Tre specie a rischio estinzione dalla lista rossa IUCN del 2011

Quello che vedete nella foto è il tarsio dell’isola di Siau (Tarsius Tumpara), in Indonesia, uno dei mammiferi presenti nella lista rossa del 2011 stilata dall’IUCN. Ormai si incontra in un’area davvero molto limitata e la sua popolazione, secondo le stime degli esperti, potrebbe essere calata di oltre l’80% negli ultimi anni. A metterlo a rischio principalmente due fattori: il primo, affatto trascurabile, è che rappresenta una fonte alimentare, viene mangiato per farla breve dalle popolazioni del luogo; il secondo è costituito dalla presenza di un vulcano molto attivo nell’area in cui vive, il Mt. Karengentang, vulcano che occupa, pensate un po’ dunque che impatto ha sulla sua sopravvivenza, oltre la metà del territorio abitato dal tarsio.

Ratti alieni distruggono biodiversità delle isole del Pacifico

Si parla tanto di alieni provenienti da pianeti lontani ma a conti fatti sulla terra ci son già altri tipi di alieni ben visibili ovvero le specie invasive, e l’Italia ne sa qualcosa vedi nuovi parassiti delle foreste o marziani del Mediterraneo. Ad introdurli in luoghi in cui non ci sono antagonisti biologici ed in cui dunque possono proliferare a dismisura, è sia l’uomo con lo spostamento di merci da un capo all’altro del mondo sia i cambiamenti climatici che creano condizioni ambientali favorevoli a specie prima inadatte al clima del luogo. In molte isole del Pacifico il problema principale è rappresentato dai ratti (rattus exulans) arrivati con le navi e che non hanno predatori e fanno razzia di uova di uccelli, minando la biodiversità nativa.

Slow Food propone l’anagrafe della biodiversità

Slow Food propone di creare un’anagrafe di tutte le specie per proteggere il patrimonio animale e vegetale e per risollevare l’economia in un periodo di crisi mondiale. Lo fa attraverso la proposta di legge letta oggi alla Camera dalla deputata Pd alla Commissione Agricoltura, Susanna Cenni

In questo periodo di crisi è fondamentale che le riforme vertano sui temi quali salute, alimentazione e ambiente. Gli obiettivi  sono difendere le risorse genetiche autoctone animali e vegetali, tutelando il diritto delle comunità locali e costituendo un’anagrafe delle biodiversità.

Caccia selvaggia, la proposta Molinari: “minaccia l’intero patrimonio faunistico”

Nuovi problemi per la stagione venatoria 2011-2012: questa volta contro gli animali ci si mette anche Claudio Molinari dell’Api (Alleanza per l’Italia) che propone di modficare la legge sulla tutela dei parchi e delle aree protette per aprire la caccia tutto l’anno, dentro e fuori le aree protette. La proposta

che minaccia di porre a rischio l’intero patrimonio faunistico

ha messo in moto le maggiori associazioni per la tutela degli animali che si rivolgono dell’onorevole Francesco Rutelli, Presidente dell’Api, per fermare la proposta avanzata in Commissione Ambiente da Molinari.

Tigri a rischio estinzione: l’unico modo per salvarle è smettere di tagliare foreste

L’abbiamo spesso ribadito anche su queste pagine: la prima causa di estinzione per la maggior parte delle specie è la perdita di habitat dovuta alla deforestazione. Anche l’inquinamento, la caccia e la cattura per scopi commerciali fanno la loro parte, ma è il vero e proprio “sfratto” che viene presentato ad ogni specie di animale a metterne a rischio la sopravvivenza. L’esempio più lampante è la tigre, un animale forte, che si adatta facilmente e che mangia praticamente qualsiasi cosa. L’unico problema è che, non avendo più una casa, non può nemmeno riprodursi.

Orso bruno marsicano, a rischio per la caccia in Abruzzo

L’orso bruno marsicano messo a rischio, in Abruzzo, dalla revisione delle misure di tutela nel calendario venatorio regionale. A denunciarlo è la LIPU che chiede agli amministratori locali di tornare su quella che definisce una grave ed immotivata decisione che va a penalizzare l’orso, patrimonio della collettività, cosa che, sottolinea il presidente dell’associazione Fulvio Mamone Capria, la Regione dovrebbe tenere bene a mente. Per gli animalisti della LIPU, sempre in prima linea per difendere le specie protette e a rischio estinzione, dai soprusi e dalla prepotenza dei cacciatori di frodo e da legislazioni troppo permissive o peggio ambigue, l’assessore Febbo deve ripensarci e se non lo fa dovranno essere i tecnici preposti a concedere la VIA a bocciare la proposta.

Mammiferi marini, basterebbe proteggere il 4% degli oceani per salvarli dall’estinzione

Delfini, balene, lontre e decine di altri mammiferi marini sono oggi a rischio estinzione. Ma basterebbe indire aree protette per solo il 4% degli oceani del mondo per salvarli. E’ ciò di cui si dicono convinti i ricercatori della Stanford University e dell’Università Nazionale Autonoma del Messico, i cui studi sono stati pubblicati su Proceedings of National Academy of Sciences.

Stagione venatoria 2011-2012, il caso ISPRA

ENPA e LIPU chiedono l’intervento del ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo dopo le accuse mosse all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambiente (ISPRA). L’autorevole ente di ricerca scientifica nel nostro Paese riconosciuto dalla Commissione europea è stato indicato dai cacciatori causa delle condanne per scorretta attività venatoria inflitte dalla Corte di Giustizia europea all’Italia.  Come chiarisce l’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) le accuse non solo sono del tutto infondate ma

celano preoccupanti tentativi di sostituire la voce dei fucili a quella della scienza. Dopo il fallimento dei progetti di deregulation venatoria e di caccia selvaggia, le doppiette prendono di mira l’ISPRA, autorità di prestigio internazionale, l’unica riconosciuta dalla legge nazionale per la tutela della fauna e la regolamentazione della caccia 157/1992.

Isola di Ventotene, quel tunnel non s’ha da fare

Un tunnel sotto l’isola vulcanica di Ventotene, un’opera potenzialmente devastante dal punto di vista dell’impatto ambientale eppure il Comune ha già pubblicato il bando per la realizzazione del progetto. Una notizia che allarma non poco le associazioni ambientaliste, anche perché l’isola pontina è una Zona di Protezione Speciale, nevralgica come punto di passaggio per gli uccelli migratori. Proprio la LIPU Bird-Life Italia interviene sull’ipotesi di una megaopera nell’area, spiegando gli innumerevoli rischi che comporterebbe un simile progetto per gli habitat e per l’equilibrio idrogeologico già abbastanza precario di quel territorio.

Animali in via d’estinzione salvati dalle staminali?

Ad oggi è difficile contare gli animali sull’orlo dell’estinzione in tutto il mondo, saranno migliaia le specie che rischiano, e non tutte si possono salvare. Gli sforzi per la conservazione spesso falliscono, o a volte non vengono nemmeno provati, e si finisce così per perdere un pezzo di biodiversità. Per questo gli scienziati dello Scripps Research Institute dello zoo di San Diego hanno cominciato a raccogliere le cellule staminali delle specie protette, nella speranza che, se tutti gli sforzi fallissero, con la clonazione potrebbero tornare in vita.

Coccodrilli siamesi, un progetto per salvarli dall’estinzione

Il coccodrillo siamese (Crocodylus siamensis) è una rara, anzi rarissima specie di coccodrillo d’acqua dolce che ha o meglio aveva il suo habitat nel Sud-Est asiatico. Oggi gli esemplari rimasti sono davvero pochi, è classificato come gravemente minacciato di estinzione dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), e si lavora incessantemente per salvarlo dalla scomparsa totale. Uno sforzo che ha iniziato a dare i suoi primi frutti, quello della Wildlife Conservation Society che sta attuando delle misure di protezione, salvaguardia e ripopolamento grazie alla collaborazione siglata con il governo del Laos. Sono nati, infatti, nei giorni scorsi, 20 nuovi esemplari di coccodrillo siamese che potrebbero dare una speranza alla specie, minacciata dalla perdita di habitat, dalla caccia e da numerosi altri fattori ambientali ed umani che stanno dando il colpo di grazia alla sopravvivenza di questi animali.

Haiti dice addio alla barriera corallina

Gli effetti della pesca eccessiva fino ad oggi erano tutti basati su ipotesi e previsioni, ma mai avevamo avuto sotto mano, concretamente, il risultato di questa pratica distruttiva. Almeno fino ad oggi. Come riferisce il New York Times, l’85% della barriera corallina della costa di Haiti è “biologicamente morto”, cioè non è più recuperabile, e la causa di tutto ciò è lo sfruttamento estremo della pesca.

Corea del Sud, non solo atletica leggera: la vicenda di Jeiu

I campionati di atletica laggera di Deagu non sono l’unico evento degno di nota che si sta svolgendo in Corea del Sud questi giorni: vi parliamo di Jeiu e delle manifestazioni di protesta per evitare la distruzione di ettari di verde e di foresta incontaminati. Jeui è una piccola isola che si trova nello stretto di Corea, nota per la ricchezza degli ecosistemi e per la natura incontaminata. Oggi il suo patrimonio naturalistico rischia l’estinzione a causa dell’apertura di una base navale militare. Finora due sacerdoti e diverse decine di attivisti laici sono stati arrestati dalla Polizia perché da diverse settimane con sit-in e manifestazioni bloccavano i lavori nel cantiere.

Tartarughe marine, ambientalisti e volontari vegliano sulla schiusa delle uova in Calabria

Adottare una spiaggia in cui le uova delle tartarughe marine si stanno schiudendo e presidiarla per evitare fonti di disturbo, in un periodo delicato per la sopravvivenza e l’equilibrio riproduttivo della specie: un gesto protettivo che in Calabria sta accomunando diverse associazioni ambientaliste e volontari, uniti nell’intento di difendere le Caretta-caretta che vengono a deporre le loro uova sui lidi calabresi, come avviene da decenni ormai sulla costa jonica, dai molteplici rischi e pericoli per gli animali neonati imputabili alcuni alla natura stessa altri all’invadenza dell’uomo. Ed è su questo ultimo fronte che operano i volontari.