
Se durante questa estate vi doveste trovare a guidare nel percorso che va da Roma a Shanghai, potreste imbattervi in due auto arancioni lungo il percorso. Coperte da sette telecamere e quattro scanner laser ognuna, alimentate da pannelli solari, sembreranno un po’ diverse dalle altre auto. Prima di tutto perché all’interno non vi sarà alcun autista. Le vetture, che in realtà sembrano piccoli furgoncini, sono autonome, controllate da un computer di bordo chiamato GOLD: Generic Obstacle and Lane Detector (Rilevatore di percorsi e ostacoli generici).
Il sistema che “guiderà” per 13 mila km sulla vecchia Via della Seta nell’arco di tre mesi, è opera del Laboratorio di Visione Artificiale e Sistemi Intelligenti (VisLab) dell’Università di Parma. L’obiettivo è far arrivare le auto in tempo per il World Expo di Shanghai, il cui tema è “migliorare le città, migliorare la vita”.

