Regali di Natale, gradite le specialità enogastronomiche

Ancora incerti su cosa regalare a Natale? Per non lasciare tracce di plastica e rifiuti in giro, o affollare gli armadietti del bagno di profumini e gli armadi di sciarpette tristi e dei classici quanto inutili pensierini, un’idea certo gradita è un regalo enogastronomico, per puntare sul sicuro. Ovviamente approfittando della marea di prodotti tipici certificati made in Italy, meglio ancora se provengono dalla nostra di regione, specialità legate all’economia del territorio, genuine e di qualità.

Lo sa bene, e lo promuove ancora meglio, la Coldiretti il concetto evergreen del  regalo enogastronomico, il classico cesto natalizio pieno di leccornie italiane che non passa mai di moda e fa sempre la sua bella figura, sarà anche per il modo in cui vengono presentati i prodotti, tutti infiocchettati e vestiti a festa nel cestino che fa tanto Babbo Natale, sarà che la qualità dei prodotti tipici è alta e che c’è sempre più attenzione a cosa si mette nel piatto, tanto che da un recente sondaggio della Cia risulta che gli italiani scelgono il made in Italy perché dell’importato poco si fidano.  Ad ogni modo, spiegano dalla Coldiretti, il settore alimentare non conosce crisi:

L’alimentare è il settore che cresce di più tra i consumi del Natale 2010 a conferma del fatto che gli italiani non rinunciano a festeggiare a tavola secondo tradizione, nonostante la crisi.

Riciclaggio plastica al 100%, un sogno che sta per diventare realtà

Uno degli aspetti più negativi del Natale (oltre il consumismo folle) è il cumulo di imballaggi di plastica che rimane dopo lo scarto dei regali. A conti fatti, Sciencedaily spiega che ogni americano consuma in media 120 grammi di imballaggi di plastica per i regali di Natale, la maggior parte dei quali non è riciclabile. Ovviamente i dati si avvicinano molto a quelli italiani.

Ma qualcosa potrebbe cambiare, se non nella confezione di plastica che viene sprecata, almeno in quella che viene riciclata grazie ad una nuova tecnica che è in grado di recuperare praticamente qualsiasi tipo di plastica. Grazie ai ricercatori dell’Università di Warwick è ora possibile trattare anche gli imballaggi in plastica che finora non potevano essere riciclati. Dove normalmente solo il 12% dei rifiuti di plastica (in media) poteva essere recuperato, anche se questo numero in molte parti d’Italia e del mondo è più alto, e raggiunge il 30% ed oltre, il nuovo processo fa sicuramente meglio, permettendo di trattare il 100% delle materie plastiche.

Turismo e ambiente, alberghi valdostani stilano il decalogo dell’ecosostenibilità

Di decaloghi ecosostenibili ne abbiamo visti fiorire tanti negli ultimi anni, in ambiti anche molto diversi, dalla riduzione dei rifiuti al riciclaggio del vetro e del cartone, al contenimento degli sprechi, alle buone norme che individuano un hotel green che si rispetti.

E a proposito di strutture alberghiere, è di questi giorni la notizia di un nuovo decalogo messo a punto dall’Adava, l’associazione degli alberghi valdostani, che tratta proprio di ecosostenibilità. Se ne è parlato nell’ambito di un’assemblea dell’organo alla presenza della presidente Silvana Perucca e dell’assessore all’Ambiente, Manuela Zublena.

LAV speciale Natale, salviamo gli animali con regali green

Prosegue la nostra rubrica di idee e regali di Natale ecologici e sostenibili, per un Natale all’insegna dell’ambiente e della biodiversità. Dopo i consigli sull’uso delle luci LED per illuminare l’albero e l’idea di regalare per il Natale i mattoncini biodegrabili Happymais, oggi parliamo delle proposte della Lega Anti Vivisezione, adatte sia a grandi che piccini.

LAV propone Speciale Natale, un catalogo di oltre 30 prodotti per sostenere nuove azioni contro i canili lager, così ribattezzati per le precarie e disumane condizioni in cui vengono tenuti molti cani. Le idee regalo spaziano dalle decorazioni natalizie per l’albero, a forma di stella o di piccolo albero, che hanno un costo di 2 euro; ai biglietti di auguri molto simpatici con motivi natalizi o teneri cuccioli, animati o musicali che costano 1,20 euro ciascuno; alle candele di Natale (12 euro); fino ai calendari da muro (11 euro), ai calendari da tavolo (5 euro) e alle agende 2011 (15 euro). Altri regali di Natale per sostenere le iniziative LAV sono incensi per l’albero di Natale (10 a confezione), portacandele a forma di angelo, albero e stella (6.60 euro ciascuno), un piccolo presepe in terracotta racchiuso in una scatolina prodotto dall’associazione equosolidale Manos Amigas-Perù, e un’adozione di un caro amico: Yoghi.

I comuni ricicloni della Campania

Rifiuti e Campania, una questione spinosa, non c’è alcun dubbio, soprattutto a Napoli che in queste ultime settimane è stata ed è tuttora protagonista di un presepe vivente fatto di spazzatura, lo stesso teatrino in putrefazione che ha fatto da sfondo al funerale del turismo celebrato dagli operatori del settore ed ha ispirato ad alcuni studenti degli abiti da sposa realizzati con buste dell’immondizia.

Stavolta però parliamo della Campania a cui è permesso di riciclare i rifiuti, quella dei comuni ricicloni e virtuosi premiati da Legambiente per i risultati raggiunti con la raccolta differenziata. Sono in tutto 160 i comuni campani che hanno superato quota 50% nella differenziata.

Ford Focus veste abiti usati per tappezzare gli interni

Gli abiti usati prendono nuova vita come rivestimento degli interni della Ford Focus in arrivo sul mercato dal prossimo anno. Tappezzeria e materiale fonoassorbente verranno infatti ricavati da vestiti dismessi e altrimenti inutilizzabili, una scelta che costituisce un impegno concreto della casa automoblistica a favore della sostenibilità ambientale, come spiega lo stesso Carrie Majeske, product sustainability manager del brand americano, sottolineando gli sforzi della Ford verso nuovi modelli che puntino non solo alla riduzione delle emissioni ma anche al riciclo e al reimpiego dei materiali:

Ford è continuamente alla ricerca di soluzioni alternative eco-compatibili e sostenibili. Uno dei nostri obiettivi primari è quello di utilizzare una quantità sempre maggiore di materiali riciclati e rinnovabili, continuando ad assicurare elevati standard qualitativi in termini di performance e durata nel tempo dei nostri veicoli. Ricorrere al riciclo permette di ridurre la quantità di materiali e sostanze che finiscono in discarica e diminuisce, inoltre, le ulteriori ricadute sull’ambiente derivanti dal necessario reperimento delle materie prime.

Cernobyl, da meta di “turismo estremo” a luogo di villeggiatura

Cernobyl, la città fantasma dell’Ucraina settentrionale, abbandonata dopo il disastro nucleare del 1986 dal prossimo mese sarà meta di turismo. La notizia mi lascia con molte perplessità e dubbi. Dopo alcune riflessioni ho pensato che forse questo è solo un modo per ridar vita in qualche modo ad una città e ad un’area, a della gente, dimenticata da tutti e anche abbandonata dopo l’esplosione della centrale nucleare. E anche un modo per far sapere, per far conoscere a quale destino l’uomo può andare incontro con il ritorno al nucleare qui in Italia, ironia a parte.

Il ministro delle Emergenze ucraino Viktor Baloga ha annunciato che il vecchio impianto di Cernobyl, finora destinato al “turismo estremo” ossia alla visita per piccoli gruppi di interesse che per poter accedere alla città fantasma dovevano richiedere un’autorizzazione governativa e pagare un tariffario tra 200 e 400 dollari, da gennaio sarà luogo di villeggiatura.

Natale ecologico: le luci LED significano risparmi per milioni di euro

Nonostante si parli di trascorrere le vacanze in modo ecologico, di risparmio energetico e tanti altri bei principi verdi, una vecchia abitudine è dura a morire, ed anzi, forse non morirà mai per tradizione: le lucine di Natale. I più “ecologisti” le accendono solo per poche ore ogni tanto, quando si trovano nella stanza in cui c’è l’albero, ma nella maggior parte dei casi esse vengono accese tutto il giorno, ad eccezione della notte, e a volte vengono accese l’8 dicembre e spente il 6 gennaio.

Le lucine sono piccole e la quantità di energia consumata è poca, tant’è che sulla bolletta della corrente molto probabilmente l’incremento dei consumi sarà lieve. Ma avete idea a livello nazionale, se non a livello mondiale, a quanto ammonta questo costo?  La famiglia Faucher, nel Deleware, ce l’ha.

Regali di Natale per bambini, i mattoncini biodegradabili Happymais di Ecotoys

Molti bambini buoni inizieranno a scartare pacchetti già da oggi, come vuole la tradizione di Santa Lucia. Se siete ancora alla ricerca di idee originali e naturali, a basso impatto sull’ambiente, per i regali di Natale, l’ecospaccio di Ecotoys propone numerosi articoli realizzati con materiali e colori atossici e completamente biodegradabili.

Un esempio è HappyMais®, nella scatola da 7 litri a circa 15 euro, una versione ecologica del classico gioco che permette di assemblare e realizzare tanti animali e oggetti partendo da un materiale modellabile. Disponibile in vari colori, il gioco comprende, oltre al manuale di istruzioni, un coltellino in Mater-BiTM e una spugnetta in cellulosa naturale, e ovviamente tante forme da staccare su foglio in cartoncino che includono occhi, zampe ed ali per dare la possibilità ai bambini di creare tanti diversi animali.

Cartiera Lucchese, un fornitore virtuoso

Nell’ambito del progetto promosso da Coop Italia, denominato Coop for Kyoto, sono state premiate tre aziende, annoverate tra i fornitori più virtuosi della catena, ovvero quelli che più hanno contribuito a tagliare le loro emissioni nel processo di produzione grazie a pratiche di risparmio energetico e riduzione generale dei consumi. Si tratta di Kimberly-Clark (-10.936 tonnellate di CO2), di Cartiera Lucchese (-4.874) e della Surgital (-2.629).

Cartiera Lucchese, nello specifico, si è resa meritevole di aver ridotto nello stabilimento di Diecimo, a Lucca, di 11.903 le tonnellate di CO2 emesse nel triennio 2006-2008.
L’adesione al progetto, lo ricordiamo, era volontaria, a fronte ovviamente di una pubblicità positiva che non guasta, e sappiamo quanto ormai conti l’impegno ambientale delle aziende quando si sceglie un prodotto.

Lampadine ad incandescenza: quanto ci costano?

Nonostante in Europa siano considerate fuorilegge, e non sono più né producibili né vendibili (ad eccezione delle scorte di magazzino), le lampadine ad incandescenza sono ancora presenti nelle case di molti di noi. E purtroppo lo saranno ancora a lungo. Ma vi siete mai chiesti quanta energia elettrica serve per mantenere accesa una sola lampadina per un intero anno?

Gli autori del blog GOOD lo hanno fatto, e hanno prodotto questo infografico (qui il link per vederlo nel dettaglio) per rendere la risposta più chiara: ci vuole molto più di quanto si potrebbe pensare. Di seguito ci sono alcune delle rivelazioni più sorprendenti fatte dagli autori.

Menu di Natale made in Italy per 9 famiglie su 10

Riscoprono i valori e gli antichi sapori della cucina tradizionale, gli italiani, in vista di cenoni e pranzi di Natale. Che sia finalmente al capolinea la moda dei gusti esotici che porta in tavola cibi ben poco sostenibili, che hanno viaggiato per migliaia di chilometri, e la cui qualità è alquanto dubbia? Speriamo, certo è che, stando ai dati diffusi dalla CIA, la Confederazione Italiana Agricoltori, nove famiglie su dieci, in occasione delle feste, opteranno per prodotti made in Italy.

Ne parliamo in occasione del nostro consueto appuntamento del fine settimana con l’alimentazione sostenibile, approfittandone per riportare l’attenzione sull’importanza di privilegiare la tipicità ed il legame con il territorio al momento di scegliere cosa comprare. Anche se noi italiani non abbiamo bisogno di essere ulteriormente convinti del valore di questa scelta. La Cia ha rilevato infatti che i prodotti made in Italy ricevono già un ampio consenso, in quanto vengono considerati più sicuri e di maggiore qualità rispetto a quelli importati dall’estero.

Con efficienza energetica emissioni ridotte del 30% entro il 2020

Il potenziale dell’efficienza energetica nella riduzione delle emissioni generata dal risparmio sui consumi degli edifici, e non solo, è enorme. Tanto da poter far raggiungere quota -30% negli obiettivi taglia CO2 al 2020, rispetto al 20% programmato. Se ne è parlato in questi giorni a Roma nell’ambito del convegno organizzato da AzzeroCO2 dal titolo “Efficienza energetica: le aziende italiane alla sfida del clima”.

I dati sono quelli che provengono da uno studio effettuato dall’Istituto di ricerche Ambiente Italia. La ricerca sostiene che

intervenendo con politiche e incentivi per migliorare l’efficienza energetica in alcuni settori strategici, quali edifici, impianti termici per riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua calda sanitaria, azionamenti elettrici, autoveicoli e bike sharing, è possibile raggiungere una riduzione dei consumi energetici di circa 9Mtep e, soprattutto, delle emissioni di CO2 di 28Mt entro il 2020.

Save as WWF: il file green format che non si stampa (video)

Come ben sappiamo ogni anno una superficie di foresta di estensione pari alla Grecia viene abbattuta per farne carta. Fenomeno tanto più preoccupante se si considera che si tratta non di pioppeti piantati e assestati appositamente con un piano di tagli e rimboschimenti adeguatamente tarato per le esigenze dell’industria cartiera ma delle foreste vergini asiatiche e latinoamericane, veri e propri templi dove risiede la divina essenza della biodiversità. La carta derivante da questi scempi la possiamo ritrovare nei nostri libri, nei giornali, nelle riviste e nelle risme che alimentano le nostre stampanti, poiché lo stato leader dell’industria che produce e distribuisce la carta a livello globale è la Cina, che non ha ancora messo a punto disciplinari per la tracciabilità della filiera.

Il WWF ha introdotto un nuovo formato di file che scoraggia le stampe non necessarie preservando le foreste. Carta che spesso, inconsapevolmente, utilizziamo per stampare documenti inutili: email, libri, saggi, articoli fino al paradosso della stampa: riviste on line, che, agevolmente potrebbero essere consultate in formato PDF. Spesso anche gli stessi PDF vengono stampati.