OGM, per rintracciarli nasce Biosafety scanner, la mappa della biosicurezza alimentare

E’ stata messa a punto una mappatura degli Ogm per monitorare costantemente e in tempo reale il livello di rischio di contaminazione da Organismi geneticamente modificati delle colture e dei prodotti agroalimentari su territorio italiano.

La mappa della biosicurezza alimentare, chiamata Biosafety scanner, è un software realizzato dalla Fondazione Diritti Genetici, un autorevole organismo di comunicazione e ricerca sulle biotecnologie, con grande attenzione alle implicazioni ambientali e sociali. Il programma di mappatura agroalimentare è stato finanziato dal Ministero dell’Ambiente, della tutela del territorio e del mare italiano.

Un Natale senza sprechi, i consigli degli esperti

La sindrome del 3×2 colpisce ancora e, come ogni anno, i carrelli strabordano di dolci, panettoni e cibarie varie. Fare scorta per le feste che poi si limitano a tre o quattro giorni, a conti fatti, acquistando cibo per un mese, raddoppiare le porzioni prevedendo che i nostri ospiti siano a digiuno da giorni, inutile dirlo, è una pessima idea che altro non fa che aumentare il volume di rifiuti nella pattumiera.

Ogni anno, in occasione delle feste, gli sprechi alimentari, già all’ordine del giorno nella routine consumistica dell’Occidente, aumentano a dismisura, con gravi conseguenze per l’ambiente che soffre per l’aumento di spazzatura prodotta, e per il portafoglio, a cui certo non giova buttare letteralmente i soldi nell’immondizia.

Regali di Natale, gradite le specialità enogastronomiche

Ancora incerti su cosa regalare a Natale? Per non lasciare tracce di plastica e rifiuti in giro, o affollare gli armadietti del bagno di profumini e gli armadi di sciarpette tristi e dei classici quanto inutili pensierini, un’idea certo gradita è un regalo enogastronomico, per puntare sul sicuro. Ovviamente approfittando della marea di prodotti tipici certificati made in Italy, meglio ancora se provengono dalla nostra di regione, specialità legate all’economia del territorio, genuine e di qualità.

Lo sa bene, e lo promuove ancora meglio, la Coldiretti il concetto evergreen del  regalo enogastronomico, il classico cesto natalizio pieno di leccornie italiane che non passa mai di moda e fa sempre la sua bella figura, sarà anche per il modo in cui vengono presentati i prodotti, tutti infiocchettati e vestiti a festa nel cestino che fa tanto Babbo Natale, sarà che la qualità dei prodotti tipici è alta e che c’è sempre più attenzione a cosa si mette nel piatto, tanto che da un recente sondaggio della Cia risulta che gli italiani scelgono il made in Italy perché dell’importato poco si fidano.  Ad ogni modo, spiegano dalla Coldiretti, il settore alimentare non conosce crisi:

L’alimentare è il settore che cresce di più tra i consumi del Natale 2010 a conferma del fatto che gli italiani non rinunciano a festeggiare a tavola secondo tradizione, nonostante la crisi.

Menu di Natale made in Italy per 9 famiglie su 10

Riscoprono i valori e gli antichi sapori della cucina tradizionale, gli italiani, in vista di cenoni e pranzi di Natale. Che sia finalmente al capolinea la moda dei gusti esotici che porta in tavola cibi ben poco sostenibili, che hanno viaggiato per migliaia di chilometri, e la cui qualità è alquanto dubbia? Speriamo, certo è che, stando ai dati diffusi dalla CIA, la Confederazione Italiana Agricoltori, nove famiglie su dieci, in occasione delle feste, opteranno per prodotti made in Italy.

Ne parliamo in occasione del nostro consueto appuntamento del fine settimana con l’alimentazione sostenibile, approfittandone per riportare l’attenzione sull’importanza di privilegiare la tipicità ed il legame con il territorio al momento di scegliere cosa comprare. Anche se noi italiani non abbiamo bisogno di essere ulteriormente convinti del valore di questa scelta. La Cia ha rilevato infatti che i prodotti made in Italy ricevono già un ampio consenso, in quanto vengono considerati più sicuri e di maggiore qualità rispetto a quelli importati dall’estero.

Regali di Natale ecosostenibili, le lenticchie della LIPU

Nelle nostre segnalazioni natalizie ecosostenibili, va citato senza dubbio il progetto LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) Un Natale per la natura: le lenticchie LIPU aiutano il progetto Oasi. Come negli anni precedneti LIPU BirdLife Italia propone un regalo di Natale al 100% ecologico ed ecosostenibile, delle lenticchie prodotte dalla cooperativa la Terra e il Cielo, che regala un ulteriore pacchetto da 250 gr di pasta di semola di grano duro da agricoltura biologica.

Con l’acquisto simbolico di 500 grammi di lenticchie, al costo di 5 euro, si finanzia il progetto Oasi. Con i fondi raccolti la LIPU potrà sostenere le attività di manutenzione e di miglioramento delle 30 Oasi gestite dalla Lega Italiana Protezione Uccelli. I soldi ricavati dalla vendita delle lenticchie di Natale saranno dunque utilizzati per i lavori di ripristino dei sentieri, dei camminamenti e dei capanni di avvistamento; per la gestione e la pulizia delle spiagge, dei boschi e delle paludi protette dalla Lega e rifugio per molte specie di uccelli, ma anche la realizzazione di pannelli e materiali didattici per accompagnare adulti e bambini alla visita delle Oasi LIPU.

La carta del pesce made in Italy

Cari amici di Ecologiae, ben trovati al nostro consueto appuntamento del fine settimana con l’alimentazione sostenibile. Oggi vogliamo parlarvi di pesce, in vista del menu di Natale di cui è parte fondamentale, e approfittando dell’allarme lanciato di recente da Impresa Pesca Coldiretti ovvero che nel nostro Paese, in tre piatti su quattro di pesce, l’ingrediente base è straniero.

Da qui la proposta di stilare una carta del pesce nei ristoranti per tutelare sia l’interesse dei consumatori che quello dei produttori made in Italy.
I dati diffusi dall’IREPA, l’Istituto di Ricerche Economiche per la Pesca e l’Acquacoltura, sono tutt’altro che rassicuranti per quanto riguarda il settore pesca attivo sul nostro territorio. Basti pensare che nell’ultimo biennio c’è stato un calo pari al 12% della produzione con una riduzione sostanziale dei guadagni di ben l’11%.

Ricette vegetariane, contorno di patate al verde

Per il nostro consueto appuntamento del fine settimana con la cucina sostenibile, abbiamo selezionato per voi un piatto che unisse la stagionalità degli ingredienti alla sostenibilità della ricetta, sia in termini ambientali che economici, senza trascurare i dettami della doppia piramide alimentare che per la salute, nostra e dell’ambiente, mette al primo posto il consumo di verdure e ortaggi.

Ma veniamo alla ricetta: si tratta di un semplice contorno con le patate, al verde, lo stesso verde che ci contraddistingue e non può che essere il nostro piatto forte. E le patate, per questa ricetta, assolutamente vegetariana e adatta anche per diete prive di glutine, sono letteralmente affogate nel verde, il verde degli spinaci, di stagione, e della maggiorana.

Natale 2010, che pesci pigliare

Cari amici di Ecologiae ben trovati al nostro consueto appuntamento del fine settimana con la cucina sostenibile. Il Natale si avvicina e se state già pensando al menu delle feste, potrebbe esservi utile sapere quali sono le specie di pesci che è bene non comprare perché sono in pericolo in quanto sovrasfruttate piuttosto che troppo distanti dalle nostre tavole, e quali invece acquistare senza problemi.

Utile, a questo proposito, la guida del WWF Che pesci pigliare, di facile e rapida consultazione per un consumo consapevole dei prodotti di mare. Anche quest’anno, ci arriva gentile conferma dalla stessa associazione, non ci sono variazioni sostanziali nella lista. I criteri di selezione tengono conto della provenienza delle zone di pesca, e dunque del costo energetico, dello stato degli stock naturali ovvero della disponibilità della specie, dell’impatto sul territorio di origine e delle caratteristiche del prelievo (attrezzi e tecniche di pesca).

Biolife 2010, la Fiera dell’eccellenza biologica regionale

Si inaugura questa mattina Biolife 2010, la fiera dell’eccellenza biologica regionale. Il Salone dedicato all’alimentazione biologica e ai prodotti locali si terrà a Bolzano fino al 21 novembre. L’evento, giunto alla sua 7^ edizione, racchiude in sé

Il bisogno di un’alimentazione più sana, il rispetto per l’ambiente e la maggiore presa di coscienza da parte dei consumatori.

Aspetti che

fanno sì che il biologico sia in espansione. In questo contesto si inserisce Biolife, manifestazione dedicata all’agricoltura biologica che mira a diffondere lo sviluppo sostenibile, l’identità territoriale, il rispetto della salute e dell’ambiente.

Il piatto sostenibile, insalata di zucche e spinaci

Cari amici di Ecologiae ben trovati al nostro consueto appuntamento del fine settimana con la cucina sostenibile. Halloween ce lo siamo lasciati alle spalle ormai da un pezzo, ma se in dispensa vi è rimasta qualche zucca, perché non approfittarne, evitando gli sprechi, per preparare un contorno leggero da accompagnare al pranzo o alla cena di questo week-end di novembre?

Prendiamo spunto dalla cucina vegetariana, indubbiamente a basso impatto ambientale, e proseguiamo il nostro viaggio nel mondo delle eco-ricette utilizzando come ingredienti prodotti di stagione, le zucche, come anticipavamo sopra, e gli spinaci. Avvalendoci dei preziosi consigli dei nostri amici di Ginger&Tomato prepareremo l’insalata di zucche e spinaci, ideale per i vegetariani ma anche per accompagnare piatti a base di pesce o secondi di carne.

Cinque buoni motivi per diventare vegetariani

Quella di non mangiare carne è una scelta comune a sei milioni di italiani. Che sia per ragioni legate alla salute piuttosto che per questioni di etica, o per entrambe, i vegetariani sono in costante aumento e in molti tra quanti hanno optato per questo modello alimentare si dichiarano fermamente convinti che il consumo di carne in un sistema altamente industrializzato come quello moderno non sia più sostenibile. Tutt’altro, dal momento che gli allevamenti di bestiame con la loro ingente ed irrefrenabile quantità di deiezioni vengono annoverati tra i primi imputati del riscaldamento terrestre, per non parlare degli altri, non meno ingenti, danni che provocano all’ambiente: si pensi all’inquinamento dell’aria e dell’acqua, alla distruzione delle foreste che certamente sono problemi ambientali non trascurabili.

Inoltre la continua richiesta di carne del mondo industrializzato alimenterebbe, per i vegetariani, una sorta di circolo vizioso per il quale non si può produrne così grandi quantitativi senza necessariamente abbassare la qualità del prodotto con quanto ne consegue per i rischi sulla salute pubblica.

Frutta e verdura di stagione, cosa comprare a novembre e dicembre

Cari amici di Ecologiae, ben trovati al nostro consueto appuntamento del fine settimana con l’alimentazione sostenibile, indubbia protagonista di questa prima decade di novembre nell’ambito della tre giorni Buono per te, sostenibile per l’ambiente, svoltasi a Roma e dedicata alla biodiversità alimentare, alla doppia piramide, all’impronta dei cibi e alla salubrità, per uomo e ambiente, della nostra dieta mediterranea.

Alla base della piramide proposta dal Barilla Center for Food and Nutrition incontriamo frutta ed ortaggi, classificati tra i cibi in, da consumare con maggiore frequenza, senza timori di impatto sulla salute piuttosto che sul pianeta, e dai benefici innumerevoli per il benessere dell’organismo e nella prevenzione di numerose malattie.

Dieta mediterranea, il cibo “Buono per te, sostenibile per l’ambiente”

Buono per te, sostenibile per l’ambiente è l’evento organizzato da Legambiente e Barilla, un villaggio interattivo dedicato all’alimentazione ed alla sostenibilità, in piazza san Giovanni, a Roma, dal 5 al 7 novembre. Una tre giorni che pone l’accento, ancora una volta, sul tema, è proprio il caso di dirlo, evergreen, della salubrità della dieta mediterranea, un modello alimentare che contrasta numerose patologie, meritevole di essere esportato all’estero come arma efficace contro il dilagare dell’epidemia dell’obesità, soprattutto quella infantile.

Si torna a parlare di doppia piramide, dove doppio è da leggersi alimentare e ambientale, riproponendo lo schema sempre valido elaborato dagli esperti del Barilla Center for Food and Nutrition. I cibi locali, freschi e genuini fanno bene all’organismo, rappresentano un elisir di lunga vita e, a conti fatti, sono anche quelli a minor impatto ambientale.

Sprechi alimentari: in Italia il 3% del Pil viene buttato

Se non sprecassimo tutto il cibo che gettiamo, l’Italia sarebbe più ricca di un valore quantificabile in circa il 3% del PIL. Nella giornata conclusiva dell’iniziativa europea contro gli sprechi alimentari, che ha visto manifestazioni un po’ in tutti i Paesi Ue, a Bologna si è tenuto il meeting finale, con tanto di “pasto con avanzi” conclusivo.

I dati presentati nell’incontro fanno rabbrividire. Con tutto il cibo che gli italiani gettano nella pattumiera ogni anno potremmo sfamare 44,5 milioni di persone, quanto l’intera popolazione della Spagna o anche quasi un’altra Italia. Nel dossier presentato da Luca Falasconi e Andrea Segrè per Last Minute Market, i numeri sono chiari: il 3% del Prodotto Interno Lordo viene sprecato, tre volte la spesa degli investimenti correnti nell’innovazione.