Rifiuti, lo scandalo della differenziata finta di Barano d’Ischia

di Redazione Commenta


Parliamo spesso di Comuni ricicloni, ma purtroppo a volte anche quelli che si definiscono tali non lo sono affatto. Secondo l’ultimo regolamento stilato da Legambiente, un Comune, per essere definito “riciclone”, deve raggiungere almeno il 60% della raccolta differenziata. Ed è quanto dichiarato da Barano d’Ischia, un paese di 10 mila abitanti in provincia di Napoli, che dal 2008 ha avviato una campagna sui rifiuti molto massiccia. Peccato però che l’amministrazione comunale non abbia risposto come hanno fatto i cittadini.

Secondo queste immagini, girate da un volontario del Movimento 5 Stelle, pare che i residenti del Comune si siano dati da fare separando plastica, carta, vetro e rifiuti speciali. Purtroppo però il camion che raccoglie quest’immondizia è sempre lo stesso, con il risultato che questi rifiuti differenziati tornano a mescolarsi gli uni con gli altri, con la facile conclusione che, anziché essere recuperati o smaltiti in modo corretto, finiscono in discarica insieme a tutti gli altri.

Queste immagini agghiaccianti fanno vedere infatti come, all’interno dello stesso automezzo, siano presenti farmaci, pile esauste, buste di plastica, confezioni di cartone e tanti altri rifiuti che tutti insieme non dovevano essere. E non si tratta, come è facile pensare, della ripresa di un normale bidone dell’indifferenziata perché il numero delle batterie e quello dei farmaci è troppo elevato per essere stati gettati casualmente nel normale cassonetto. E’ chiaro che, data la quantità, il camion ha svuotato nella sua pancia dei contenitori per la differenziata.

E allora a cosa servono tutti gli appelli fatti dalle associazioni ambientaliste, quelle dei cittadini e da siti come il nostro, se poi i Comuni, nonostante le belle campagne avviate, poi fanno tutto il contrario di ciò che dicono? Ovviamente questo non significa che tutti i Comuni si comportino in questo modo, ma sappiamo benissimo che Barano d’Ischia non è un caso isolato. Ironia della sorte, nell’ordinanza del sindaco c’è scritto che chi non fa la differenziata rischia una multa fino a mille euro. Quanto dovrebbe pagare il Comune per lo smaltimento dei rifiuti fatto in questo modo?

Questo spazio è aperto a tutti ed invitiamo i rappresentanti comunali a replicare per giustificare le proprie azioni.

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