Fab tree hab: la “pianta” della casa ecologica, ovvero coltivare un’abitazione!

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Non ci crederete mai, eppure è proprio questo l’ambizioso progetto, che più verde non si può, degli ecoarchitetti statunitensi Mitchell Joachim e Javier Arbona: piantare una casa, che cresca direttamente dai semi nel terreno.
Sarebbe bellissimo, ci sentiremmo tutti un po’ mitiche creature degli alberi, ed al posto di grigi palazzi tutti uguali, avremmo foreste di alberi-dimora a far da villaggio. Sogno, utopia, chimera?

Sarà anche impossibile da realizzare, ma crederci non fa male e, quando vi avrò illustrato i dettagli tecnici delle case vegetali, non sembrerànno poi così belle impossibili.
Al progetto della casa viva e vegeta partecipa anche l’ingegnere ambientale Lara Green (il cognome non vi sembra azzeccatissimo?) che, insieme ai due prima citati ecoarchitetti, hanno studiato il modo di far nascere un albero che possa ospitare al suo interno una casa.

Readymade lancia la versione on-line per amanti del vivere sostenibile

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Quando ho ricevuto sulla mia casella e-mail il primo numero di Readymade on-line ho pensato che ci vuole davvero poco a condividere trucchi e informazioni sulla vita di tutti i giorni da parte di chi sceglie di tutelare l’ambiente e di condurre un’esistenza sostenibile.

Ho pensato a chi ha scelto l’architettura sostenibile come professione, e a chi è solo appasionato di ecodesign, a chi si diletta e riciclare gli oggetti e a crearne dei nuovi con materiali di scarto, a chi sceglie il fai-da-te in linea con la natura per la cura del proprio corpo e della propria bellezza, a chi prima di fare shopping si chiede se i cicli di produzione dei capi rispettano l’ambiente.

 

Abu Dhabi: una meraviglia ecologica nel deserto!

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Nel 2009 nascera’ un’opera grandiosa, nei dintorni di Abu Dhabi, la piu’ grande capitale dei sette Emirati Arabi Uniti, dove opulenza e ricchezza sono i denominatori comuni. Questa citta’ è stata ribattezzata eco-city, infatti all’interno di questo progetto Masdar Iniziative, rientra la volonta’ di impiegare impianti che utilizzino fonti rinnovabili con strutture che siano un esempio di ecoarchitettura. Abu Dhabi sarà una vera oasi nel deserto arabo, un centro in cui innovazione scientifica e tecnologica andranno di pari passo con l’ambiente. Senza dubbio le immense disponibilita’ economiche hanno reso possibile anche la realizzazione di progetti impensabili, quali la costruzione di uno stabilimento cinematografico, ad alimentazione solare, con un investimento di oltre 300 milioni di dollari, per richiamare il business e l’attenzione di addetti ai lavori impegnati nell’ecologia.
La citta’ sara’ autosufficiente in tutto e per tutto, integrando energia eolica, solare, le risorse derivate dalle piantagioni e dalle fattorie. L’intera citta’ si alimenterà energeticamente grazie ad impianti fotovoltaici, mentre l’acqua, verra’ dal mare e sarà trattata da un impianto di dissalazione ad energia solare. Inoltre grazie al sistema di riciclaggio l’impatto dei rifiuti nell’ambiente sara’ nullo, come le emissioni di gas inquinanti, minimizzati dal sistema di trasporti urbani, e da incentivi ai mezzi ecologici.