
Le elezioni americane si avvicinano, ed anche il mondo dell’ecologia sta a guardare con attenzione. E’ vero che le grandi ambizioni che Barack Obama aveva 3 anni fa sono state in larga parte disattese, ma considerando che l’alternativa, almeno per come stanno adesso le cose, dovrebbe essere un partito che fa dell’anti-ambientalismo una bandiera, forse dovremmo tifare tutti ancora per i democratici.
Per capire se nelle prossime elezioni gli americani voteranno per una o per l’altra parte, abbiamo a disposizione soltanto i sondaggi, ed anche se non sono esattamente “schiaccianti”, per adesso sembrano favorire il Presidente uscente. Considerando soltanto l’aspetto che in questa sede ci interessa, e cioè le politiche ambientali, osserviamo che il 61% della nazione si “accontenta” di ciò che Obama ha fatto in questo triennio.
Quando si ha a che fare con un’emergenza nucleare come quella che sta interessando la centrale di Fukushima in Giappone, la crisi travalica i confini nazionali ed interessa i Paesi limitrofi ed aree anche molto lontane dal luogo dell’incidente. Seppur marginalmente e pare senza rischi per la salute, la nube radioattiva ha sostato persino sui nostri cieli nei giorni scorsi.