Gli effetti dell’inquinamento da azoto sulle foreste tropicali

di Redazione 5

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Secondo un recente studio degli ecologisti dell’Università della California Irvine, pubblicato su Science Daily, l’eccesso di azoto nelle foreste tropicali stimola la crescita delle piante del 20%, dimostrando non valida la precedente convinzione che tali foreste non fossero molto interessate dall’inquinamento da azoto.
La più rapida crescita delle piante dimostra come ai Tropici vi sia una maggior quantità di biossido di carbonio di quanto non si era sinora creduto. E l’inquinamento da azoto è destinato ad aumentare considerevolmente nel corso di questo secolo, con gravi conseguenze per il geoclima. L’incremento dell’inquinamento interesserà anche regioni tropicali in via di sviluppo come l’India, il Sud America, l’Africa e il Sud-Est Asiatico. Concimi azotati, applicati a terreni agricoli per migliorare la resa delle colture, evaporano infatti nell’atmosfera, tramite le acque che irrigano le coltivazioni intensive. Per non parlare delle immissioni nell’aria dei gas industriali.

Ci auguriamo che i nostri risultati contribuiscano al miglioramento delle pessime condizioni in cui versa il nostro pianeta”, ha dichiarato David LeBauer, uno dei ricercatori UCI e autore principale dello studio. Utilizzando dati provenienti da più di 100 studi pubblicati in precedenza, LeBauer e Kathleen Treseder, professore associato di ecologia e biologia evolutiva a UCI, hanno analizzato l’effetto dell’azoto sui tassi di crescita dei più diversi ecosistemi: dalle foreste tropicali alle praterie della tundra.
I ricercatori hanno riscontrato in tutti, tranne che nei deserti ovviamente, un aumento della crescita delle piante dovuta ad azoto.


Sorprendentemente, le foreste tropicali, che presentano stagioni secche, o che si trovano nelle regioni montane, o ancora quelle presenti in zone agricole, in cui si tagliano e bruciano gli alberi come metodo di riciclo del terreno, rispondono anch’esse alla presenza di azoto.
Anche se queste non sono le foreste tropicali che in genere vengono in mente, rappresentano oltre la metà delle foreste tropicali del mondo.

Gli scienziati credevano che l’elevato aumento di azoto avrebbe avuto scarso effetto nelle zone tropicali, perché queste piante hanno già un’alta percentuale di azoto e sono vincolate da una bassa quantità di fosforo.
Se una sostanza nutritiva è presente in scarse quantità -in questo caso il fosforo – la crescita delle piante sarà limitata, anche se altri elementi nutritivi come l’azoto sono abbondanti.
È difficile prevedere gli effetti a lungo termine dell’azoto sul cambiamento climatico globale. Queste aree potrebbero essere sostituite da praterie o deserti. Nè è noto come l’azoto interagirà con il carbonio, una volta che le piante moriranno ed inizieranno a decomporsi.
Ciò che è chiaro è che questo studio rappresenta un passo in avanti verso la comprensione degli effetti dell’inquinamento da azoto sul clima.

Commenti (5)

  1. mi aiutate a cercare le le piante più grandi delle foreste trpicali?? grazie infinite!!!!!!!!!!!!!!!!! sara

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