuni comuni, anche capoluoghi di provincia, non si sta facendo assolutamente nulla (vedi L’Aquila, in cui bike sharing e altre iniziative non sono nemmeno state prese in considerazione, o Siracusa, in cui il livello previsto dalla legge di Pm10 è stato superato da quasi 300 giorni senza che sia stato preso alcun provvedimento).

“Orti solari”: arriva in Toscana la multiproprietà del solare

Contribuire alla diffusione delle energie rinnovabili attraverso la realizzazione di un impianto fotovoltaico in multipropietà. E’ quanto hanno scelto di fare alcuni privati e imprese della Toscana. Il Comune di Buggiano, in provincia di Pistoia, ha, infatti, messo a disposizione uno spazio pubblico per permettere a tutti coloro che sono impossibilitati a farlo in proprio, di costruire un impianto fotovoltaico. Il risultato sono i cosiddetti “orti solari“, nati qualche anno fa in Spagna ed approdati per la prima volta anche in Italia. Il progetto, presentato oggi al convegno “ORTI FOTOVOLTAICI: un progetto Cna Toscana per la democrazia energetica e un’opportunità per imprese e famiglie”, organizzato da Cna Installazioni e Impianti Toscana con il contributo della Regione Toscana e dell’Ente Parco S. Rossore, prevede la realizzazione di due impianti fotovoltaici inferiori ai 20 kW e divisi in 15 porzioni che potranno essere acquistate da cittadini o imprese.