riscaldamento globale superata soglia 400 ppm

Riscaldamento globale, superata la soglia dei 400 ppm

riscaldamento globale superata soglia 400 ppmIl punto di non ritorno, la soglia dei 400 ppm (parti per milione) di anidride carbonica nell’atmosfera, è stata superata. Sapevamo che prima o poi avremmo dovuto darvi questa notizia, ma non si è mai preparati abbastanza per avvenimenti di questa portata. Certo, nessuno se n’è accorto e non vi sembra cambiato nulla, ma per il mondo della scienza questo avvenimento significa molto. Prima di tutto significa che d’ora in avanti la temperatura salirà sempre di più.

Ambiente, inverni sempre più freddi a causa del riscaldamento globale

L’aumento delle temperature porterà ad inverni sempre più freddi e rigidi con precipitazioni nevose. I cambiamenti più significativi si registreranno nell’emisfero Nord, nell’Europa Settentrionale, in Canada e negli Stati Uniti. A lanciare l’allarme è un gruppo di ricercatori dell’Atmospheric and Environmental Research (USA) che ha monitorato le temperature e la piovosità degli ultimi 20 anni.

Emissioni record negli ultimi 20 anni

Nelle ultime due decadi il mondo ha aumentato le sue emissioni di gas serra del 49%. Una crescita insostenibile che potrebbe far saltare qualsiasi accordo vincolante sulla loro riduzione. A lanciare l’allarme è un team di ricercatori del Tyndall Centre dell’Università dell’East Anglia, i quali hanno notato come le emissioni provenienti dai combustibili fossili sono cresciute del 5,9% nel 2010 e del 49% dal 1990, l’anno preso in considerazione per tutti i trattati internazionali come il Protocollo di Kyoto.

Innalzamento del livello degli oceani quadruplicato dall’inquinamento umano

Il livello degli oceani è in costante incremento, ma questo era ormai un dato accertato. Ciò che invece c’è di nuovo è la conferma che il livello del mare, misurato in un nuovo studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, non è mai cresciuto così tanto nella storia come dall’inizio della rivoluzione industriale. Lo studio ricostruisce l’innalzamento dei livelli oceanici sulla costa atlantica degli Stati Uniti degli ultimi 2.100 anni, ed ha così scoperto che i tassi del 19° secolo sono stati superiori a qualsiasi altra rilevazione in quel periodo di tempo. Guardacaso, si tratta del primo periodo in cui viene mostrato un legame con i cambiamenti delle temperature globali.

Cos’è l’effetto serra

Effetto Serra

L’effetto serra è la capacità di un pianeta di trattenere nella propria atmosfera il calore proveniente dal sole. L’effetto serra è indispensabile per la vita sul nostro pianeta perché regola la giusta quantità di calore nell’atmosfera, evitando gli squilibri termici tipici dei corpi celesti privi di atmosfera e facendo variare il contenuto di vapore acqueo (circa il 70% dell’effetto serra), anidride carbonica e metano nell’atmosfera (insieme rappresentano il 25%).

L’effetto serra avviene grazie alla presenza di alcuni gas, detti gas serra, presenti nell’atmosfera che, per le loro proprietà molecolari spettroscopiche, sono trasparenti alle radiazioni entranti del sole, ad onda corta, mentre riflettono o assorbono le radiazioni infrarosse ad onda larga. L’effetto serra può essere dunque paragonato al fenomeno di trattenimento del calore che si verifica in una serra per la coltivazione. Il fenomeno fu osservato per la prima volta nel 1824 dal fisico-matematico francese Joseph Fourier.

Cambiamenti climatici salvano farfalla blu dall’estinzione (fotogallery)

farfalla blu foto 6I cambiamenti climatici, se fanno la sfortuna di molte specie viventi, ne riabilitano altre. Lo abbiamo visto nel caso dei pesci e delle piante tropicali che stanno invadendo le acque sempre più calde dei mari di tutto il Mondo e per quanto riguarda la proliferazione di germi, virus e batteri, agevolati nella diffusione dalle alte temperature.
Oggi è il turno della farfalla blu di tornare a volare sui prati della Gran Bretagna: si tratta di una specie che venne considerata estinta nel 1979, la Large bleu, reintrodotta negli ultimi venti anni.

Il progetto di reinserimento è riuscito solo adesso proprio per le condizioni climatiche favorevoli, dettate dall’innalzamento delle temperature innescato dai cambiamenti climatici. Come spiega il professor Jeremy Thomas, del Centre for Ecology and Hydrology dell’università di Oxford, responsabile del progetto

solo ora che il clima si è riscaldato e sono stati scoperti posti accoglienti sulle colline Cotswolds la specie può tornare a ripopolarsi in Gran Bretagna.

Il riscaldamento globale mette a rischio le Olimpiadi invernali

vancouver-2010

Mentre la costa orientale degli Stati Uniti si trova ad affrontare condizioni estreme a causa della neve, la città che ospiterà le Olimpiadi invernali, Vancouver, si ritrova stranamente con un caldo mai visto. Dal momento che gli organizzatori si sono resi conto che la situazione meteo non cambiava, si sono dati da fare per garantire che vi sia abbastanza coltre bianca da supportare i giochi.

Il problema è che le temperature nel mese di gennaio sono state la più alte mai raggiunte, e la nevosità non è stata uniforme. Le condizioni sono così miti che alcuni residenti sono stati visti andare in giro con i pantaloni corti. Secondo un rapporto del The Guardian, dopo aver appreso che non sarebbe più caduta la neve in modo naturale prima dell’inizio dei Giochi, gli organizzatori hanno lavorato instancabilmente per procurarsela altri modi: gli elicotteri stanno portando neve ogni cinque minuti, i camion arrivano da lontano, mentre i cannoni sparaneve sono costantemente accesi.

Il maggior ghiacciaio argentino si sta ritirando. Un’altra conseguenza del riscaldamento globale

perito moreno

Ci eravamo occupati qualche giorno fa del distacco di un iceberg al Polo Sud dovuto al riscaldamento globale. Il fenomeno era dovuto ad un innalzamento delle temperature che faceva sciogliere poco per volta la lastra di ghiaccio che teneva unite diverse masse solide o liquide-solidificate.

La stessa cosa sta avvenendo molto più vicino a noi. Il fenomeno dello scioglimento è accaduto in questi ultimi mesi anche in Argentina, quindi già nel mondo civilizzato, e non solo in un posto così lontano che tanto non interessa a nessuno. La zona interessata è il Perito Moreno, uno dei ghiacciai più grandi del mondo, presente nella regione argentina della Patagonia. Questo pezzo di terra rappresenta com’era il nostro pianeta nell’era Quaternaria, e per questo motivo l’Unesco lo ha dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità.