Buco dell’ozono aumenta rischi da raggi UV

di Redazione 2

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La pelle produce vitamina D in risposta all’esposizione al sole che può essere un beneficio per coloro che sono carenti di tale vitamina. Con l’avvicinarsi dell’estate, tutto l’anno passato in ufficio, e poi, con le sospirate ferie, una ‘full immersion’ di sole, nella convinzione che bastino pochi giorni da ‘lucertola’ per avere una bella pelle ramata. E spesso qualcuno si dimentica le dovute preacauzioni. Negli ultimi dieci anni i melanomi, i tumori cutanei a piu’ alta malignita’, sono raddoppiati. E’ l’allarme lanciato da Sergio Chimenti, direttore della Clinica Dermatologica dell’Universita’di Tor Vergata. Il buco dell’ozono ha fatto anche qui la sua cattiva parte.


Il WHO, World Health Organization scrive nelle sue pagine web:

La riduzione dello strato di ozono è in grado di aggravare gli effetti sulla salute causati dalle esposizione a radiazioni UV, poichè lo strato di ozono è particolarmente efficace nell’assorbimento delle radiazioni UV. Come lo strato di ozono diventa più sottile, il filtro di protezione fornito dalla atmosfera che si respira è progressivamente ridotto.

L’assottigliamento della fascia di ozono riduce quindi quello scudo naturale che ogni giorno filtra i pericolosi raggi ultravioletti del sole. La riduzione della fascia potrebbe quindi lasciarli passare con effetti sulla salute umana. I raggi UV-B possono danneggiare le molecole del DNA e RNA, favorendo lo sviluppo dei melanomi e del cancro della pelle. Altra conseguenza dei raggi UV-B è il sorgere della cecità a causa di danni irreversibili alla retina dell’occhio. Gli esseri viventi (tra cui l’uomo) non sono in grado di difendersi dall’azione dei raggi UV non filtrati. E’ molto importante quindi esporsi gradualmente ai raggi solari e proteggersi sempre con le creme protettive e non solo con quelle abbronzanti. Se il numero di tumori è aumentato dunque è colpa del buco dell’ozono ma anche delle nostre abitudini.

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