Expo2015, disturbi alimentari e tecnologia: quale correlazione?

di Redazione Commenta

Ad Expo2015 va in scena un convegno tutto dedicato alla correlazione tra tecnologia e disturbi alimentari, anoressia e bulimia soprattutto. Due variabili apparentemente slegate tra di loro ma che, secondo gli esperti, hanno invece più di un punto in comune. In particolare l’uso scriteriato della tecnologia, rappresentata da smartphone e tablet, in momenti della giornata particolari, porterebbe a un peggioramento del rapporto con il cibo.

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A tavola ci si dovrebbe concentrare solo sulle interazioni sociali e su quello che si mangia. Si dovrebbe cioè scoprire e valorizzare l’importanza del cibo in tutti i suoi aspetti; succede però che sempre più spesso soprattutto gli adolescenti si presentino a tavola con lo smartphone, dedicando al cellulare buona parte del pasto. Senza contare che, soprattutto tra i giovani, si dà sempre meno importanza al cibo e alla ricerca di colture alternative che possano fornire prodotti genuini e di qualità, privi di conservanti e di sostanze chimiche che di certo non fanno bene all’organismo. Anche questo è stato tema molto dibattuto a Expo2015.

Le conseguenze di una non consapevolezza del cibo sarebbero pessime, secondo gli esperti che hanno partecipato al convegno di Expo2015. Si mangerebbe distrattamente, non avendo coscienza di quello che si mangia, e si andrebbe incontro ai più pericolosi disturbi alimentari, come appunto anoressia e bulimia. Insomma un meccanismo pericoloso che occorrerebbe stoppare subito per non incappare in brutte sorprese.

EXPO 2015 SI INTERROGA SUGLI OGM

Guido Orsi dell’ordine degli psicologi del Lazio, intervenuto nel workshop sopra indicato, ha affermato in proposito:

Portando lo smartphone a tavola incorriamo in tre tipi di rischi: uno nutritivo, ovvero mangiamo in modo inconsapevole, favorendo l’obesità o altri problemi come una cattiva digestione o gonfiore; uno sociale, per cui ci isoliamo laddove invece il pasto dovrebbe essere un momento di dialogo, di relazione e condivisione; uno comportamentale perche’ aumentiamo le possibilita’ di una dipendenza da internet

Foto | Thinkstock

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