Le lavatrici a pedali pronte per entrare in commercio

Le lavatrici-bicletta non sono una novità, almeno dal punto di vista dell’invenzione. Tuttavia ora possiamo finalmente affermare che almeno una grande azienda sta appoggiando l’idea, ed ha intenzione di diffonderla sul mercato. Haier, una grande azienda di elettronica cinese, ha realizzato una lavatrice a propulsione umana battezzata IFA 2010.

Il funzionamento è abbastanza semplice: una normale cyclette raccoglie l’energia con la pedalata della persona, carica la batteria e questa poi fornisce l’energia sufficiente alla lavatrice per fare il bucato. Presumibilmente 20 minuti di corsa potrebbero essere sufficienti a lavare un carico di vestiti sul ciclo a freddo. L’idea di usare l’energia umana per risparmiare sulla bolletta pare stia tentando anche le palestre che in questo modo potrebbero fornire elettricità a tutto l’impianto. Ma già risparmiare in casa sarebbe un ottimo accorgimento.

Stop ai sacchetti di plastica, al via petizione online Legambiente

Una petizione online, per dire basta ai sacchetti di plastica. Cambiare si può, partendo da un piccolo gesto, una rivoluzione minuscola nelle nostre abitudini quotidiane, in questo caso la spesa, che può però dare enormi risultati in termini di tutela dell’ambiente. E’ l’iniziativa promossa da Legambiente per far sì che l’Italia dica addio, insieme agli shopper che non rispondono ai criteri fissati dalla norma tecnica comunitaria EN 13432, anche alla maglia nera europea, l’ennesima, che ci vede primeggiare con 300 buste a testa all’anno.

Tra l’altro, la sporta ed il sacchetto per la spesa riutilizzabili sono tornati di moda e con un solo gesto risparmiamo soldi e garantiamo la sopravvivenza a milioni di tartarughe, pesci ed uccelli marini che affrontano ogni giorno i pericoli di quest’orgia di plastica, come l’ha definita Legambiente.

Eco House, la casa che risparmia e produce energia

Eco House è il padiglione più visitato della Fiera di Roma perché la bioedilizia, la produzione domestica di energia pulita, il risparmio energetico, sono aspetti che riguardano tutti, da vicino.
A poche ore dalla chiusura definitiva di ZeroEmission 2010 cerchiamo di capire come rendere la propria casa ecologica e come abbattere consumi ed emissioni.

Eco House, il Salone internazionale dedicato alle aziende che producono tecnologie, materiali e sistemi per la bioedilizia, impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e prefabbricati in legno, ha dato un forte segnale alla Fiera di Roma, con stand e convegni dedicati. Progettare, costruire o ristrutturare una casa affinchè sia ecocompatibile, è oggi una realtà.

Sana, il salone internazionale del benessere diventa bio

Come ogni anno all’inizio di settembre a Bologna prende il via il “Sana“, salone internazionale del naturale e del benessere, che inizia oggi e finirà domenica 12. Giunta alla sua ventunesima edizione, quest’anno la fiera sarà più verde del solito, dato che avrà come protagonisti i prodotti biologici, ed in particolare quelli Mediterranei.

L’intento degli organizzatori è aprire un’area di scambio tra tutti i Paesi dell’area mediterranea, dunque anche quelli di Continenti diversi, per eliminare i dazi doganali e permettere il libero scambio di beni e servizi più facile e veloce. L’aspetto ecologico principale riguarda l’introduzione dei menu-bio nei fast food ed in quei ristoranti frequentati da chi ha bisogno di mangiare qualcosa “al volo”.

Eco-edilizia, un’intera casa fatta di pedane riciclate

Il termine tecnico è “pallet“, ma in Italia lo chiamiamo paletta, pancale o bancale. In definitiva si tratta delle pedane di legno utilizzate per il carico e scarico merci, che una volta usate finiscono spesso in discarica. Ma si tratta sempre di legno, seppur di bassa qualità. Perché sprecarlo?

E allora in Inghilterra hanno avuto un’idea: riciclare queste pedane per costruirci delle case, e non solo. La trovata sembra aver attecchito talmente in fretta che sta diventando la base per un nuovo genere di architettura. Un genere decisamente ecologico dato che questo materiale è sostenibile, riciclato e fa uso di imballaggi scartati. Recentemente ne abbiamo avuto un bell’esempio con il Jellyfish Theatre di Londra, un intero teatro tirato su con materiali tradizionali, ma anche 800 pedane provenienti dai vicini mercati.

Eco-carovana sulle Alpi, viaggiare senza auto si può

Lasciare a casa l’auto e viaggiare utilizzando i mezzi pubblici per spostarsi, di tappa in tappa: dalla bicicletta all’autobus, dal treno ai… piedi! Dalle Alpi alle… Alpi: è SuperAlp4, l’eco-carovana organizzata dal Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi, in collaborazione con Slow Food, che sta attraversando l’arco alpino in questi giorni, da Ovest ad Est. La radio ufficiale della manifestazione è Radio Monte Carlo.
Loro sono tredici giornalisti provenienti da varie testate internazionali di Austria, Francia, Germania, Spagna, Inghilterra, Italia, India, Russia e Slovenia, tutti ovviamente esperti di montagna e nel loro percorso che tocca quattro Paesi, della durata di nove giorni (4-12 settembre 2010), testeranno la salute dei trasporti della catena montuosa.

Tra i membri dell’impresa figura anche un italiano, Maurizio Guagnetti, che potete seguire sul suo blog all’indirizzo http://blog.radiomontecarlo.net/superalp/. Ed è tutta italiana anche la tappa di oggi: dopo il primo round dal Principato di Monaco fino a Peillon, i tredici sono arrivati a Pontechianale utilizzando il treno, attraverso il Col di Tenda e da Pontechianale al Refuge du Viso.

Energie rinnovabili, Roma è ZeroEmission dal 7 al 10 settembre

Al via, oggi 7 settembre, la Fiera di Roma dedicata alle rinnovabili, ZeroEmission 2o1o. Nei padiglioni espositivi della Capitale si discuterà di energia pulita, di fonti rinnovabili, di sostenibilità ambientale e di emission trading, ossia di strategie economiche per abbattere le emissioni di sostanze inquinanti e di gas serra.

La Fiera è aperta a tutti, a partire dalle società della Green economy che potranno confrontarsi sul tema dell’EnerJob, l’energia dà lavoro. Sono previsti molti seminari, conferenze e workshop a vari livelli.

Referendum ambiente e mobilità sostenibile, a Milano partita la raccolta firme

“Sdraiarsi sull’asfalto caldo per fare un picnic all’ombra di un palazzo. Oppure puoi firmare…”; “Respirare le stesse polveri sottili abbracciati davanti una caldaia a gasolio. Oppure puoi firmare…”; “Baciarsi sulle sponde dei Navigli ammirando la migrazione dei roditori. Oppure puoi firmare…”; “Pedalare accompagnati dal cinguettio dei clackson inebriati dal profumo dello smog. Oppure puoi firmare…”
Sono gli slogan che accompagnano la raccolta firme (scadenza 6 novembre) per cinque referendum volti a migliorare la mobilità sostenibile e la qualità dell’ambiente nella città di Milano che, dopo i mesi estivi, in cui si sono già raccolte molte firme, si appresta ad accogliere i Referendum Days il 17, 18 e 19 settembre prossimi, con cento tavoli distribuiti su tutto il territorio urbano per chiamare all’appello più iscritti possibile afferenti alle liste elettorali del Comune di Milano.

I promotori del movimento civico Milanosimuove, coordinati da Lorenzo Lipparini, vogliono che i cittadini, giustamente, recuperino il possesso ed il controllo della propria città, battendosi attivamente per un’aria più pulita, maggiore sicurezza e, soprattutto, incidendo positivamente sulla riqualificazione ambientale di Milano per migliorare la qualità della vita sempre più minata dallo spettro delle polveri sottili.

Cattedrale vegetale nel cuore di Bergamo, il progetto di Giuliano Mauri per un dialogo tra l’uomo e la natura

Cosa ci fa una Cattedrale vegetale a 5 navate, alta 21 metri, lunga 28,5 e larga 24, ai piedi del Monte Arera, a Bergamo? E’ il progetto che la città lombarda presenta in occasione dell’Anno Internazionale della Biodiversità. Il progetto, inserito nella cornice spettacolare del Parco dello Orobie Bergamasche, coinvolge i Comuni di Oltre il Colle, Roncoello e Ardesio, e il Centro Etica Ambientale di Bergamo.

Sabato 4 settembre ci sarà l’inaugurazione dell’opera di Land Art, una struttura ecologica al 100%, progettata dall’architetto Giuliano Mauri, scomparso nel 2009 e destinata a divenire una faggeta.

Eco-edilizia: la casa fatta di canapa

La casa non deve essere necessariamente costruita con mattoni, gesso, cemento e vernice. Il materiale da costruzione può crescere su un ettaro di terreno, essere facile da assemblare (basta conoscere il fai-da-te), ed emettere per l’intera costruzione solo 110 kg di carbonio per metro cubo. Come è possibile? Qual è questo materiale magico? La risposta è la canapa. Questa pianta è una delle più “ecologiche” dato che ha trovato un largo utilizzo in molti tipi di prodotti, ma di certo mai nella costruzione di un’abitazione.

Da circa un paio d’anni Klara Marosszeky stava studiando il modo di produrre un materiale da costruzione facilmente lavorabile basato sulla canapa australiana. A quel tempo stava concentrando il suo lavoro sulla tecnica della canapa “Hurd” – in cui il centro concide con il gambo – ma che si è rivelata troppo costosa a causa della separazione della guaina fibrosa dura del gambo, in un processo noto come decorticazione.

Risparmio energetico: lampadine a incandescenza in via di estinzione

Nello scorso mese di settembre 2009 è cessata, così come imposto dall’Unione Europea, la produzione delle lampadine a incandescenza da 100 Watt; ora è la volta di quelle da 75 Watt nell’ambito di un graduale stop alla produzione che tra un anno interesserà anche quelle da 60 Watt. A regime nei negozi che vendono materiale elettrico, ma anche nei supermercati e presso i grandi centri della distribuzione organizzata troveremo solamente lampadine fluorescenti che costano di più. Ma il maggior prezzo giustifica questa rivoluzione?

Ebbene, la risposta è affermativa visto che, come tra l’altro riporta l’Associazione Altroconsumo, sempre attenta ai temi riguardanti i risparmi in bolletta e la tutela ambientale, il maggior prezzo viene ammortizzato ampiamente dal minor consumo e, cosa che non guasta, anche da un aumento delle prestazioni sebbene i cittadini lamentino il fatto che la loro accensione non è istantanea ma graduale.

Una scuola emissioni zero, succede a Parigi

Il rientro a scuola, per gli alunni di un istituto di Pantin, alle porte di Parigi, sarà allietato da una verde novità: gli studenti si ritroveranno infatti davanti ad un edificio nuovo di zecca, realizzato in chiave ecosostenibile. L’inizio del nuovo anno scolastico coinciderà infatti con l’inaugurazione di quella che è a tutti gli effetti una scuola ad energia passiva.

Abbiamo parlato spesso di casa passiva/casa attiva e di quale, a conti fatti, sia più conveniente. In breve, con passiva si intende che la costruzione, nei suoi consumi, sfrutta energia passiva e chiude il bilancio energetico quasi in pareggio, in pareggio o in positivo, ossia genera più energia, grazie agli impianti di produzione interni, di quanta non ne consumi. Al contrario di quanto si è portati a credere un edificio passivo non è molto più costoso nelle spese di realizzazione. Prendiamo proprio questa scuola: è venuta a costare 14 milioni di euro, il 25% in più di una scuola normale. Tuttavia si stima che, entro 15-20 anni, il risparmio energetico permetterà di ammortizzare la differenza.

Eco-case, in Grecia appartamento sotto la roccia per farsi “abbracciare” dall’ambiente (fotogallery)

Abbiamo spesso parlato delle costruzioni ecologiche, le prime delle quali a diffondersi sono state quelle con i tetti verdi. Ma forse dobbiamo ripensare il termine “tetto verde”, perché in molti climi potrebbe essere di altri colori, come in questo edificio in Grecia, costruito da Deca Architecture ripreso dal sito Designboom.

Anche se di solito evitiamo di scrivere su grandi case vacanza in quanto, per definizione, non sono molto verdi, il modo in cui questa costruzione riempie una valle altrimenti desolata, e soprattutto come lo fa, con questi lavori di copertura esterna, è estramemente affascinante.

Cani e randagismo, proposte folli e buonsenso

Di solito ad Ecologiae non ci occupiamo di animali in senso stretto, se non in relazione a specie in estinzione a causa dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento, ma questa volta una notizia ci ha talmente colpito, da volerla condividere con voi!

Ebbene con l’estate è noto che il fenomeno del randagismo aumenta, perché non tutti i padroni degli “amici a quattrozampe” hanno la saggezza e il cuore per non abbandonare il cucciolo che hanno allevato, con cura?! Per contrastare il fenomeno, oltre a campagne di sensibilizzazione, spot in tv, e cartelloni lungo le strade, sono nate molte associazioni, alcune anche onlus e gestite da volontari, per aiutare cani e cuccioli abbandonati, per accudirli e toglierli dalle insidie della strada.