Parchi nazionali a pagamento, la nuova crudeltà del Governo Berlusconi

Ancora una volta il Governo italiano promette di non mettere le mani nelle tasche dei suoi cittadini, ma li mette in condizioni di mettersele volontariamente e regalargli soldi. La nuova trovata proviene dal Ministero dell’Ambiente, e precisamente dal Ministro Stefania Prestigiacomo che ha avuto l’idea di far pagare il ticket d’ingresso alle aree protette, marine e parchi nazionali.

L’intenzione, a detta del Ministro, è di far capire che anche l’ambiente ha il suo valore economico, e comunque il costo del biglietto dovrà essere facilmente accessibile a tutti. Certo, il valore sarà simbolico (anche se è da vedere quanto), ma questa imposizione porterà molte famiglie a decidere di scegliere un altro posto, magari gratuito, da visitare, piuttosto che pagare il biglietto come al cinema. La diretta conseguenza sarà che le nuove generazioni saranno sempre meno a contatto con la natura, il che porterà ad un ulteriore impoverimento culturale ed infine ad una minore attenzione all’ambiente, l’obiettivo ultimo a cui questo Governo sembra decisamente puntare.

9 commenti su “Parchi nazionali a pagamento, la nuova crudeltà del Governo Berlusconi”

  1. Brava Prestigiacomo! Occorre far capire alla gente che una iniziativa (parchi,teatri ecc.) è valida fin tanto che è in grado di mantenersi.Se le entrate non sono sufficienti vuol dire che non interessano e,quindi,non vanno sostenute con regalie

    Rispondi
  2. io dico di prendere l’argomento con le pinzette perchè c’è in atto una crisi dei parchi enorme, non ci sono soldi ne per noi ne per loro, le persone vanno nei parchi per fare una passeggiata ,sporcano, e si portano i panini da casa. far pagare un biglietto non sarebbe male basta che non superi i 5 euro! infine bisognerebbe avvicinare i ragazzi all’ambiente per televisione!
    saluti

    Rispondi
  3. questo è vero, ma basterebbe fare delle belle multe a chi sporca, tutto qui. basterebbe mettere una specie di ranger che fa una multa a chi butta una carta a terra, e vedi come si recuperano i soldi del biglietto!

    Rispondi
  4. si ma questo è solo una cosa secondaria, perchè i parchi non hanno più soldi: i centri di recupero degli animali, per i dipendenti, per mantenere le strutture! i soldi mancano e servirebbe un piano migliore ma in un momento come questo un cervelletto scamuffo come quello della ministra è riuscito a generare solo questo! facciamo tutti insieme un piano migliore e inviamoglielo!
    ciao

    Rispondi

Lascia un commento

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.