Treno e auto: ecco e-vai, il car sharing elettrico

di Redazione 1

Si scende dal treno, dal Malpensa Express, e si noleggia a Cadorna un’auto elettrica al costo di 5 euro l’ora, oppure a 10 euro per quattro ore potendo contare su un mezzo avente un’autonomia pari a 80 chilometri e, quindi, ideale per potersi spostare nella città di Milano in maniera sostenibile e ad impatto ambientale pari a zero.

E’ questo “e-vai”, il servizio di car sharing elettrico che è stato presentato dal Governatore della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e da Raffaele Cattaneo, assessore alle Infrastrutture ed alla Mobilità, e che mette già a disposizione le prime venti auto elettriche a nolo. Le 20 vetture, scendendo dal treno, si trovano al binario uno dove ci sono anche cinque colonnine per la ricarica per quello che è un car sharing 100% elettrico.

Quello inaugurato a Cadorna, secondo quanto messo in risalto dal Governatore Formigoni, non rappresenta uno sfizio chic, ma un servizio che si vuole estendere a tutta la Lombardia al fine di incentivare il cittadini a scegliere sempre di più il mezzo pubblico, quando possibile, e quanto possibile meno inquinante. Questo perché possa crescere ulteriormente quella mentalità ecologica che comporta non solo maggior rispetto per l’ambiente, ma anche una maggiore libertà di movimento.

Non a caso quello a Cadorna è solo per “e-vai” un servizio sperimentale nell’ambito di una fase pilota il cui sviluppo avrà termine nell’anno 2013 ed in più step e fasi temporali. L’obiettivo, nello specifico, è quello di attivare il servizio prima presso i principali punti strategici delle province lombarde, e poi estenderlo con almeno un numero minimo di 40 postazioni del servizio di car sharing elettrico non solo presso le stazioni ferroviarie, ma anche, tra gli altri, negli ospedali, negli aeroporti, nei municipi e presso le sedi istituzionali. Non a caso l’Assessore Cattaneo ha sottolineato come il car sharing elettrico, se integrato con il trasporto ferroviario, sia in grado di offrire un servizio di mobilità adeguato anche “nell’ultimo miglio“.

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