In soli 20 anni la terra coltivata in Italia è diminuita del 15% a causa della cementificazione e dell’abbandono. Dai dati pubblicati dalla Coldiretti emerge che ogni giorno si perdono 288 ettari di terra coltivata, pari a 400 campi da calcio. La situazione delineata è molto allarmante, un
Modello di sviluppo sbagliato ha costretto a chiudere 1,2 milioni di aziende agricole nello stesso arco di tempo.
A causa dell’inazione e della crisi politica ed economica l’Italia ora si ritrova in una vera e propria emergenza alimentare. Lo ha denunciato ieri la Coldiretti, in occasione dell’
Anche se l’allerta a Roma non è finita (nella zona Nord della città il Tevere è ancora a 13 metri), è possibile cominciare a tirare le somme e calcolare i primi danni. A fornire una stima provvisoria è la Coldiretti che afferma come nel solo Lazio le colture andate perse e tutto il lavoro che servirà per riportare la situazione alla normalità comporteranno un danno di 20 milioni di euro. Pensate a quanto ammonterà il danno nel resto dell’Italia considerando che in Toscana ad esempio ci sono stati molti più disastri che nella Capitale.
Le tesi sono contrastanti, ma su un punto tutti sono d’accordo: ogni estate è sempre più calda e quella che si è appena conclusa è una delle peggiori della storia. La differenza è minima: per gli scienziati americani il periodo estivo 2012 è stato il secondo più caldo della storia, secondo la Coldiretti è il primo. Questione di centesimi di grado, ma l’allarme resta. Dopo
In pochi sanno che la Coca Cola è proprietaria anche del marchio Fanta, la famosa aranciata “italiana”. Ma appunto, italiana per modo di dire, visto che secondo l’ultima protesta della Coldiretti, pare che solo una piccola parte delle arance utilizzate siano di origine nostrana, per lo più calabresi. Il restante proviene dal Brasile, ma vengono spacciate per Made in Italy. Questa è solo una delle cose che non vanno nella gestione della Coca Cola in Italia, e per questo un centinaio di trattori hanno “marciato” ieri sulla piana di Gioia Tauro per protestare contro l’azienda.