Due furgoncini solari senza pilota pronti per un viaggio di 13 mila km

Se durante questa estate vi doveste trovare a guidare nel percorso che va da Roma a Shanghai, potreste imbattervi in due auto arancioni lungo il percorso. Coperte da sette telecamere e quattro scanner laser ognuna, alimentate da pannelli solari, sembreranno un po’ diverse dalle altre auto. Prima di tutto perché all’interno non vi sarà alcun autista. Le vetture, che in realtà sembrano piccoli furgoncini, sono autonome, controllate da un computer di bordo chiamato GOLD: Generic Obstacle and Lane Detector (Rilevatore di percorsi e ostacoli generici).

Il sistema che “guiderà” per 13 mila km sulla vecchia Via della Seta nell’arco di tre mesi, è opera del Laboratorio di Visione Artificiale e Sistemi Intelligenti (VisLab) dell’Università di Parma. L’obiettivo è far arrivare le auto in tempo per il World Expo di Shanghai, il cui tema è “migliorare le città, migliorare la vita”.

Aereo solare, nuovo record per lo Zephyr: 2 settimane ininterrotte di volo

Non smette mai di stupire lo Zephyr, l’ultraleggero radiocomandato che, con la sola energia del sole, riesce a volare battendo un record dopo l’altro. Ma stavolta a stupire ancora di più è la velocità con cui supera sé stesso.

Appena una settimana fa vi abbiamo riferito che lo Zephyr, soprannominato “Aeromobile Perpetuo”, aveva appena infranto molti record, restando in aria per addirittura 7 giorni di fila senza mai atterrare. Bene, quando la notizia è circolata l’aereo non aveva ancora toccato terra, ma lo ha fatto appena ieri, nella US Army’s Yuma Proving Ground in Arizona (USA), dopo 14 giorni e 24 minuti, stabilendo un nuovo record, che sarà senza dubbio infranto la prossima volta che lo Zephyr deciderà di decollare.

Cementificazione selvaggia, le coste italiane sempre più in emergenza

Troppi porti turistici, troppe strutture, cemento, e persino pannelli solari. Tutto questo comporta una distruzione del territorio che va oltre ogni immaginazione, e per questo è arrivato il momento di intervenire. E’ questo l’appello dell’associazione Italia Nostra, la quale ha deciso di rivolgersi addirittura all’Unesco per denunciare la violazione delle norme territoriali che riguardano le coste italiane.

Lungo tutto lo Stivale, spiegano dall’associazione, sono almeno 35 i luoghi a rischio, sparsi un po’ ovunque, dalla Sardegna alla Liguria, dalle isole minori fino soprattutto alla Sicilia, probabilmente la Regione più martoriata dall’abusivismo e dalla cementificazione senza regole. Un esempio? A Siracusa ci sono ben due progetti portuali, i quali rischiano di far sparire intere distese di uliveti secolari.

Auto solare, tre studenti la costruiscono a basso costo

auto solare palestinese

Chi si dovesse recare in visita nella città cisgiordana di Hebron questa estate potrebbe veder passare un veicolo dall’aspetto strano: la prima auto ad energia solare palestinese. Il prodotto proviene da un progetto ecologico degli studenti di ingegneria della città, e prevede una vettura completamente bianca su cui sono stati installati una serie di pannelli solari. Come prestazioni ovviamente non possiamo di certo aspettarci molto, dato che non può superare i 30 km/h, ma si può comunque apprezzare questo piccolo “miracolo di ingegneria creativa”, come l’ha definito il Guardian, che ha dovuto far fronte alle scarse risorse finanziarie disponibili.

È stato un progetto complesso e i nostri studenti hanno progettato e costruito tutta questa macchina da zero

ha spiegato Zahdi Salhab, direttore del dipartimento di ingegneria meccanica al Politecnico di Palestina a Hebron.

Risparmio energetico, come evitare gli sprechi domestici

risparmiare energia consumi domesticiGli italiani non sono il popolo più sprecone al mondo (gli americani ci surclassano in questo), ma sicuramente potrebbero fare molto di più di quanto non facciano oggi. Gli aspetti principali del comportamento ecologico che tutti potremmo attuare sono la riduzione degli sprechi e la produzione domestica di energia. L’Italia è uno dei Paesi più esposti al sole, e con così tante abitazioni, secondo i calcoli effettuati dalla Cigl, se coprissimo tutti i terrazzi con dei pannelli solari potremmo ottenere il 100% dell’energia domestica solo grazie a questa forma energetica pulita.

Purtroppo ciò non accade, ma i consumi sono sempre tanti. Secondo i dati elaborati dal sindacato dei lavoratori, ogni anno gli italiani consumano 18 miliardi di Kwh per un corrispettivo di 5 miliardi di euro e 13 miliardi di kg di CO2, o rapportando al consumo per famiglia si tratta di tremila Kwh per 650 euro e 2.200 kg di CO2 l’anno. Un po’ troppo, non trovate?

Turismo sostenibile: inaugurata barca solare svizzera (fotogallery)

float 3

E’ appena stata inaugurata a Zurigo la prima barca solare svizzera. Si chiama semplicemente “Float” (Galleggiante) ed è il modo più ecologico per il turismo marino e lacustre. Per adesso, trattandosi della Svizzera, è stata testata solo in un piccolo lago di Zurigo, ma non è escluso che potrà percorrere i fiumi e tutti i laghi del mondo, e con qualche piccola modifica anche sbarcare in mare aperto.

La barchetta, in grado di trasportare fino a sei persone, è interamente alimentata da un sistema di pannelli solari che non solo permettono il movimento, ma alimentano anche un frigorifero ed una griglia da barbecue, in modo da permettere agli ospiti di poter fare un vero e proprio pic-nic sull’acqua senza inquinare (a meno che non gettino i rifiuti nel lago).

Il riscaldamento del pavimento con i pannelli solari: cos’è e come funziona

riscaldamento pavimento pannelli solari

La tecnologia moderna ci permette di superare alcuni ostacoli e limitazioni del passato, e per questo vedremo le nostre case in futuro sempre più rivoluzionate. Ad esempio non sarà uno scandalo se nella prossima abitazione che costruiremo (o ristruttureremo) non ci saranno i termosifoni. Non è una dimenticanza, o una bizzarria, perché le nuove abitazioni sono costruite sempre più spesso con l’impianto di riscaldamento sotto il pavimento.

Ma aggiungendo tecnologia moderna alla tecnologia passata, perché non rincarare la dose, provando ad alimentare questo sistema attraverso l’energia del sole? Gli impianti moderni ce lo permettono. I vantaggi, ovviamente, sono tantissimi. Limitandoci per adesso al riscaldamento dal pavimento, troviamo un primo vantaggio tangibile, e cioè che il costo è inferiore a quello del vecchio calorifero (20-30% in meno). Inoltre irradia calore molto meglio, perché quello di un termosifone è più intenso vicino all’impianto, ma in una stanza grande, dalla parte opposta, la temperatura è più bassa; con il riscaldamento a pavimento invece è uniforme. Senza poi parlare del vantaggio rispetto a stufe o altri sistemi ancora più pericolosi. E poi ci sono vantaggi dal punto di vista estetico, perché non si vedono tubi o radiatori, e di comodità, visto che tale impianto ha bisogno di molta meno manutenzione.

I club calcistici più eco del mondo

Princes Park Stadium

Il calcio ormai fa parte della vita quotidiana di tutti noi, e come ogni cosa della nostra vita, può contribuire alla conversione ecologica del pianeta. Il quotidiano britannico The Guardian ha deciso di stilare una specie di classifica delle squadre di calcio più ecologiche, ed ha scoperto che purtroppo il club che più di tutti ha fatto per l’ecologia non è uno dei big con le disponibilità milionarie, ma il piccolo Dartford FC, una squadra che gioca in un campionato che da noi corrisponderebbe all’incirca all’Eccellenza (intorno al sesto-settimo livello sotto la serie A), il quale ha uno stadio con capacità di soli 4.100 posti, il Princes Park Stadium, ma che ha le credenziali verdi da fare impallidire anche Al Gore.

Sul tetto sono installati pannelli solari per fornire acqua calda; nella struttura c’è anche un piccolo lago per raccogliere l’acqua piovana che viene poi riciclata, negli spogliatoi c’è un rivestimento in legno per l’isolamento, ed anche i riflettori in campo sono

volutamente posizionati sotto il livello del terreno circostante, al fine di ridurre il rumore e l’inquinamento luminoso per la popolazione vicina.

Anche i voli per le partite fuori casa non rappresentano un problema inquinante. Infatti, la natura geografica del campionato mantiene anche un controllo sull’impronta di carbonio del club , visto che le squadra avversarie sono tutte molto vicine. Inoltre il parco auto di proprietà della squadra durante la settimana viene utilizzato come parte di un servizio che incoraggia l’uso del trasporto pubblico.

Tetto d’oro, la rivoluzione di Beghelli per l’Italia

beghelli_tetto_oro

Dopo aver ammirato la tecnologia straniera sui pannelli solari, finalmente l’energia più pulita che esiste potrebbe diventare realtà comune in Italia. Fino ad oggi infatti ogni tanto qui e là si vedeva qualche “intrepido” installare pannelli solari e fotovoltaici sul proprio tetto per poter auto-prodursi energia pulita. Con il progetto “Tetto d’oro“, la Beghelli spera che questa realtà si diffonda sempre più velocemente in tutto il Paese.

Si chiama tetto d’oro perché l’impianto installato sul tetto dell’abitazione può valere oro, in quanto si ripaga da solo e porta anche un certo guadagno al proprietario della casa. Il costo iniziale, che può essere pagato in contanti o con finanziamento agevolato, è di 13 mila euro, e garantisce una potenza di 2,97 Kwp, che garantiscono sia sufficiente per dare energia ad un’intera abitazione. Il primo guadagno si ottiene non pagando più la bolletta elettrica. Inoltre ogni anno viene erogato il contributo dal Conto Energia, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 2.200 euro, il quale va tutto nelle tasche del proprietario. Risultato: nell’arco di 6 anni l’intero impianto, compresi i costi di manutenzione, verrà ripagato, e tutto quello che si ottiene dopo è tutto un surplus di guadagno.

Il momento del solare è arrivato: costi diminuiti del 30% in 10 anni

pannelli solari domestici

E’ proprio vero che il mondo è ad un passo dalla svolta ecologica definitiva. Se fino a poco tempo fa molte famiglie erano scettiche sull’uso dei pannelli solari, in quanto troppo costosi e poco efficienti, ora si dovranno ricredere.

Un nuovo rapporto del Lawrence Berkeley National Lab, denominato “Il monitoraggio del Sole II: Il costo dell’energia fotovoltaica installata negli Stati Uniti dal 1998-2008”, mostra una diminuzione significativa dei costi di energia solare nel corso degli ultimi dieci anni (circa il 30%) e dimostra che ora è il momento giusto per passare al solare.

Chipotle: la prima catena di ristoranti ad energia solare

chipotle-pannelli solari

Saranno molti i motivi, se siete o andrete negli Stati Uniti, per visitare la catena di ristoranti Chipotle, ma oggi ce n’è uno in più. A prescindere dalla bontà dei suoi prodotti, la catena messicana con sede a Denver, ha appena annunciato che sta compiendo un grande sforzo per diventare la prima ad essere alimentata ad energia solare. Ovviamente gli sforzi non potranno essere compiuti da soli, ma Chipotle sarà affiancata dalla partnership con Standard Renewable Energy, che installerà pannelli solari in tutti i suoi 75 ristoranti entro il prossimo anno.

I primi numeri ad essere noti, come sempre, sono quelli del risparmio di emissioni che si prevede di effettuare: circa 20.500 tonnellate di CO2 evitate ogni anno. L’installazione dei pannelli solari è in corso a Denver e Austin, per il Colorado, Dallas e San Antonio, in Texas. Chipotle ammette che l’iniziativa dell’energia solare è prevista principalmente per evitare tutte queste tonnellate di emissioni per gli anni a venire, ma anche perché, una volta completato, il Chipotle potrà vantarsi di essere il più grande produttore diretto di energia solare nel settore della ristorazione.

In arrivo dalla Cina gli autobus elettrici che si ricaricano alla fermata

bus ultracapacitor

Se c’è un mezzo di trasporto che, prima degli altri, ha intrapreso la via dell’ecologia, questo è senza dubbio l’autobus. Nelle nostre città negli ultimi anni sono apparsi i bus ad idrogeno o elettrici. Si tratta di mezzi non inquinanti, ma che per generare l’energia di cui hanno bisogno, generano ugualmente delle emissioni. Ora anche quest’altro ostacolo potrebbe essere superato.

Un progetto americano, ma testato per la prima volta nella metropoli cinese di Shangai, ha individuato negli ultracapacitor la soluzione al problema. Si tratta di batterie elettriche simili (almeno nelle dimensioni) a quelle comunemente usate negli autobus elettrici. Ma con una piccola ma sostanziale differenza. Quelle usate oggi sono agli ioni di litio, le quali, per essere caricate, hanno bisogno di rimanere agganciate alla rete elettrica per qualche ora, consumando energia proveniente da centrali che, nella maggior parte dei casi, sono inquinanti. Gli ultracapacitor invece sono molto meno potenti, ma nemmeno la loro fonte emette CO2.

Il Governo ci riprova: eliminati gli incentivi ecologici dalla Finanziaria

tremonti-berlusconi

La battaglia ecologica è importante in tutto il mondo. Ma non in Italia. La dimostrazione l’ha data una volta per tutte il Governo Berlusconi, il quale nella tanto decantata “Finanziaria leggera” è riuscito a non aumentare le tasse perché ha tagliato praticamente tutto, e tra tutti questi tagli ci sono anche gli incentivi a non inquinare.

Negli altri Paesi industrializzati tutti i Governi si stanno adoperando per spingere i propri cittadini a risparmiare energia elettrica e a produrre elettricità rinnovabile fatta in casa. Addirittura qualcuno ha già stanziato fondi per aiutare i Paesi più poveri a farlo. Il nostro no, e dopo aver tentato di ottenere l’autorizzazione ad inquinare di più, ora toglie anche quel minimo di incentivi che erano disponibili per gli italiani per tentare di diminuire le proprie emissioni. Ma non si tratta di una novità. Lo scorso anno fece anche di peggio, e la scelta dell’ultima legge fa capire che quello non fu solo un caso, ma che le questioni ambientali sono messe dal Governo in fondo all’agenda politica.

Ford converte uno stabilimento ad energia pulita e annuncia la sua prima auto elettrica

stabilimento ford di wixom

L’industria delle automobili da qualche tempo si è convertita all’ecologia. Ma se finora erano le auto ecologiche a contraddistinguere chi era più “verde”, ancora nessuno aveva pensato a rendere ecologico lo stabilimento che produce le auto stesse. Questo sì che significa riduzione delle emissioni. Ci ha pensato per primo Ford.

Una fabbrica di automobili del colosso americano è stata recentemente convertita ad energie rinnovabili. La struttura in Wixom, nel Michigan, che al culmine della produzione dava lavoro a circa 5.000 persone, aveva chiuso nel 2007, evidentemente alle prime avvisaglie della crisi. Il sito sarà ora convertito in un parco di attività per una serie di società che si occupano di energie rinnovabili, e secondo i promotori potrebbe generare circa 4.000 posti di lavoro.