Rifiuti, raccolta differenziata e proteste per la discarica di Terzigno: è il giorno della spazzatura

Sono ben altri i rifiuti che fanno discutere nella Giornata del Riciclo, dedicata alla raccolta differenziata, celebrata oggi in 20 città italiane, ed organizzata dal ministero dell’Ambiente in collaborazione con il Conai (Consorzio nazionale imballaggi).
A tenere banco sono le polemiche sorte dopo le proteste dei cittadini di Terzigno, Napoli, che si oppongono alla costruzione di una seconda discarica sul loro territorio che ricordiamo, dettaglio non trascurabile, fa parte del Parco Nazionale del Vesuvio.

Giovedì scorso Annozero ha dato voce ai manifestanti: c’erano uomini, donne, bambini, cittadini insofferenti per la puzza, il rischio di malattie e lo stato di degrado in cui versa l’attuale discarica. Il Governo imputa alla cattiva gestione di sinistra la mancata raccolta dei rifiuti dei giorni scorsi.

Responsible Hotel, gli hotel per un turismo ecosostenibile

Non sempre ecologicisti e ambientalisti, persone attente nei consumi e nella raccolta differenziata, consumatori di prodotti biologici e di detersivi certificati con marchio di ecocompatibilità, possono trasportare altrove le loro abitudini domestiche. Nell’ottica di preservare il pianeta, proteggere la vita, intesa come natura e come razza umana, e trasformare il mercato portando i consumatori a scelte ecologiche e sane, nascono gli hotel del circuito Johnson Diversey consulting.

Le strutture ricettive, distribuite lungo tutta la Penisola e identificabili attraverso la ricerca sul sito Responsible Hotel, garantiscono il massimo rispetto della natura e dell’uomo, il turismo sostenibile e l’ospitalità alberghiera. La loro offerta si differenzia e si distingue dal mercato turistico e alberghiero per tre caratteristiche principali: la Carta dei diritti del cliente, la gestione sostenibile e per cortesia, efficienza e attenzione.

Gli ostelli più eco-friendly d’Europa

Cosa ci vuole per trasformare un normale ostello in uno eco-friendly? In linea di principio quelle poche ma stringenti regole dell’ecologia: rispetto per l’ambiente, risparmio energetico e raggiungibilità a piedi o con i mezzi pubblici. In pratica solo tanto buon senso. Una prerogativa che, seppure molti ostelli (ma anche i più classici alberghi) vantano, in realtà non sempre hanno.

Per poterci meglio districare tra le svariate offerte che la nostra cara vecchia Europa ci offre, il sito HostelBookers.com che si occupa di recensire 13 mila ostelli della gioventù in tutto il mondo, ha messo a disposizione del pubblico la sua personale classifica, indicando le 10 strutture più eco-friendly del vecchio Continente. Ce n’è uno anche italiano, a Milano, al settimo posto. Per conoscerli continuate a leggere.

Riciclaggio, in Italia il 70% delle bottiglie viene recuperato

Gli italiani si riscoprono ricicloni, anche più di quanto ci potessimo aspettare. Stando ai dati del CoReVe, il consorzio per il recupero del vetro operante all’interno del sistema Conai, il 70% delle bottiglie in Italia viene recuperato, con dei numeri da capogiro sul tasso di riciclaggio.

Nel 2009, ultimo anno solare di riferimento, sono state ritirate la bellezza di 1,6 milioni di tonnellate di bottiglie, registrando un +3,6% rispetto al 2008, e facendo risparmiare al nostro Paese 2 milioni di barili di petrolio. Per avere un’idea del risparmio che c’è stato, basta dire che il petrolio risparmiato con il riciclo delle bottiglie in Italia equivale a circa la metà di quello che è stato disperso dalla falla della piattaforma petrolifera della BP nel Golfo del Messico. Mica male!

Vetro, in Italia ne ricicliamo il 66%

La raccolta differenziata in Italia cresce, e con essa i numeri per il recupero dei materiali, fino non solo a raggiungere la media europea, ma in alcuni casi persino a superarla. E’ il caso del vetro, che gli italiani hanno imparato ad apprezzare più della plastica e degli altri contenitori, ma soprattutto a differenziare, tanto che oltre un prodotto su due di quel materiale è riciclato.

A dare la buona notizia è la relazione di Assovetro per l’anno di riferimento 2009, in cui l’Italia ha addirittura superato la media europea riguardo al riciclo. Se nel Vecchio Continente il tasso di riciclo del vetro è al 65%, l’Italia è appena sopra, al 66%, uno dei risultati migliori a livello internazionale, e che migliora dell’1% rispetto al risultato già molto soddisfacente del 2008, a cui si aggiunge un +3,6% per quanto riguarda la raccolta differenziata.

Comuni Ricicloni 2010, Legambiente premia gli italiani

Comuni Ricicloni, rapporto Legambiente

Il 6 luglio Legambiente ha presentato il dossier sui Comuni Ricicloni 2010, quelli che meritano il riconoscimento per aver riciclato la maggior quantità dei rifiuti. La località più virtuosa del Paese è Ponte nelle Alpi (Belluno), vincitore dell’Oscar del riciclo, mentre Salerno è la città più riciclona del Sud Italia. Tra le regioni si distinguono le isole Sardegna e Sicilia.

Sono arrivati al numero di 1488 i Comuni Ricicloni, eppure

Nonostante l’imperdonabile silenzio di molti media nazionali, ci sono regioni come la Sicilia che vivono una grave emergenze rifiuti con montagne di immondizia in strada, spesso oggetto di pericolosi incendi

dichiara Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente.

Pronti? Arriva la settimana del riciclo

settimana ricicloUn’iniziativa dalla parte dell’ambiente e della cultura sostenibile. Anche in Italia, così dura a cambiare. E’ stata presentata oggi l’iniziativa “Da cosa rinasce cosa”, la prima settimana dedicata al riciclo che si svolgerà dal 13 al 18 novembre nelle piazze di Milano, Torino, Roma e Napoli. L’evento è organizzato da Conai, Consorzio Nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi.

Alla presentazione dell’iniziativa sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente di Milano Edoardo Croci, Piero Perron e Giancarlo Longhi, rispettivamente Presidente e direttore generale di Conai.

Anch’io faccio la differenza, parte la raccolta differenziata in dodici lingue

anchio-faccio-la-differenzaL’idea di coinvolgere i cittadini stranieri e gli immigrati nella raccolta differenziata parte da Treviso. E ancora una volta il merito di muoversi verso l’eco-sostenibilità va alla Savno, Servizi Ambientali Veneto Nord Orientale, di cui vi avevamo parlato in relazione all’edificio della sede completamente realizzato con materiali di scarto. “Anch’io faccio la differenza“, lo slogan della campagna informativa dedicata ai cittadini extra-comunitari. Il progetto pilota è partito il 1° luglio scorso e  riguarda i 35 comuni della provincia di Trento:

La raccolta differenziata dei rifiuti -ha affermato il presidente di Savno, Riccardo Szumski- è da diversi anni realtà consolidata nel nostro territorio. I risultati raggiunti con questa pratica sono talmente eccellenti da divenire modello per altre Regioni d’Italia e per tanti Paesi in Europa. Per questa ragione abbiamo ritenuto doveroso condividere anche con chi arriva da altri paesi del mondo una consuetudine che è divenuta, per noi tutti, motivo di vanto e orgoglio.

Assoambiente: nel giro di due anni l’Italia sarà sommersa dall’immondizia

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Ieri Napoli, oggi Palermo, domani l’Italia. I fenomeni dell’immondizia per le strade e delle discariche stracolme fino al punto di esplodere si sta espandendo a macchia d’olio in tutta la nazione. Secondo Assoambiente, non manca molto al punto di saturazione delle discariche di molte città, ed entro i prossimi 24 mesi o poco più, le situazioni viste in questi giorni potranno ripetersi dappertutto.

Secondo la relazione dell’associazione che riunisce oltre 130 imprese per i servizi ambientali, il sistema dello smaltimento dei rifiuti italiano è molto vecchio, ormai passato. Prevede una percentuale di raccolta differenziata molto bassa, e spesso anche non sfruttata, sperando di riuscire a risolvere il problema con l’accumulo dell’immondizia in discarica che, a forza di cose, prima o poi si riempirà. E siccome molte discariche sono già vicine al colmo, le conseguenze saranno due: o sforare i limiti di legge (ed in Italia non sarebbe una novità), o chiuderle e finire con l’immondizia per le strade.

Palermo invasa dall’immondizia, si teme una Napoli-bis

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La città di Palermo, ma probabilmente buona parte della Regione Sicilia, rischia di passare un’estate di fuoco non soltanto a causa del calore dei mesi estivi, ma per il problema che lo scorso anno, ma in parte ancora oggi, ha vissuto la Campania: l’emergenza rifiuti.

Da una settimana infatti i lavoratori dell’Amia, agenzia municipalizzata che si occupa dello smaltimento dell’immondizia, sono in sciopero per mancanza di fondi e di attrezzature che la Regione non mette a loro disposizione. Un problema grave visto che è bastato uno stop di una settimana per far sprofondare un’intera città come quella di Palermo, una delle più grandi d’Italia, completamente nell’immondizia.

Acqua in scatola, Box Water dalla parte dell’ambiente

Se l’acqua è in scatola. Impacchettata in cartone rigorosamente riciclabile. Sì, avete letto bene. Ecco una buona notizia. L’azienda si chiama Boxed Water, e vende un’idea rivoluzionaria: l’acqua in scatola. Scatola dalla parte dell’ambiente, che non ha nulla a che vedere con le tradizionali bottiglie di plastica cui siamo abituati da una vita. Boxed Water usa per il packaging dell’acqua (l’acqua, bene vitale) il 90% di materiale riciclato.

Un prodottino che provoca emissioni di CO2 in maniera sensibilmente inferiore (fino all’80%) rispetto alle classiche bottiglie di plastica. Non solo: l’azienda fa sapere che sta riducendo il suo impatto ambientale. E che intende dare in “sostenibilità” il 20% dei profitti.  Il 10% a fondazioni che si occupano di acqua e ambiente, e l’altra metà a progetti di “riforestizzazione”.

Riciclaggio del vetro, poche regole, molti guadagni

Siccome il Natale è diventata la festa più consumistica di tutte, proviamo a far diventare questa giornata (o meglio questo periodo) di sprechi, un pò più ecologica. Per farlo le regole sono molto semplici, e al primo posto c’è la raccolta differenziata, dato che è il periodo in cui si mangia di più (per chi può ancora permetterselo).

Ieri vi abbiamo parlato del riciclo della carta, ora vediamo come e perchè si deve riciclare il vetro. Una cosa che in pochi sanno è che, accanto alle bottiglie, flaconi e vasetti di vetro, ci sono tante cose che sono fatte di quel materiale, ma che non si possono riciclare, e per questo non vanno inserite nella cosiddetta “campana”. Stiamo parlando ad esempio dei vetri delle finestre, dei piatti e dei bicchieri, di tutti quegli oggetti che possono essere scambiati con il vetro, ma che in realtà sono porcellana, oppure i barattoli che prima contenevano vernice, in quanto edulcorati e non più utilizzabili.

Approvata dal Consiglio europeo la nuova direttiva quadro sui rifiuti

Qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi“. E’ questa la definizione di rifiuto che da’ il testo della nuova direttiva quadro sui rifiuti approvata, nella versione finale, il 20 ottobre scorso dal Consiglio Europeo. La direttiva, che abroga la 2006/12/Ce sui rifiuti, la 91/689/Cee sui rifiuti pericolosi e la 75/439/Cee sull’eliminazione degli oli usati, contiene tutta una serie di misure sulla gestione dei rifiuti a tutela dell’ambiente e della salute umana. Il testo della direttiva definisce, innanzitutto, alcuni concetti basilari come quelli di rifiuto, smaltimento e recupero.