Google ha svelato la sua impronta di carbonio, rivelando un totale di emissioni di 1,5 tonnellate di carbonio all’anno. Il gigante di Mountain View inquina quanto le Nazioni Unite e poco più del Laos, Paese del Sud-Est asiatico. Il colosso non ha voluto specificare di quanto sia aumentato il suo fabbisogno energetico rispetto allo scorso anno pur affermando che c’è stato un aumento considerevole e che i dati, nell’ottica di una politica ambientale e di responsabilità sociale e d’impresa completamente trasparente, saranno presto resi pubblici nell’ambito del Carbon Disclosure Project. Ci sono da fare alcune considerazioni importanti e doverose. Innanzitutto è bene ricordare che Google è da sempre attento al suo impatto ambientale, con un impegno costante nella riduzione delle emissioni, dei consumi ed investimenti considerevoli in opere di compensazione e nelle energie rinnovabili.
Primo Piano
SANA 2011, al via il salone del biologico a Bologna (8-11 settembre)
SANA, il 23esimo Salone internazionale del naturale, ha aperto i battenti oggi a Bologna, presso il Quartiere Fieristico. L’esposizione del variegato mondo che ruota attorno all’alimentazione biologica, alle erbe officinali ed al benessere che viene dalla natura resterà aperta al pubblico fino all’11 settembre prossimo, con tanti interessanti appuntamenti in programma: convegni e workshop incentrati sul cibo biologico, sulle certificazioni dei prodotti 100% naturali, sui prodotti per la cura del corpo privi di sostanze sintetiche. La fiera da quest’anno è diventata professionale ed è vietata la vendita di prodotti commerciali all’interno dei padiglioni. L’ingresso è gratuito per gli operatori del settore, mentre per i visitatori il prezzo del biglietto d’ingresso è di 20 euro.
Fotovoltaico in Italia e in Europa, le barriere burocratiche che ostacolano un maggiore sviluppo
Fotovoltaico in Italia e in Europa: cosa manca per dare slancio ad uno sviluppo maggiore del solare sul territorio dell’Unione? Quali i principali ostacoli? I nostri lettori, giustamente, ci fanno notare principalmente il fattore costi. Innegabile che siano da ostacolo sia per quanto riguarda la tecnologia degli impianti che per quanto concerne il costo finale dell’energia prodotta ma con il passare degli anni, e lo dimostra la riduzione dei costi che c’è stata negli ultimi tempi in concomitanza con il progredire della tecnologia solare-fotovoltaica, è un problema che si risolverà da sé. Un po’ come è avvenuto con i prezzi delle auto elettriche che già oggi sono infinitamente più accessibili rispetto a dieci anni fa. A frenare lo sviluppo c’è un macigno più pesante da sgombrare dal percorso verso le rinnovabili: le barriere burocratiche. Si occupa di questo nodo il progetto UE PV Legal che è uno dei più grandi mai finanziati dall’Unione per favorire lo sviluppo delle energie pulite negli Stati membri.
Auto elettriche, prezzi per tutte le tasche (o quasi)

Vanno sempre più di moda, anche nelle nostre città, le auto ecologiche. Ma siccome si tende sempre ad acquistare l’ultimo modello, le auto ecologiche più diffuse finora, quelle ibride, sembrano dover essere soppiantate a breve da quelle elettriche. Al momento acquistare un’auto elettrica lo si può definire un lusso, non tanto per il prezzo, ma perché avendo poca autonomia, è necessario avere nel proprio garage un’altra automobile “tradizionale”, altrimenti potreste dimenticarvi i viaggi sulla distanza medio-lunga. Ma se vi sta sorgendo l’idea di acquistarne una, sicuramente vorrete informarvi sui prezzi. Li troviamo dopo il salto.
Inquinamento, Isola del Giglio a rischio: Greenpeace scova Atlantide di rifiuti
Inquinamento Isola del Giglio: a lanciare l’allarme sono gli attivisti di Greenpeace che ieri hanno ripescato, dai fondali dell’area, numerosi rifiuti, dalle bottiglie di plastica alle carcasse di elettrodomestici, pensate che c’era persino una lavatrice adagiata su quello che è un tratto tra i più belli dei nostri mari, da preservare nella sua integrità e da difendere da numerosi nemici, in primis la spazzatura che insospettabile ne deturpa l’aspetto mettendo a rischio l’habitat marino e la fauna ittica, per via delle sostanze nocive che sprigionano molti di questi indecorosi reperti. Gli ambientalisti hanno pubblicato le foto dei rifiuti scovati sui fondali dell’Isola del Giglio sulla loro fan page, chiedendo “E’ tuo questo?”, un modo per trasmettere un messaggio importante a chiunque non si renda conto di quanto sia estremamente dannoso smaltire i rifiuti nell’ambiente naturale e non negli appositi contenitori.
Cambiamenti climatici, l’uomo di Leonardo ammonisce dal polo Nord
Cosa ci fa il celebre Uomo di Vitruvio di Leonardo tra i ghiacci del Polo Nord? Ammonisce per chiunque sorvoli l’area che a causa dei cambiamenti climatici lui, e la calotta polare, si stanno sciogliendo. L’originale iniziativa è di John Quigley, artista specializzato nella Aerial art o Arte del paesaggio aereo, che ha scolpito nel ghiaccio il disegno leonardesco occupando una superficie di 800 km. Fate attenzione però che l’uomo è senza braccia e senza una gamba.
Fukushima oggi, la vita e la morte in Giappone dopo il disastro nucleare
Tutto ha avuto inizio l’11 marzo del 2011 quando una violenta scossa di terremoto di magnitudo 8.9 ha fatto tremare le solide fondamenta del Giappone, a torto ritenute incrollabili dal mondo intero che ha assistito contemporaneamente a ben altro crollo, quello della fiducia riposta dai cittadini nipponici nel proprio Governo, poco vigile sull’efficacia dei sistemi di sicurezza previsti per eventi naturali estremi dalle compagnie nucleari, nello specifico la Tepco. Un sisma potente, quello che ha colpito al cuore il Paese del Sol Levante, responsabile di numerosi crolli e morti ma quel che è peggio di un altrettanto e forse ancor più devastante tsunami, tsunami che a sua volta ha mandato in tilt la centrale nucleare di Fukushima, un disastro nucleare di livello 7 che non si vedeva dai tempi di Chernobyl e che ha tenuto il mondo intero con il fiato sospeso.
Isola di Ventotene, quel tunnel non s’ha da fare
Un tunnel sotto l’isola vulcanica di Ventotene, un’opera potenzialmente devastante dal punto di vista dell’impatto ambientale eppure il Comune ha già pubblicato il bando per la realizzazione del progetto. Una notizia che allarma non poco le associazioni ambientaliste, anche perché l’isola pontina è una Zona di Protezione Speciale, nevralgica come punto di passaggio per gli uccelli migratori. Proprio la LIPU Bird-Life Italia interviene sull’ipotesi di una megaopera nell’area, spiegando gli innumerevoli rischi che comporterebbe un simile progetto per gli habitat e per l’equilibrio idrogeologico già abbastanza precario di quel territorio.
Vivisezione, video shock della PETA sulle atroci sofferenze dei furetti

Vivisezione furetti: è ancora una volta la PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) a denunciare, con un filmato, le atroci sofferenze cui sono condannati ogni anno migliaia di furetti, costretti a testare non solo farmaci utili all’uomo ma anche, e questo è ancora più inaccettabile, prodotti di bellezza, creme depilatorie e simili. Animali votati al dolore, destinati a morire tra atroci sofferenze, intossicati da sostanze chimiche troppo potenti per loro, piccoli e indifesi, veleni intollerabili soprattutto in dosi eccessivamente alte per un fisico minuscolo e provato dai continui esperimenti. Stavolta l’associazione animalista va alla fonte e riprende quanto avviene negli allevamenti, indiscriminati, di cavie e pets.
Vegetariano un italiano su due nel 2050
Vegetariani, un popolo in costante aumento quello dei non carnivori che si stima raggiungerà cifre da capogiro da qui al 2050. A dirlo è una recente indagine curata dall’AcNielsen e i cui dati sono stati rielaborati dall’Eurispes. Esattamente nel 2050 un italiano su due sarà vegetariano. Oggi sono in 7 milioni, al 70% donne di età compresa tra i 25 ed i 54 anni, all’85% con un livello d’istruzione medio-alto. Un esercito che sicuramente domani sarà in parte presente nell’ambito del Festival Vegetariano in programma a Gorizia, manifestazione giunta alla sua seconda edizione e che domani vedrà, all’intero dei diversi eventi, un’inaugurazione davvero speciale: la prima via dei vegetariani del nostro Paese.
Inquinamento, Apple nel mirino degli ambientalisti a causa dei fornitori cinesi
Inquinamento: la Apple è stata accusata da un gruppo di ong cinesi di rifornirsi in aziende che producono i componenti della mela con sistemi di produzione fortemente inquinanti. Finora, bisogna dirlo, la coscienza del colosso della telefonia e dell’informatica, si era mantenuta di un verde quasi illibato, vedi nuovo quartiere generale ecologico o grandi gesta green di Steve Jobs. Ora, però, una tinta fosca aleggia sull’immagine del brand. Il report in cui si muovono le accuse di inquinamento ai fornitori dell’azienda in Cina si intitola Bad Apple ed è stato curato dall’Istituto degli affari pubblici e ambientali e da membri afferenti all’organizzazione denominata Alleanza verde.
Rifiuti spaziali fuori controllo, chiesto l’intervento della Nasa
Rifiuti spaziali fuori controllo. E’ questo l’allarme, l’ennesimo a dire il vero, lanciato dal mondo della ricerca sui detriti che gravitano allo sbando nello spazio. Stavolta è il Consiglio Nazionale per la Ricerca americano a mettere in guardia la Nasa, l’agenzia spaziale americana, chiedendole di intervenire su quella che ormai è divenuta una situazione insostenibile. A rischio ci sono le missioni spaziali stesse, minate dai continui impatti dei rifiuti con le navicelle che potrebbero creare delle crepe ed inoltre, come avvertono gli stessi autori del report, altro non fanno che generare, ad ogni nuova collisione, altre particelle di detriti, in un circolo vizioso apparentemente senza fine. Si è toccato il punto di non ritorno, spiegano infatti i ricercatori americani. Ma quali sono stati, negli ultimi anni, gli incidenti che più hanno disseminato detriti nello spazio?
So critical so fashion, la moda è un’alternativa possibile a Milano dal 23 al 25 settembre
A Milano, dal 23 al 25 settembre prossimo, appuntamento con la seconda edizione di So critical so fashion, un evento dedicato alla moda critica che fa di abiti ed accessori dei capi alternativi da indossare, indumenti che portano l’etichetta dell’etica prima di ogni altro marchio.
Tanti gli appuntamenti in programma nell’ambito della manifestazione, che si svolgerà nella location di Frigoriferi Milani: da workshop a momenti dedicati allo shopping, alle performance, ad una serie di incontri incentrati sulla moda sostenibile.
La classifica delle città più vivibili del mondo: in testa Melbourne, Vienna e Vancouver
Quali sono le città più vivibili del mondo? Una classifica ce la restituisce l’analisi dell’Economist Intelligence Unit, basata su parametri chiave per la qualità della vita dei cittadini, quali la tutela ambientale, la sicurezza, il sistema sanitario, la promozione di attività culturali. Gli analisti hanno preso in considerazione in totale 140 località. Sul podio troviamo Melbourne in Australia, seguita a ruota da Vienna, in Austria, e da Vancouver, in Canada.
Vancouver è certamente una città estremamente vivibile visto il posto di tutto rispetto che occupa nella classifica dell’Economist, eppure è meno vivibile rispetto agli ultimi dieci anni, dal momento che ha sempre occupato, negli ultimi report, la prima posizione ed ora viene scalzata da Melbourne.