Timberland inaugura linea di scarpe fatte da bottiglie riciclate (gallery)

L’ultima campagna pubblicitaria di Timberland per la commercializzazione della nuova collezione di calzature introduce una novità: la scarpa riciclata. La nuova linea si chiama Earthkeepers, utilizza gomma e PET riciclati (per fare un paio di stivali Earthkeepers c’è bisogno di una bottiglia e mezza), e chiede ai consumatori di valutare quanto essi possano sentirsi “eroi” nei grandi spazi aperti. Di qui il suo slogan: “La Natura ha bisogno di Eroi”.

Per dare il via alla campagna pubblicitaria ed esporre la collezione Earthkeepers primavera 2011, Timberland ha organizzato un evento presso la Governor’s Island, a New York City. Il motivo? Era il luogo adatto per una mostra decisamente innovativa immersa nella natura per lanciare i nuovi modelli.

Bulb box, la scatola di cartone dell’IKEA per raccogliere le lampadine esauste

Le Bulb box sono un prodotto ecocompatibile ed ecologico promosso da IKEA, dal WWF Italia e dal consorzio Raee Ecolight.

Presso i 18 punti vendita IKEA situati nel nostro Paese è possibile ritirare una scatola di cartone, la Bulb box, in cui raccogliere le lampade ad alta efficienza esauste, quando il contenitore è pieno si può riconsegnare, gratuitamente, presso i punti vendita: un gesto semplice ma efficace per salvare il pianeta e il futuro dei nostri bambini. L’iniziativa permette il corretto smaltimento delle lampadine a basso consumo; il reciclo dei materiali, di cui si occuperà il consorzio Raee Ecolight, uno dei principali sistemi collettivi per il recupero delle pile e degli accumulatori; inoltre il gruppo IKEA per ogni Bulb box ritirata devolverà 1 euro al WWF Italia e consegnerà a tutti i clienti IKEA Family un buono sconto per l’acquisto di tre lampadine a basso consumo da 11 W.

Riciclare la carta a scuola, i consigli di Comieco

Scuole sempre più coinvolte in iniziative sostenibili. E’ tempo di ripensare ad una riqualificazione energetica degli edifici, come è accaduto in un un liceo di Pantin, alle porte di Parigi, ma anche di evitare gli sprechi e ridurre i consumi per tutto quanto concerne il pianeta scuola.

E se in Italia è partito a Bergamo il progetto pilota che prevede l’uso degli iPad, con un’insolita versione della Divina Commedia in 3D per risparmiare sui libri cartacei, per il momento tutti gli altri devono accontentarsi di alcune semplici regole, quelle diffuse da Comieco, Consorzio per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base cellulosica, rivolte a studenti ed insegnanti che vogliano fare qualcosa di concreto per diminuire l’impatto sull’ambiente.
Partendo proprio da un uso parsimonioso della carta. Ma veniamo al vademecum diffuso dal Consorzio.

Eco-edilizia, un’intera casa fatta di pedane riciclate

Il termine tecnico è “pallet“, ma in Italia lo chiamiamo paletta, pancale o bancale. In definitiva si tratta delle pedane di legno utilizzate per il carico e scarico merci, che una volta usate finiscono spesso in discarica. Ma si tratta sempre di legno, seppur di bassa qualità. Perché sprecarlo?

E allora in Inghilterra hanno avuto un’idea: riciclare queste pedane per costruirci delle case, e non solo. La trovata sembra aver attecchito talmente in fretta che sta diventando la base per un nuovo genere di architettura. Un genere decisamente ecologico dato che questo materiale è sostenibile, riciclato e fa uso di imballaggi scartati. Recentemente ne abbiamo avuto un bell’esempio con il Jellyfish Theatre di Londra, un intero teatro tirato su con materiali tradizionali, ma anche 800 pedane provenienti dai vicini mercati.

Green Public Procurement, come le Pubbliche Amministrazioni investono nel Verde

Dopo il monito della Comunità Europea anche le Pubbliche Amministrazioni italiane si tingono di Verde, con il programma Green Public Procurement (GPP), e mettono in atto sistemi e modelli ecologici.

Gare d’appalto telematiche (abbattimento dell’uso di fogli di carta, da 700 a 177), fotocopie su fronte e retro pagina, pratiche d’acquisto centralizzate, ma anche materiale privo di sostanze chimiche o solventi per arredare uffici e stanze comunali. Così le PA investono dell’ecologia e nell’ambiente, e nelle tasche dei contribuenti, visto che gli acquisti verdi coprono da soli il 16,3% del Pil nazionale.

Riciclaggio creativo, una scultura fatta da casse di birra (fotogallery)

Avete finito di festeggiare a casa con i vostri amici, cosa ne fate della cassa di birra vuota? Una cassa o poco più in casa diventa un problema, e la maggior parte delle volte finisce nel bidone dell’immondizia, e di lì in discarica; pensate a cosa ne dovrebbero fare i gestori dei locali che ogni giorno ne devono smaltire qualche centinaio. Un gruppo di studenti ha trovato la soluzione: farci delle sculture.

Il padiglione sperimentale Boxel è stato progettato e realizzato dagli studenti del dipartimento di architettura durante il semestre della scorsa estate nel campus dell’Università di Scienze Applicate di Detmold (Germania). Il design espressivo da Henri Schweynoch è riuscito, in un concorso estemporaneo, a creare uno scenario generoso per le presentazioni, concerti, eventi e raduni del campus riciclando ciò che sarebbe andato altrimenti ad intasare le discariche.

Riciclaggio creativo, opere d’arte dai biglietti della lotteria

Solo pochi fortunati vincono grandi cifre alla lotteria, settore mai in crisi, o giocando al gratta&vinci e magari potranno permettersi la casa ecologica dei propri sogni, nella migliore delle ipotesi. Tutti gli altri, beh, tutti gli altri inquinano. Ogni anno milioni di biglietti non vincenti si trasformano in immondizia. Da qui l’idea di un team di artisti ricicloni di creare vere e proprie opere d’arte impiegando i pezzetti di carta usati delle lotterie, o almeno la maggior parte, vale a dire quelli sfortunati.

A farlo Lauren Was e Adam Eckstrom, laureati alla Rhode Island School of Design, che hanno scolpito speciali creazioni per la loro mostra dal titolo che rende bene l’idea di tanti biglietti della lotteria accumulati l’uno sull’altro: Ghost of a dream. Ovviamente non sono mica posizionati a caso, ma in composizioni che prendono la forma di una casa, la Dream Home, costruita con 70.000 dollari in biglietti della lotteria, poi c’è la Dream Car realizzata impiegando 39.000 dollari sperperati, la Dream Vacation che ne vale 29.000.

Riciclaggio, in Italia il 70% delle bottiglie viene recuperato

Gli italiani si riscoprono ricicloni, anche più di quanto ci potessimo aspettare. Stando ai dati del CoReVe, il consorzio per il recupero del vetro operante all’interno del sistema Conai, il 70% delle bottiglie in Italia viene recuperato, con dei numeri da capogiro sul tasso di riciclaggio.

Nel 2009, ultimo anno solare di riferimento, sono state ritirate la bellezza di 1,6 milioni di tonnellate di bottiglie, registrando un +3,6% rispetto al 2008, e facendo risparmiare al nostro Paese 2 milioni di barili di petrolio. Per avere un’idea del risparmio che c’è stato, basta dire che il petrolio risparmiato con il riciclo delle bottiglie in Italia equivale a circa la metà di quello che è stato disperso dalla falla della piattaforma petrolifera della BP nel Golfo del Messico. Mica male!

Plastiki, la barca fatta da bottiglie riciclate ha terminato il suo viaggio

E’ durato 130 giorni e 8.000 miglia nautiche il viaggio di Plastiki, il catamarano composto al 100% da bottiglie di plastica recuperate direttamente dal mare. Il lungo tour ideato per sensibilizzare il mondo sul problema dell’inquinamento degli oceani, principalmente dovuto proprio ai contenitori e buste di plastica, è terminato questa mattina a Sidney, in Australia, salutato da migliaia di curiosi, politici e proprietari di barche che hanno atteso l’arrivo di David de Rothschild e del suo equipaggio.

Il rampollo della ricca famiglia Rothschild ha toccato i porti di San Francisco, Kiribai, Samoa Occidentali e Nuova Caledonia con il suo catamarano lungo 19 metri e composto da 12.500 bottigliette di plastica, attraversando il Pacifico insieme ad altre navi che riprendevano l’impresa, ma accompagnato anche da tantissimi curiosi che lo hanno sostenuto durante il tragitto oceanico.

L’altra faccia del macero, i mille usi della carta in mostra

Si chiama L’altra faccia del macero, la rassegna sui mille usi della carta nata dalla collaborazione tra Comieco e Tetrapak. Da luglio a settembre protagonisti gli imballaggi cellulosici montati ad arte, in viaggio in nove grandi centri commerciali di altrettante città italiane per mostrarsi in tutta loro versatilità e creatività.

L’altra faccia del macero ha preso il via in Puglia nei centri commerciali Mongolfiera di Barletta (15, 16 e 17 luglio scorso) e di Lecce (dal 22 al 24 luglio).
Prossime fermate: Centro commerciale Roma Est (30 luglio-1 agosto); Porto Bolaro, Reggio Calabria (6-8 agosto); Le Befane, Rimini (12-14 agosto); Shopville Gran Reno, Casalecchio di Reno, Bologna (19-21 agosto); La Grande Mela, Lugagnano di Sona, Verona (26-28 agosto); Ottogallery, Torino (3-5 settembre); Auchan Curno (10-12 settembre).

Patate dai rifiuti, arrivano le riciclelle

La Cia (Confederazione italiana agricoltori) e l’Università di Salerno hanno messo in campo, nel vero senso della parola, delle patate di qualità cresciute con il compost derivato dai rifiuti domestici. Il nome delle patate ecosostenibili sarà riciclelle, perché ottenute dal riciclo della spazzatura.

La sperimentazione dei tuberi ricavati dal compostaggio dei rifiuti è stata sostenuta dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, che non hanno avuto dubbi sull’esito della sperimentazione dei tuberi ottenuti dalla spazzatura, dopo il successo della “insalata riciclata“.

Vetro, in Italia ne ricicliamo il 66%

La raccolta differenziata in Italia cresce, e con essa i numeri per il recupero dei materiali, fino non solo a raggiungere la media europea, ma in alcuni casi persino a superarla. E’ il caso del vetro, che gli italiani hanno imparato ad apprezzare più della plastica e degli altri contenitori, ma soprattutto a differenziare, tanto che oltre un prodotto su due di quel materiale è riciclato.

A dare la buona notizia è la relazione di Assovetro per l’anno di riferimento 2009, in cui l’Italia ha addirittura superato la media europea riguardo al riciclo. Se nel Vecchio Continente il tasso di riciclo del vetro è al 65%, l’Italia è appena sopra, al 66%, uno dei risultati migliori a livello internazionale, e che migliora dell’1% rispetto al risultato già molto soddisfacente del 2008, a cui si aggiunge un +3,6% per quanto riguarda la raccolta differenziata.

Rifiuti elettrici, riciclate ben 76mila tonnellate nel 2009

smaltimento rifiuti elettrici

Le cifre parlano chiaro: lo scorso anno nel nostro Paese sono state smaltite e riciclate esattamente 75.954 tonnellate di rifiuti elettrici. Lo dice Ecodom, il principale Consorzio Italiano per il Recupero e il Riciclaggio di Elettrodomestici.

Nel rapporto sostenibilità Ecodom si legge che i rifiuti elettrici smaltiti, 65.4141 tonnellate, saranno riciclati. In particolare sono state raccolte 49.547 tonnellate di ferro, quantificabile nell’intera struttura del Golden Gate di San Francisco, 6.814 tonnellate di plastica, che finalmente non è finita nei nostri mari dando vita all’ennesima isola di rifiuti2.500 tonnellate di alluminio che verranno rimesse sul mercato sottoforma di 180 milioni di lattine, ed infine 1.441 tonnellate di rame.