Il riscaldamento globale mette a rischio le Olimpiadi invernali

di Redazione 1

vancouver-2010

Mentre la costa orientale degli Stati Uniti si trova ad affrontare condizioni estreme a causa della neve, la città che ospiterà le Olimpiadi invernali, Vancouver, si ritrova stranamente con un caldo mai visto. Dal momento che gli organizzatori si sono resi conto che la situazione meteo non cambiava, si sono dati da fare per garantire che vi sia abbastanza coltre bianca da supportare i giochi.

Il problema è che le temperature nel mese di gennaio sono state la più alte mai raggiunte, e la nevosità non è stata uniforme. Le condizioni sono così miti che alcuni residenti sono stati visti andare in giro con i pantaloni corti. Secondo un rapporto del The Guardian, dopo aver appreso che non sarebbe più caduta la neve in modo naturale prima dell’inizio dei Giochi, gli organizzatori hanno lavorato instancabilmente per procurarsela altri modi: gli elicotteri stanno portando neve ogni cinque minuti, i camion arrivano da lontano, mentre i cannoni sparaneve sono costantemente accesi.

Sul fianco della montagna, gli organizzatori stanno cercando di raffreddare l’area per creare un po’ di neve con il ghiaccio secco per cercare di evitare la fusione a causa delle temperature insolitamente calde. Le temperature sono state di circa 6 ° F sopra la media questo mese, ed in più ci si è messa anche la pioggia. Il meteorologo Jim Andrews ha detto al The Guardian che:

Il problema non è la mancanza di precipitazioni. Il tempo è appena troppo caldo per sostenere la neve alle quote più basse. Il 100% di umidità e la pioggia continua rendono veramente difficile mantenere le temperature rigide ogni giorno.

Finora, però, gli organizzatori si sono detti ottimisti i loro sforzi che saranno ripagati in pieno. Pochi giorni prima di un evento che celebra il grande spirito di competizione, Dick Vollet, il cui compito è quello di gestire le operazioni di montagna, descrive i progressi compiuti nella sua battaglia:

Finora stiamo vincendo. Siamo abbastanza soddisfatti di dove siamo attivati, dato che stiamo combattendo madre natura, e qualche volta può essere molto spietata.

Nonostante la neve che cade sul lato opposto del Continente, per Vancouver, almeno, le previsioni che dicono che quest’anno può essere il più caldo mai registrato sembrano azzeccarci. Una cattiva notizia per un Paese che sta per ospitare un evento che ha tanto bisogno di neve. Sembra quasi che la natura lo stia facendo apposta per ripicca all’inquinamento.

Il Guardian sottolinea che questa non è la prima volta che si è dovuto usare la neve artificiale per le Olimpiadi invernali. Per la prima volta ciò avvenne nel 1964 nei giochi di Innsbruck ma, con l’aumento delle temperature globali, le città che ospitano le Olimpiadi invernali possono trovare sempre più difficile garantire, o almeno prevedere con sicurezza, se il tempo permetterà lo svolgersi dei giochi. Chissà, tra qualche edizione saranno costretti a disputare le Olimpiadi invernali al Polo Sud.

Fonte: [Treehugger]

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