Climategate: non ci fu nessuna manipolazione dei dati

muir russell

Gli scienziati del clima al centro di una tempesta mediatica per lo scandalo delle email in cui si diceva ci fosse la confessione della “manipolazione dei dati” sul riscaldamento globale (Climategate), sono stati assolti ieri da quasi tutte le accuse.

Sir Muir Russell, l’alto funzionario che ha condotto un’indagine di sei mesi sulla vicenda, ha detto che “il rigore e l’onestà” degli scienziati dell’Università dell’East Anglia (UEA) non sono stati messi in dubbio. La sua inchiesta ha concluso che essi non hanno sovvertito alcun dato né censurato le critiche, e che i dati al centro dello scandalo sono ora liberamente a disposizione di chiunque sia in grado di verificarli.

Eco-ottimismo: il riscaldamento globale non esiste

riscaldamento globaleI negazionisti del riscaldamento globale sono arrivati anche in Italia. Finora erano rimasti solo un gruppo di nicchia che ogni tanto faceva sentire la sua voce, cercando di negare (nella maggior parte dei casi senza dati certi) i mutamenti climatici. Ma oggi pare che il fenomeno, molto diffuso negli Stati Uniti, sia sbarcato anche nel Bel Paese con un libro intitolato No slogan: l’eco-ottimismo ai tempi del catastrofismo, scritto da Mario Masi, giornalista ed esperto di tematiche ambientali, in collaborazione con Luigi Mariani, esperto di agrometereologia all’Università di Milano e Teodoro Georgiadis, Senior Scientist del Cnr-Ibimet.

La teoria del libro alla fine non è nulla di nuovo: il responsabile di tutto ciò non è l’uomo ma la Terra stessa, a causa dei cicli naturali che portano ad un aumento inevitabile delle temperature, con conseguente incremento del livello del mare. Un po’ poco rispetto a quanto ci si può aspettare da degli “esperti”.

Eco-matrimonio, grazie al riciclaggio coppia finanzia la cerimonia

coppia riciclona

Quando Pete Geyer e Andrea Parrish hanno deciso di sposarsi, hanno pensato di non farlo nella maniera tradizionale, ma da amanti dell’ambiente quali sono, hanno inventato un metodo molto più “sostenibile”. La coppia ha deciso di mostrare che l’amore per il pianeta e per il proprio portafoglio possono andare a braccetto, effettuando operazioni di riciclaggio di lattine in alluminio per finanziare il proprio matrimonio.

Il budget stanziato per la cerimonia è stato di circa 4.000 dollari in cui sarebbero dovuti rientrare gli abiti, il dj, cibo e fiori, e per guadagnarli la coppia ha calcolato che sarebbe stato necessario raccogliere 400.000 lattine.

Alla ricerca di Nemo…nella chiazza di petrolio (fotogallery)

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Se pensavate che le avventure del pesce pagliaccio ribelle del cartone animato Pixar Alla ricerca di Nemo, fossero finite, non disperate perché pare che le idee per il seguito non manchino. La nuova storia potrebbe nascere alla luce del peggior disastro ambientale che abbia mai colpito gli Stati Uniti, la perdita di petrolio della BP al largo del Golfo del Messico.

Un artista grafico ha redatto dei possibili manifesti-parodia del film di ciò che Alla ricerca di Nemo 2 potrebbe essere: un oceano fatto di petrolio. Se davvero un film così venisse effettivamente realizzato, non sarebbe uno scandalo, visto che una catastrofe come la fuoriuscita di petrolio BP non può non ispirare gli sceneggiatori di Hollywood.

L’Unep Green Goal tinge di verde i Mondiali di calcio

green goal unep mondiali di calcioTre giorni prima del calcio d’inizio di uno dei più grandi eventi sportivi a livello mondiale (e sicuramente il più atteso in Europa), il Mondiale di calcio 2010 che quest’anno si terrà in Sudafrica, una importante iniziativa verde contribuirà a ridurre le emissioni di carbonio della manifestazione che vedrà arrivare nel Paese africano milioni di spettatori.

L’iniziativa, denominata Green Goal, è stata presentata a Johannesburg nella giornata di ieri, ed è il risultato di un partenariato tra il Global Environment Facility (GEF), l’United Nations Environment Programme (UNEP) e il South African Department of Environmental (DFE). L’iniziativa comprende tre grandi progetti ecologici: gli interventi di energia rinnovabile nelle sei città ospitanti la Coppa del Mondo, un programma di sensibilizzazione sul turismo verde, entrambi finanziati dalla GEF, e un programma UNEP per compensare le emissioni di carbonio di undici delle nazionali che disputeranno il torneo.

Festival dell’ambiente, il green ambassador Billy Costacurta: come vivere sostenibile a Milano

costacurta

In questi giorni è in corso il Festival Internazionale dell’Ambiente a Milano, una manifestazione culturale tra le più importanti in Italia dal punto di vista del vivere ecologico. Tra le tante iniziative interessanti, su cui torneremo nei prossimi aggiornamenti, vorremmo segnalare l’intervista effettuata da Paolo Foschini, giornalista del Corriere della Sera, a Billy Costacurta, ex bandiera del Milan ed oggi allenatore di calcio, nonché “green ambassador”, cioè ambasciatore dell’ecologia.

Questa nuova figura, sconosciuta a molti, si occupa di diffondere la coscienza verde nella società dall’alto della sua posizione di persona pubblica, un volto noto che può dare molto alla causa ambientale. E così come Totti si presta alle iniziative dell’Earth Day, Costacurta cerca di rendere la sua città, Milano, un po’ più verde.

Matrimonio sostenibile: l’abito da sposa diventa biodegradabile

abito biodegradabile

Uno degli sprechi maggiori dell’età moderna è l’abito da sposa. Si spendono tanti soldi per qualcosa che si indosserà una volta sola nella vita. Ma in un mondo in cui si diventa sempre più ecologici, uno spreco del genere non poteva essere tollerato.

Giusto in tempo per l’avvicinrsi della stagione dei matrimoni, le spose possono finalmente essere in grado di aggiungere un tocco di verde al loro vestiti bianchi con il vestito ecologico che si dissolve in acqua. Creato da un gruppo di studenti inglesi di moda, questo particolare tipo di abito da sposa offre finalmente un’alternativa eco-friendly a questo capo di abbigliamento classico.

Il mondo di Pandora può essere replicato sulla Terra

Pandora

Il regista di Avatar, James Cameron, cavalcando il successo del suo film, ha avviato una campagna ambientale in cui è affiancato da molte personalità di spicco come Al Gore. La scorsa settimana si è recato alla manifestazione CalTech, che si è tenuta in California, per partecipare ad un incontro con un gruppo di scienziati per discutere del film e del suo “Messaggio forte sull’impatto ambientale”.

Durante l’evento sono stati mostrati i filmati con un delle annotazioni di scienziati ed esperti sull’argomento che hanno voluto discernere tra ciò che è pura fantasia e ciò che può realmente accadere a causa dei problemi ambientali, che potrebero far diventare Pandora e la Terra molto simili.

L’astronomo della NASA Robert Hurt ha moderato il dibattito, insieme al microbiologo ambientale Dr. Jared Leadbetter, al geologo Dr. John Grotzinger e all’oceanografo Dott. Jess Adkins. Essi hanno parlato di come l’intenso magnetismo di Pandora crei le sue “montagne galleggianti”, di come i semi dell’Albero-casa facessero diventare le creature bioluminescenti, e di come si potrebbe sopravvivere con carenza di ossigeno e con la tossicità dell’atmosfera.

Il riscaldamento globale mette a rischio le Olimpiadi invernali

vancouver-2010

Mentre la costa orientale degli Stati Uniti si trova ad affrontare condizioni estreme a causa della neve, la città che ospiterà le Olimpiadi invernali, Vancouver, si ritrova stranamente con un caldo mai visto. Dal momento che gli organizzatori si sono resi conto che la situazione meteo non cambiava, si sono dati da fare per garantire che vi sia abbastanza coltre bianca da supportare i giochi.

Il problema è che le temperature nel mese di gennaio sono state la più alte mai raggiunte, e la nevosità non è stata uniforme. Le condizioni sono così miti che alcuni residenti sono stati visti andare in giro con i pantaloni corti. Secondo un rapporto del The Guardian, dopo aver appreso che non sarebbe più caduta la neve in modo naturale prima dell’inizio dei Giochi, gli organizzatori hanno lavorato instancabilmente per procurarsela altri modi: gli elicotteri stanno portando neve ogni cinque minuti, i camion arrivano da lontano, mentre i cannoni sparaneve sono costantemente accesi.

Roma e Bologna tra le città europee più ecologiche

capitale verde europea

Comincia oggi il concorso per le “capitali verdi europee“, una specie di gara che coinvolgerà 17 città del Continente, le quali hanno tempo fino ad ottobre per adeguarsi ai parametri ecologici richiesti dalla Commissione europea. Il riconoscimento, che premia le città più “amiche” dell’ambiente, avverrà dunque a fine anno, e valuterà soprattutto le idee migliori tra le candidate messe a confronto, per assegnare il titolo di Capitale Verde Europea che varrà per gli anni 2012 e 2013.

I criteri per assegnare tale importante e ambìto titolo sono: avere più di 200 mila abitanti, lotta al cambiamento climatico, produzione e gestione dei rifiuti, rispetto della natura e della biodiversità, gestione sostenibile dei trasporti, tutela dell’aria e dell’acqua.

Caccia: 117 vittime nell’ultima stagione venatoria in Italia

cacciatore

La stagione venatoria appena conclusa, quella che andava dal 1 settembre al 31 gennaio, ha lasciato come al solito la sua scia di sangue. Purtroppo non soltanto degli animali. Secondo l’Associazione vittime della caccia, le vittime dei 5 mesi di massacro autorizzato in Italia sono state ben 117, di cui 30 morti e 87 feriti.

A riportare le cifre è Daniela Casprini, presidente dell’Associazione, la quale ha riferito i dati raccolti da giornali e fonti ufficiali in un dossier, presentato questa mattina a Palazzo Madama. Purtroppo però come afferma la stessa Casprini,

sono dati per difetto dal momento che non tutto arriva in questura e non tutto ai giornali.

Il Paese più verde al mondo? L’Islanda. Italia solo diciottesima

islanda

Poteva andare meglio, ma poteva anche andare peggio. Al World Economic Forum in corso a Davos, Svizzera, nella giornata di ieri hanno preso la parola i ricercatori delle Università di Yale e della Columbia, che hanno effettuato una ricerca piuttosto singolare, ma importantissima in questo periodo. Hanno stilato la classifica delle nazioni mondiali in base a 25 parametri ecologici.

Su un totale di 163 Paesi analizzati, l’Italia si è classificata al diciottesimo posto. Di certo, se dovessimo stare a sentire i nostri politici che ci raccontano del Paese perfetto, ci si aspetterebbe qualche posizione in più, visto anche che sopra di noi ci sono nazioni considerate molto inferiori all’Italia, ma visti i pochi provvedimenti in materia di ambiente, e soprattutto i disastri che questo Governo ci propina ogni giorno (ultimo dei quali l’allungamento perpetuo della stagione di caccia), forse i ricercatori americani sono stati anche troppo buoni, dato che meritavamo molte posizioni in meno.

Per il matrimonio indossate qualcosa di verde: arrivano gli eco-matrimoni

eco-matrimonio

Sempre più coppie eco-consapevoli decidono di tingere il giorno più importante della loro vita non di fiori d’arancio, ma di verde. Se anche voi volete seguire il loro esempio, il sito “Something Green” vi può aiutare a rendere la vostra cerimonia originalmente ecologica.

Siamo costantemente alla ricerca di approcci innovativi che non sono tipicamente offerti nel mercato del lusso. Abbiamo notato una tendenza tra i pianificatori di meeting, che iniziano a prenotare sempre più “eventi verdi”, a base di alimenti biologici, servizi locali, prodotti di carta come i menu e altri fogli stampati su carta riciclata. Così abbiamo pensato che anche il servizio nozze potrebbe essere un elemento interessante per diventare più eco-friendly

ha spiegato Heidi Nowak, Direttore Vendite e Marketing dell’albergo Ritz-Charlton che ospita queste cerimonie. Ma cosa significa fare una cerimonia verde? Di opzioni ce ne sono tante. Pensate solamente a tovaglie e tovaglioli da tavola ottenuti da materiali riciclati, bottiglia di plastica riciclabile, centritavola compostabili e tanti contenitori per il riciclaggio di rifiuti. Inoltre i tanti fiori che circolano quel giorno potranno essere ripiantati, compostati o donati ad un ospedale locale o ad organizzazioni no-profit. Inoltre tutte le piante vengono acquistate a pochi chilometri dalla struttura stessa, evitando così l’inquinamento dovuto all’importazione.