Nel Comune di Crespino, in provincia di Rovigo, saranno realizzate serre fotovoltaiche che, a fronte della produzione di energia elettrica pulita pari a ben 2.640 MWh all’anno, permetteranno un risparmio di anidride carbonica (CO2) superiore ogni anno alle 1.400 tonnellate.
Questo dopo che, attraverso la controllata al 100% Solar Energy S.p.A., la società Uni Land, quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva, tra l’altro, nel settore delle fonti rinnovabili, ha comprato a Crespino il terreno dove inizieranno i lavori per la realizzazione delle serre “verdi” con impianti che complessivamente avranno una potenza cumulata da fotovoltaico pari a ben 3,2 MW.
Per gli immobili di nuova costruzione, la presenza di un impianto fotovoltaico integrato a livello architettonico, a fronte del costo relativo alla progettazione ed all’installazione degli impianti, può permettere a regime sia di poter rientrare dall’investimento, in tempi relativamente brevi, sia di tagliare anno dopo anno la bolletta energetica unitamente alla possibilità di incamerare per un periodo pari a ben 20 anni gli incentivi statali in Conto Energia. Nel nostro Paese la maggiore concentrazione di nuovi immobili dove sono presenti impianti fotovoltaici integrati è il Trentino Alto Adige nel rapporto di uno su dieci, mentre nella Regione Friuli Venezia Giulia tale percentuale è pari all’8%.
Ottimistiche le previsioni del recente studio, Sviluppare il Potenziale del Fotovoltaico nella Fascia Solare, presentato a Bruxelles dall’EPIA, l’Associazione Europea dell’Industria Fotovoltaica, e realizzato in collaborazione con la società di consulenza strategica A.T. Kearney: nel 2030 l’approvvigionamento energetico proveniente dal solare fotovoltaico potrebbe raggiungere quota 60% in 66 dei 148 Paesi inclusi nella cosiddetta Fascia Solare, Sunbelt, l’area compresa tra il 35/o parallelo a Nord e a Sud dell’Equatore.