Nelle città inquinate si è più esposti al rischio di ictus ed infarto. E’ quanto ha stabilito un recento studio condotto da un’équipe composta da esperti dell’Harvard School of Public Health, del Policlinico di Milano e del centro trombosi della Fondazione ospedale Maggiore.
La ricerca, pubblicata sugli Archives of Internal Medicine, mette sul banco degli imputati le polveri sottili, suscettibili di provocare un’infiammazione delle cellule immunitarie delle vie aeree e addirittura di provocare modifiche nel DNA, con conseguenze devastanti per la salute.
Come spiega il dottor Pier Mannuccio Mannucci, professore ordinario di medicina interna all’Università di Milano:
Le cosiddette polveri sottili attivano in senso infiammatorio le cellule immunitarie presenti nelle vie aeree, in particolare i macrofagi alveolari. Queste cellule residenti nei bronchi e nei polmoni, contaminate dalle polveri, cominciano a produrre grandi quantità di 6 citochine, che innescano una generale reazione infiammatoria, la quale può manifestarsi sotto forma di asma o allergia respiratoria, ma può anche dare origine a un evento trombotico, a causa degli effetti pro-coagulanti del mediatore stesso.


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