Condono edilizio, “nuovo schiaffo alla legalità”

Ci risiamo. Anche per quest’anno torna il condono edilizio, nascosto tra le righe del decreto Milleproroghe. Come si legge sul sito di Legambiente che come noi di Ecologiae non rimane certo zitta di fronte all’ennesimo scempio della natura e del paesaggio

Per l’ennesima volta si tenta di nascondere il condono edilizio all’interno di un decreto omnicomprensivo per fare un bel regalo alla criminalità organizzata. Grazie a questo escamotage, infatti, non solo si potranno condonare gli abusi costruiti entro il 2003, ma ci sarà nuovamente una corsa al cemento illegale di cui l’Italia è già pericolosamente satura.

Significative anche le parole dei senatori Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante che definiscono la decisione del Governo

L’ennesimo regalo ai furbi e alla criminalità che, specie al meridione, ha fatto scempio del paesaggio e dell’urbanistica del nostro Paese. E’ un modo indecente questo di intendere la politica e l’amministrazione della cosa pubblica, ergendosi a paladini dell’illegalità e difensori di chi non ha voluto rispettare le regole. La maggioranza abbia un sussulto di responsabilità e ritiri immediatamente queste proposte indegne.

Scorie nucleari, in Italia già si contano 100mila metri cubi

Il problema della gestione in sicurezza delle scorie nucleari è tutt’altro che semplice e chiaro: non si è affrontato finora il modo in cui le scorie verranno smaltite, quali sono i danni e le conseguenze anche a lungo termine dell’inquinamento prodotto dalla loro radioattività, non si è parlato delle malattie che possono procurare sulla popolazione. Se lo spot di Greenpeace lancia l’allarme su come smaltire le scorie nucleari che possono rimanere radioattive per secoli e per miliardi di anni, Legambiente tira un po’ le somme del danno.

La campagna contro il nucleare promossa da Legambiente, come sempre, mette in gioco volontari ed esperti e professionisti del settore. Questa volta a dare un parere è il coordinatore dell’ufficio scientifico di Legambiente, il geologo Giorgio Zampetti, che informa

Oggi nel nostro Paese si contano 100mila metri cubi di scorie nucleari già esistenti, di cui 27mila metri quadrati derivanti dalle attività delle vecchie centrali nucleari, fermate dal referendum del 1987, cinquantamila metri cubi prodotti dallo smantellamento delle vecchie centrali, e 20mila metri cubi di rifiuti nucleari che arrivano dalla ricerca e dalle attività ospedaliere e industriali.

Stop del Garante alle buste di plastica tradizionali travestite da eco-shopper

Legambiente mette a segno un’importante vittoria: impedire alle buste che contengono l’additivo chimico ECM di autoproclamarsi eco-shopper. Lo ha deciso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in seguito alla segnalazione ricevuta a riguardo dall’associazione ambientalista il 4 febbraio del 2010.

L’ECM Masterbatch Pellet aggiunto ai sacchetti in plastica violerebbe le condizioni e i tempi previsti dalla normativa comunitaria e nazionale per definirsi biodegradabile e compostabile.
Tacciate di pubblicità ingannevole, la Italcom, la Arcopolimeri e la Ideal Plastik dovranno interrompere la diffusione degli shopper e pagare la prima una multa di 40mila euro, le altre due da 20 mila euro ciascuna.

Sviluppo fonti rinnovabili: la Spagna brucia le tappe

In Europa Paesi come la Spagna stanno letteralmente bruciando le tappe per quel che riguarda lo sviluppo sul territorio degli impianti di energia pulita da fonti rinnovabili. In accordo con quanto riporta Legambiente, infatti, il Paese iberico, con ben dieci anni di anticipo, è arrivato a conseguire una quota del fabbisogno elettrico, pari a ben il 35%, proprio dalle fonti rinnovabili, ragion per cui l’Associazione, per voce del suo Presidente nazionale, Vittorio Cogliati Dezza, augura all’Italia di seguire per l’anno appena iniziato proprio l’esempio spagnolo.

In base ai dati riportati da “El Pais“, con il 35% di fabbisogno elettrico da fonti rinnovabili la Spagna è oramai ad un passo dall’obiettivo del 40% fissato in sede comunitaria per l’anno 2020; da un anno all’altro la Spagna, un Paese che ha fatto parlare di sé negli ultimi mesi a seguito degli attacchi speculativi sul debito pubblico dei cosiddetti Paesi periferici dell’Eurozona, ha fatto registrare dal fronte delle rinnovabili una crescita pari a sei volte con prospettive che rimangono ancora rosee.

Saldi, attenzione agli elettrodomestici fuori norma

I saldi sono cominciati il 2 gennaio in alcune città del Paese e come ogni anno, la corsa agli acquisti e agli sconti attirerà moltissimi risparmiatori che hanno atteso l’inizio dei saldi per rinnovare il proprio guardaroba, per sostituire il vecchio microonde e per acquistare un nuovo televisore. Eppure

Pochi sanno che dal gennaio del 2010 i nuovi elettrodomestici immessi sul mercato avrebbero dovuto rispettare la nuova direttiva europea che ne riduce i consumi sotto a 1 watt quando sono in standby, cioè spenti ma pronti all’uso.

Questo il monito di Legambiente per i saldi del nuovo anno. Difatti dal 1 gennaio è in vigore un nuovo servizio di etichettatura che indicherà i livelli di risparmio energetico dei televisori, ma a breve il nuovo sistema di etichettatura sarà esteso agli altri elettrodomestici per guidare i consumatori nell’acquisto dell’apparecchio a maggior risparmio energetico ed efficienza.

Rapporto ONRE sulla bioedilizia, aumentano i comuni virtuosi

Ben 705  comuni italiani hanno introdotto obiettivi di sostenibilità nei propri regolamenti edilizi. Trattasi di risparmiare energia, diminuire le emissioni inquinanti, recuperare acqua piovana e riciclare materiali da costruzione, l’eco-trend è in crescita.

Il quadro che emerge dal terzo rapporto ON-RE (Osservatorio nazionale regolamenti edilizi per il risparmio energetico), presentato ieri a Milano da Legambiente e Cresme, ed avente lo scopo di valutare le tendenze in atto verso la conversione in senso ecologico dei regolamenti edilizi adottati dai comuni, fa ben sperare.

I comuni ricicloni della Campania

Rifiuti e Campania, una questione spinosa, non c’è alcun dubbio, soprattutto a Napoli che in queste ultime settimane è stata ed è tuttora protagonista di un presepe vivente fatto di spazzatura, lo stesso teatrino in putrefazione che ha fatto da sfondo al funerale del turismo celebrato dagli operatori del settore ed ha ispirato ad alcuni studenti degli abiti da sposa realizzati con buste dell’immondizia.

Stavolta però parliamo della Campania a cui è permesso di riciclare i rifiuti, quella dei comuni ricicloni e virtuosi premiati da Legambiente per i risultati raggiunti con la raccolta differenziata. Sono in tutto 160 i comuni campani che hanno superato quota 50% nella differenziata.

Energia: rischio multe di Kyoto puntando sul carbone

L’utilizzo dei combustibili fossili, ed in particolare del carbone, per la produzione di energia, condannerebbe l’Italia al pagamento delle multe di Kyoto con conseguenti ripercussioni negative sulle casse e sul bilancio dello Stato. E’ questo uno dei motivi per dire “NO” al carbone formulati da Legambiente che, inoltre, in concomitanza con la chiusura del vertice a Cancun, ha posto l’accento sul fatto che la nascita di nuovi impianti a carbone nel nostro Paese non farà altro che peggiorare la nostra dipendenza energetica visto che quasi tutto il carbone utilizzato viene importato.

Quello del carbone a conti fatti è solo un business vantaggioso per le aziende energetiche che, a fronte dei potenziali risparmi nell’acquistare il combustibile, non comporterà ricadute positive sulle bollette dei consumatori.

Regali e pensieri per un Natale tutto green

Con il Natale ogni anno si spende e si spande dimenticando per alcune settimane la crisi economica e i sacrifici fatti durante l’anno. Spesso però si compra il superfluo o si rischia di regalare il già ricevuto. Vuoi idee davvero originali, prodotti ecocompatibili e certamente utili?

Sul sito di Legambiente ci sono molte idee regalo per un Natale all’insegna dell’ambiente e della natura. Regali ecosostenibili che oltre ad essere utilizzati durante tutto l’anno possono aprire all’ecologia altri amici non ancora sensibili alle tematiche ambientali.

Regali di Natale ecocompatibili, il BosCO2 di Legambiente

Il BosCO2 di Natale è una delle molte iniziative di Legambiente per avvicinare bambini ed adulti alla natura e all’ambiente. Il BosCO2 è un vero e proprio bosco fitto e rigoglioso, ma ha una particolarità unica: è formato da piante regalate per la festa del Natale.
Con il contributo di 40 euro puoi far crescere un bosco e regalare un albero ad un tuo caro amico che in cambio riceverà da Legambiente un biglietto di auguri per il Natale a forma di albero, da utilizzare anche come decorazione natalizia, 100% ecosostenibile.

Nel bigliettino di auguri ci saranno tutte le informazioni sull’albero che gli è stato donato con la scheda del Parco in cui verrà piantato il tuo dono di Natale, e l’attestazione dell’anidride carbonica compensata dalla sua crescita. Quest’anno il BosCO2 di Natale ha come obiettivo il ripopolamento del Parco di Giussago e Lacchiarella, nelle province di Milano e Pavia.

Sacchetti di plastica addio: 73% italiani è già pronto

Nel nostro Paese oltre sette italiani su dieci sono già pronti per dire addio agli inquinanti e odiati sacchetti di plastica. E’ questo il risultato di un referendum simbolico, un exit pool, realizzato all’uscita dai supermercati nell’ambito di un’iniziativa di Legambiente finalizzata a diffondere ed a promuovere sul territorio nazionale, in materia di rifiuti, le buone pratiche.

Dal prossimo anno, lo ricordiamo, anche in Italia le buste di plastica saranno messe al bando, ragion per cui per fare la spesa i consumatori si dovranno presentare con la sporta riutilizzabile garantendo il rispetto dell’ambiente e risparmio di CO2 notevole se si considera che in Europa siamo i primi “consumatori” di sacchetti di plastica con una media procapite pari a circa 300 buste inquinanti all’anno.

Coco Christmas, le decorazioni ecologiche per il Natale

Continuano i nostri appuntamenti con i consigli per un Natale all’insegna dell’ecologia e della sostenibilità. Oggi vi proponiamo delle decorazioni natalizie e, perché no, idee regalo molto carine ed ecosostenibili, le Coco Christmas di Legambiente.
Le Coco Christmas sono delle confezioni in fibra di cocco al 100% naturali che contengono al loro interno semi di fiori che attirano farfalle, coccinelle e insetti indispensabili per una sana agricoltura biologica. Nelle Coco Christmas vi sono semi di calendula, fiore giallo e solare, di zinnia, fiore violaceo originario dell’America centrale e del Messico, e di cosmos, un fiore dalle sfumature bianche, rosa e gialle.

Dopo essere state appese all’albero di Natale, le Coco Christmas si possono piantare in vaso o in terra: basta rimuovere il nastro colorato e il cartoncino decorativo e deporle nella terra con tutta la confezione in fibra di cocco che, decomponendosi, fornirà ottimo compost per i semi che a Primavera coloreranno di molti colori il vostro giardino o balcone.

Arsenico in acqua potabile, Legambiente: “inqualificabili omissioni”

Imperdonabili sottovalutazioni, inqualificabili omissioni e la solita tentazione di risolvere “all’italiana” un problema importante e già noto da anni, che si poteva affrontare e risolvere definitivamente con interventi per certi versi banali di potabilizzazione.

Così Legambiente nel dossier Acque potabili, il pasticcio delle deroghe, commenta la presenza di arsenico fuori dai limiti riscontrata in ben 128 comuni italiani. Il 28 ottobre scorso, la Commissione europea ha stabilito di non concedere ulteriori deroghe all’Italia, imponendo il rispetto del valore massimo previsto di 10 microgrammi per litro e dichiarando di fatto fuorilegge le acque del rubinetto di oltre un milione di cittadini.

Di-smettila, la protesta di Legambiente contro i sacchetti di plastica

”Ministro di-smettila’‘ inneggia lo slogan scritto a caratteri cubitali su un insolito striscione fatto di sacchetti di plastica. Con questo espediente comunicativo Legambiente ha organizzato il suo blitz davanti al Ministero dell’Ambiente per chiedere a Stefania Prestigiacomo di non indugiare più nell’incertezza sull’abbandono della plastica ed attendere alle disposizioni comunitarie  decretando la messa al bando effettiva dei sacchetti di plastica a partire dal gennaio 2011.

L’iniziativa vuole riaprire anche il dibattito con l’associazione di categoria degli industriali della plastica Unionplast la quale afferma che i “sacchetti in bioplastica siano peggiori di quelli normali in plastica riciclata proveniente dai rifiuti”.  Alla quale Legambiente risponde che il dossier stilato da Unionplast per difendere le sue posizioni “contiene dati inutilmente allarmistici, in alcuni casi volutamente lacunosi e persino falsi”.