Una ricerca neozelandese ha messo in mostra oggi, di fronte agli occhi del mondo, come sarà il nostro pianeta di qui a qualche anno, se le emissioni di anidride carbonica dovessero continuare al ritmo attuale. L’aspetto più clamoroso riguarda una recente scoperta: milioni di anni fa l’Antartide assomigliava alle foreste presenti oggi nel Queensland, nella parte settentrionale dell’Australia.
emissioni di anidride carbonica
Raddoppiata la CO2 assorbita da oceani e foreste negli ultimi 50 anni
Raddoppiata nel corso degli ultimi 50 anni la quantità di CO2 nell’atmosfera assorbita dagli oceani e dalle foreste, questo quanto rilevato da uno studio degli scienziati dell’Università del Colorado con sede a Boulder. Ma gli scienziati avvertono: tale incremento nelle quantità di assorbimento della CO2 da parte dei serbatoi naturali “non continuerà all’infinito”.
Impatto ambientale del cibo, un sito calcola quanto inquina la tua dieta
Di solito è difficile riuscire a farsi un’idea chiara e precisa della propria carbon footprint, ed in particolare della propria dieta. E’ difficile comprendere tutti i dati alla base della produzione alimentare e dei trasporti con una normale calcolatrice.
Mentre i vari calcolatori di emissioni di anidride carbonica che si trovano su internet possono darvi una vaga idea dell’impronta della vostra dieta, la ricerca di informazioni molto specifiche diventa più difficile. Fino ad oggi. Clean Metrics ha pubblicato uno strumento gratuito che potete usare per calcolare le vostre emissioni in modo da poter individuare i cambiamenti dettagliati che si possono apportare nella dieta per renderla più ecologica.
Roma, al via il Tavolo tecnico sulla mobilità sostenibile
Stamattina si è costituito il tavolo tecnico per la mobilità sostenibile per trovare un accordo tra le politiche industriali del Paese e la salvaguardia e la tutela dell’ambiente. A presiedere
Voli aerei: come compensare le emissioni di CO2
Myclimate.org, goclimate.org e atmosfair.de. Sono queste, secondo un’indagine effettuata dalla Federazione dei Centri di Tutela dei Consumatori della Germania, la Bundesverband der Verbraucherzentralen, le sole tre Agenzie che, in materia di compensazione delle emissioni di anidride carbonica (CO2), sono state giudicate come “raccomandabili senza riserve alcune“.
A metterlo in risalto è stato il CTCU, il Centro Tutela Consumatori Utenti, nel sottolineare come l’anidride carbonica (CO2), quando non la si può risparmiare evitando di emetterla in atmosfera, quantomeno la si può andare a compensare; basti pensare alle emissioni inquinanti associate ad un volo aereo che potrebbero essere compensate andando a mettere in atto progetti di qualsiasi tipo e comunque finalizzati al risparmio di anidride carbonica (CO2). Ma quanto costa la compensazione delle emissioni generate da un volo aereo?
Intel abbatte del 24% le sue emissioni in un solo anno
Ormai la reazione a catena è avviata e difficilmente si riuscirà a fermare. Ma per una volta si tratta di una conseguenza positiva. Anche Intel, come molte altre concorrenti del settore IT di cui ci siamo già occupati in passato, si è data un sacco da fare per ridurre la sua impronta ecologica. L’obiettivo che l’azienda americana è riuscita a raggiungere è stato il taglio complessivo del proprio impatto ambientale del 24% nel 2009, riducendo il proprio consumo di energia del 9% durante lo stesso anno, che sono valsi un risparmio di circa 4 milioni di dollari sui costi per l’energia elettrica. I progressi di Intel per lo più si sono concentrati su un settore in particolare.
La maggior parte della riduzione di Intel è stata fatta con l’azzeramento degli sprechi dei data center, le più grandi sezioni succhia energia per l’industria IT, visto che richiedono molta elettricità per raffreddare i server. La maggior parte dell’energia nei data center viene utilizzata semplicemente per il raffreddamento.
Tuttavia, Intel ha già ridotto le emissioni di anidride carbonica delle sue fabbriche e centri di elaborazione dati del 16% ma con la creazione di data center più efficienti, la società spera di risparmiare 650 milioni dollari attraverso l’ottimizzazione delle procedure entro il 2012. Potrebbe sembrare un compito arduo, ma sono certi di poterci riuscire.
New York, installato cartellone che indica l’incremento dei gas serra in tempo reale
Sappiamo che le emissioni di anidride carbonica stanno accelerando rapidamente, ma quanto rapidamente? Per capire il tasso di inquinamento reale, un gigantesco cartellone è stato presentato a New York all’esterno del Madison Square Garden e dellaPenn Station, il quale mostra le concentrazioni atmosferiche di gas serra presenti in quel determinato momento. Secondo le prime rilevazioni queste aumentano di 800 tonnellate al secondo.
Secondo BusinessGreen:
Il cartellone, primo al mondo scientificamente valido, aggiorna in tempo reale l’indicatore delle emissioni di carbonio, è stato inaugurato ufficialmente ieri dalla Deutsche Bank e dalla divisione Asset Management di un team di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT). All’inaugurazione, il cartellone ha dimostrato che esistono attualmente 3,64 miliardi di tonnellate di gas a effetto serra nell’atmosfera e che la cifra è in aumento di 800 tonnellate al secondo.
Imprese edilizie, non tutto l’inquinamento viene per nuocere
Molti scienziati pensano attualmente che almeno il 5% dell’impronta inquinante degli uomini derivi dall’industria edile, sia per l’uso dell’energia che per le emissioni di anidride carbonica prodotte per la produzione del cemento. Tuttavia, diversi studi hanno dimostrato che piccole quantità di CO2 possono anche essere riassorbite dal calcestruzzo, anche dopo decenni dalla sua costruzione, quando gli elementi si combinano con la CO2 per dar vita alla calcite.
Uno studio pubblicato sul Journal of Environmental Engineering, suggerisce che il ri-assorbimento può estendersi ai prodotti al di là della calcite, aumentando il totale di CO2 rimosso dall’atmosfera, riducendo anche l’impatto climatico dell’uomo.
Decolla il biocarburante: primo volo ecologico per la Virgin Atlantic
La Virgin Atlantic, con il volo Heathrow-Amsterdam del 24 febbraio, ha dato ufficialmente il via all’impiego di biocarburante nell’aviazione civile.
Il Boeing 747 della compagnia aerea fondata da sir Richard Branson, ha impiegato per uno dei suoi 4 motori un propellente ricavato dalle noci di cocco e da altre noci, mescolato con il kerosene. Il volo, che è durato circa un’ora e mezzo, ha inaugurato una meritevole iniziativa della Virgin per eliminare la dipendenza dagli idrocarburi.
Sir Branson ha dichiarato che il volo ha segnato una svolta fondamentale per l’intera industria del trasporto aereo:”Questo debutto della bioenergia nell’aviazione consentirà a chi è davvero interessato a ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, di imboccare il percorso verso i combustibili del futuro.”