Partito in Germania il progetto CO2SINK per lo stoccaggio sotterraneo di CO2

Ha preso il via martedì 1˚luglio in Germania il progetto CO2SINK, che prevede lo stoccaggio sotterraneo di anidride carbonica. L’impianto di stoccaggio, allo studio del Research Centre for Geosciences dal 2004, dovrebbe riuscire a sotterrare, in appositi depositi a Ketzin nella zona orientale della Germania, circa 60.000 tonnellate di biossido di carbonio nei prossimi due anni. Il progetto CO2SINK, di circa 35 milioni di euro di valore, è stato finanziato dall’Unione europea per circa 8,7 milioni di euro, dal ministero tedesco dell’Economia e del Lavoro e da industrie private.

Il sistema di iniezione di anidride carbonica nel sottosuolo è il primo del suo genere in Europa e grazie ad un’innovativa tecnologia permette di monitorare il biossido di carbonio immagazzinato per impedire eventuali reazioni chimiche tra anidride carboniche e i minerali presenti nel sottosuolo. Tali interazioni devono essere tenute sotto stretta sorveglianza poiché eventuali reazioni potrebbero corrodere le rocce di copertura che isolano il deposito di stoccaggio e contaminare l´acqua sotterranea.

Erbacce tra le principali cause del riscaldamento globale

Lewis Ziska, un ecologista del Servizio di ricerca del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, è convinto che la causa del riscaldamento globale siano le erbacce, o erbe infestanti, che dalle simulazioni del campus di Beltsville, aumenterebbero la quantità di carbonio con l’aumentare della loro presenza.

In pratica la ricerca dell’Università americana ha compreso come la frequenza di crescita delle erbacce negli ultimi 30-40 anni, abbia comportato un aumento della presenza del carbonio nella loro zona. E l’aumento del carbonio significa anche maggior riscaldamento globale. Lo scienziato ha ipotizzato che l’umanità, se non porrà rimedio a questo grave problema, si ritroverà come il suo giardino, in cui ha in un certo senso “allevato” le erbacce, rendendolo inutilizzabile, perchè esse non permettono la vita di nessun altra specie lì intorno.

Basta ricercare Nemo, altrimenti si estinguerà

Smettetela di cercare Nemo! E’ questo l’appello degli scienziati inglesi che si sono accorti che, da quando il cartone animato della Pixar ha avuto il gran successo di incassi in tutto il mondo, i piccoli pesci pagliaccio stanno scomparendo dagli oceani. Il motivo? Le pretese dei bambini pestiferi (come quella del cartone) che vogliono rinchiudere questo bellissimo pesce nel loro acquario.

Per chi non l’ha ancora visto (e a cui consigliamo di vederlo) cerchiamo di riassumerlo in poche parole. Nemo è un pesce pagliaccio rosso e bianco, che viene diviso da suo padre. Il pesciolino, ancora cucciolo, parte per cercarlo, ma si perde nell’oceano e viene pescato da un dentista australiano che lo regala a sua figlia, che lo rinchiude in un acquario. Da lì poi lui, tra mille avventure, riuscirà a sfuggire e a raggiungere il padre.

Industrie ed inquinamento: scopriamo i settori più sporchi

La costruzione di nuovi centri commerciali, negozi, strutture sportive, grandi complessi residenziali è sempre vista come un evento positivo, simbolo dell’incremento della civiltà, del benessere, del miglioramento dell’efficienza e della funzionalità degli spazi urbani.
In realtà, l’industia edilizia da sola contribuisce al 4% dell’inquinamento globale da polveri sottili nell’aria, per non parlare dell’ingente quantità di inquinanti che sotto forma di solventi e sostanze chimiche di rifiuto, va a finire nelle acque locali.

I materiali edilizi, provenienti dalle demolizioni, raramente vengono riutilizzati e difficilmente si rispettano le norme sull’impiego di materie prime ecologiche.
Pensiamo ad esempio all’industria del legname in America e all’impatto ambientale che ha l’uso del legno nelle costruzioni nell’incrementare un fenomeno come la deforestazione in Africa, Asia e Amazzonia. L’industria edilizia risulta, dunque, una tra le più inquinanti e meno ecologiche che esistano.

Tra le dieci città più inquinate del mondo c’è anche Milano

[Cubatao Valley, Brasile]

Scegliere un posto in cui vivere è diventato difficile oggi: le città sono inquinate e le campagne, anche.
Nelle metropoli traffico ed emissioni a livelli stratosferici impediscono di respirare, nella provincia rifiuti tossici seppelliti di qua e di là fanno sorgere tumori.

Ma da evitare assolutamente sono le dieci città con il triste primato di più alto tasso di inquinamento.
La classifica è stata stilata dalla rivista americana Popular Science, periodico di divulgazione scientifica.
In mezzo ai grandi centri urbani più sudici del mondo trova posto la nostra bella Milano.
Siete curiosi di sapere chi le fa compagnia in questa infelice top ten?

Un’estate senza ghiaccio nell’Artico

Voglia di vacanze? Perchè non prenotare una settimana all’Artico?
Se avete paura dell’effetto ghiaccio, non dovete più preoccuparvi.
Grazie all’ingegno e all’impegno dell’uomo, d’ora in avanti, nei depliants delle agenzie di viaggio, tra Bahamas e Caraibi, ci sarà posto anche per il Polo Nord, ormai diventato mite e temperato.

No, non stiamo esagerando, e magari lo stessimo facendo! In realtà è una notizia di questi giorni che il ghiaccio artico quest’estate si scioglierà, lasciando per la prima volta scoperto il Polo Nord.

Emissioni delle auto: Francia e Germania si costruiscono un accordo su misura, l’Italia non ci sta

E’ polemica per gli accordi europei sulle emissioni delle auto.
L’Italia sta investendo in auto che emettano una quantità più bassa di CO2, mentre Germania e Francia cercano in tutti i modi di arginare le limitazioni previste dall’Unione Europea, stringendo accordi privati.

Sembra paradossale che, all’interno dell’Unione Europea, ci sia ancora bisogno di cercare alleanze con il vicino di casa, pur di non rispettare le regole che valgono per tutta la Comunità. Eppure è così.
Non sorprende che qualche Paese dell’Unione cominci a dubitare della validità degli intenti comuni prefissati all’interno della UE.

Dai rubinetti campani esce veleno

Si torna a parlare del problema dei rifiuti in Campania, nell’ottica di una contaminazione che sembra non conoscere limiti: dall’aria al terreno alle acque, perchè in Natura, si sa, il deterioramento da inquinamento e da sostanze tossiche, è un fatto complesso e non circoscrivibile.
Tutto è legato, ogni azione deleteria e snaturata provoca più conseguenze, in più sfere della vita dell’uomo e dell’ambiente.

E così capita che il problema dei rifiuti campani assuma portata globale e non si possa più frenare l’ondata di catastrofi che ne conseguono.
L’ultima, in ordine di arrivo, ma non certo di importanza, è quella emersa nel corso di un’analisi delle acque campane.
Dai rubinetti esce veleno. Ennesimo segno di una contaminazione totale e della grave crisi ambientale ed igienico-sanitaria che sta vivendo questa regione.

Czeers Mk1: la prima speedboat di lusso ad energia solare

La sostenibilità ambientale e il risparmio energetico entrano nel mondo del lusso. Il caro-petrolio si ripercuote, infatti, anche sul mercato delle imbarcazioni e spinge l’industria del settore a trovare nuove soluzioni. Nasce, così, la prima speedboat ad energia solare: il Czeers Mk1.

Il motoscafo da corsa, il cui prototipo è stato presentato all’ultimo salone Millionaire ad Amsterdam, è stato realizzato dall’olandese Ceerz in base ad un progetto ideato da alcuni studenti della Delft Technical University Solarboat in Olanda.

Un enorme telone per salvare la Valtellina

Ci avevano già provato qualche anno fa, con qualche successo. Ora ci provano anche in Italia. L’obiettivo è sempre lo stesso, diminuire lo scioglimento dei ghiacci. Il mezzo? Un enorme telone da stendere per chilometri e chilometri per riparare i punti più sensibili dal sole estivo.

Il progetto, denominato “Acqua e Ghiacciai: Conoscenza e Conservazione”, è stato realizzato dall’Università degli studi di Milano, in collaborazione con Levissima, e cercherà di proteggere il ghiacciaio Dosdè Orientale, in Valtellina. Lungo questo ghiacciaio verrà steso un telone che tecnicamente si chiama particella geotessile, definita “non tessuto” per le sue caratteristiche tecniche, che servirà a ridurre il processo di fusione del ghiaccio.

Come ottenere energia pulita dalle vibrazioni prodotte dal passaggio dei veicoli

Ricavare energia elettrica pulita dalle vibrazioni prodotte dal passaggio dei veicoli. È quello che accade in Giappone e precisamente a Tokyo, sul ponte Goshiki-Zakura-Ohashi che si erge sul fiume Arakawa. Sono stati, infatti, istallati sul ponte una serie di piccoli generatori in grado di trasformare le micro vibrazioni derivate dal via vai dei veicoli in energia.

L’impianto segue il principio su cui si basa il funzionamento delle casse acustiche, che partendo da impulsi elettrici generano vibrazioni che danno origine al suono, ma lo invertono. I generatori posizionati sul ponte a Tokyo, invece, catturano le vibrazioni e le trasformano in energia elettrica.

Allarme oceani, stanno crescendo più del previsto

L’avvertimento lo stanno dando sempre più scienziati in tutto il mondo. La crescita del livello dell’acqua degli oceani era prevedibile, a causa dello scioglimento dei ghiacciai, ma non in maniera così massiccia come quella che si sta verificando in questo momento.

E anche la temperatura non aiuta. Infatti anche il calore degli oceani è aumentato fino addirittura a raddoppiare negli ultimi 40 anni, mettendo a rischio centinaia di specie che rischiano l’estinzione, o per cui è già troppo tardi. A lanciare l’allarme sono i metereologi americani e australiani, che puntano il dito sul riscaldamento globale.

Il cammino verso Copenhagen 2009: per i governi più che un percorso è un ostacolo

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Il summit sul clima che si terrà a Copenhagen nel 2009 è terribilmente vicino, troppo per i progressi che restano ancora da fare nelle negoziazioni tra i Paesi aderenti.
Le trattative “preliminari” di Bonn sono insufficienti a garantire un’apertura verso la soluzione dei problemi ambientali.
Non c’è, infatti, abbastanza impegno e convinzione da parte dei governi nella riduzione delle emissioni.
E’ stato fatto pochissimo e il dialogo è risultato infruttuoso e insoddisfacente.

E’questa l’opinione espressa dal comitato del Wwf International, relativamente all’andamento e ai risultati dei colloqui tra i vertici dei governi a Bonn.
Usando una metafora gli ecologisti del Wwf hanno definito il cielo sopra Bonn “nuvoloso”, giudicando troppo lento il dibattito ed il cammino che dovrà portare il mondo a trovare una soluzione definitiva e condivisa a Copenhagen.

Goletta dei laghi di Legambiente fa tappa in Abruzzo

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Il Lago di Scanno, il maggior bacino naturale dell’Abruzzo, risulta non inquinato. E’ il risultato delle analisi compiute sul lago dagli esperti di Legambiente per la terza edizione di Goletta dei Laghi-Cigno Azzurro. La campagna di monitoraggio delle acque di balneazione lacustri italiane, che fino al 5 agosto analizzerà 32 laghi in sette regioni italiane, ha fatto quest’anno, per la prima volta, tappa in Abruzzo.

I prelievi effettuati nel lago di Scanno hanno interessato cinque diversi punti, scelti per la presenza di criticità come strutture ricettive o per la presenza abituale dei bagnanti. In tutte le località analizzate non è stato riscontrato inquinamento. Lo conferma Katia Le Donne, portavoce di Goletta dei laghi