Greenpeace, “salvate le foreste del Congo”

Greenpeace lancia un nuovo allarme per la protezione delle foreste del Congo. Non è poco il quantitativo gestito e modificato dalle aziende che di questo si occupano, e il problema sembra non trovare soluzione, come segnalato più volte dall’associazione. Il governo del Congo confermerà 65 concessioni, (e i 10 milioni di ettari di foresta cui fanno riferimento non sono pochi). Una cifra, quella prevista, che va ben oltre, dunque, i 4,4 milioni di ettari cui si sarebbero dovute limitare le concessioni secondo le promesse fatte fino ad ora dalle autorità.

Industria vs Ambiente. Il punto è proprio questo: il mercato che spinge e schiaccia, e la tutela di persone e luoghi. Realtà verso utopia, praticamente. Molte imprese forestali, infatti, dato il rischio di cancellazione dei contratti, hanno presentato una serie di ricorsi. Le aziende non ci stanno, ma, per una volta, le cifre “legali” si sono rivelate dalla parte dell’ambiente: solo 19 ricorsi su 87 sono stati accolti.

Lanciato Ibuki, il primo satellite ecologico

Nella gara alla conquista dello spazio, le superpotenze mondiali si sono dimenticate di un aspetto molto importante: le rilevazioni dell’inquinamento dal di fuori della sfera terrestre. Si sono fatti esperimenti veramente su ogni cosa, dalla sopravvivenza degli animali in assenza di gravità al funzionamento delle penne a sfera, ma mai a nessuno è venuto in mente che qui sulla Terra c’è qualcosa che va rilevato molto più urgentemente: i gas serra.

Per questo ieri il Giappone ha lanciato in orbita il primo satellite in grado di rilevare, da un’altezza di 666 chilometri, 56 mila punti sul globo terracqueo e le loro emissioni. Il satellite si chiama “Ibuki“, che in italiano significherebbe “Respiro”, un nome che già fa capire quale sarà la sua impresa.

Bruxelles e gli Ogm, Unione favorevole al mais biotech

Stavros Dimas, commissario europeo all’ambiente, ultimo caposaldo sul fronte del “no” agli Ogm, ha gettato la spugna di fronte alle ripetute insistenze dell’Unione riguardo alle colture geneticamente modificate. La Commissione accelera sullo sblocco delle semine alterate in laboratorio e si dichiara propensa ad autorizzare la coltivazione in Europa di due mais biotech: il Bt11 della multinazionale Syngenta e il Bt1507 della Pioneer.

Tra circa sei settimane quella che è una semplice proposta potrebbe tramutarsi in liberalizzazione delle colture Ogm, approdando sul tavolo dei Ventisette a chiedere conferma della possibile attuazione. Inutile dire che la decisione ha suscitato non poche polemiche. Legambiente chiede all’Europa di ripensarci e di valutare attentamente le possibili conseguenze ambientali, economiche e sociali di una scelta di questo tipo. Ma il fronte del sì Ogm sul continente è più saldo di quanto si creda.

Miyi Tower, il progetto cinese per ripulire le acque contaminate

Ci troviamo nella regione cinese del Sichuan, una delle più popolose, e di conseguenza inquinate di tutta la Cina. Qui a rischio esondazione c’è il fiume Anning il quale viene ingrossato, oltre che dalla naturale piena, anche dagli scarichi industriali che ne aumentano il volume e la pericolosità.

Per questo i cinesi, nonostante siano consapevoli delle conseguenze, non pensano a diminuire gli scarichi rivedendo i loro progetti industriali, ma preferiscono farlo con una struttura innovativa, quasi fantascientifica. Si chiama torre Miyi e sarà un ponte sul fiume in grado di filtrare e pulire il l’Anning.

Basilicata, la spiaggia non c’è più

[Photo| Flickr] Spiaggia scomparsa. Ci siamo giocati una spiaggia in Basilicata – quella che va da Scanzano a Metaponto – e nessuno lo sa o lo dice. Una spiaggia, sì.

E’ giusto risarcire l’ecomostro?

Abbiamo gioito tutti, tranne forse quelli che lo avevano costruito e quelli che volevano abitarci, quando abbiamo visto le immagini dell’abbattimento dell’ecomostro di Punta Perotti, un complesso residenziale composto da tre saracinesche di tredici piani ciascuna costruito sul lungo mare sud di Bari, che soffocava la vista e l’orizzonte. Fu una vittoria giudiziaria, quella ottenuta dal capoluogo di regione pugliese, a lungo agognata e inseguita a suon di processi e battaglie legali.

A distanza di quasi tre anni dall’abbattimento, avvenuto il 2 aprile 2006, alle società Sud Fondi, Iema e Mabar, la corte di Strasburgo, cui si erano rivolte nel 2001, ha riconosciuto il pagamento di un indennizzo pari a 40 mila euro ciascuna, 30 mila euro per le spese processuali sostenute e 10 mila euro per i danni morali.

Messner torna alle battaglie ambientaliste. Contro una cava

Reinhold Messner torna in campo.

Si deve impedire questo scempio. Ne va del paesaggio di una delle zone più belle dell’Alto Adige, la valle che collega Bolzano e Merano. Per una questione di business si rischia di compromettere non solo la vista ma anche l’ambiente della regione, a partire dal suo microclima perché sparirà un bosco sottoposto a tutela

La nuova battaglia ambientalista di Messner, scalatore ed ex deputato verde (dal 1999 al 2004 parlamentare europeo per i verdi. Qui è in prima fila per sostenere i Grüne tedeschi nella battaglia elettorale contro la Merkel), si chiama Appiano. Appuntamento sabato alle 14 per un corteo (attese 5mila persone) alle porte di Bolzano.

Perché? Perché due colline, le Pillhof (situate all’inizio della «Strada del vino», un percorso turistico tra i vigneti dove si producono il Kalterersee e il Gewurtztraminer, i vini più rinomati della zona), verranno trasformate in una cava di ghiaia da 800 mila metri cubi. Per un fatturato di almeno 18 milioni di euro che andranno in tasca dell’imprenditore Joseph Mederle: un uomo che, piano piano e pazientemente, si è comprato le colline del paese.

World Future Energy Summit: la speranza per un nuovo mondo ecologico

Ad Abu Dhabi, la città più ricca del pianeta, la vita è da sogno. La media di reddito procapite ammonta all’incirca intorno ai 17 milioni di dollari. Questo è dovuto dal fatto che i ricchi cittadini arabi sono seduti su un’immensa fortuna nera chiamata petrolio (circa un decimo di quello presente su tutta la Terra). Ma nonostante ciò, anche questi magnati del petrolio sono interessati alle energie rinnovabili. Può sembrare un controsenso, ma è così.

La sfida dei prossimi anni, accettata da tutti questi miliardari, è di investire enormi quantità di denaro nel nuovo settore dell’economia basato sull’energia pulita. Gli stessi leader si rendono conto infatti che, anche se di petrolio ce n’è ancora a sufficienza, esso non ci sarà per sempre. Per questo motivo meglio premunirsi e farsi trovare pronti all’eventualità che i rubinetti rimangano improvvisamente a secco.

Al Gore, “scomoda verità” alla Scala: Friedkin abbandona

Una scomoda verità (An Inconvenient Truth) è un film-documentario diretto da Davis Guggenheim, sull problema mondiale del riscaldamento globale. Il suo protagonista è l’ex vicepresidente degli Stati Uniti d’America – e papà di Current – Al Gore. Si tratta di una presentazione multimediale che Al Gore ha creato e implementato durante i tanti anni in cui è diventato l’uomo-simbolo dell’informazione sui cambiamenti climatici.

Un documentario di effetto: il pianeta distrutto per l’effetto serra, interi campi bruciati e arsi dalla sete. E la Natura, ferita, che risponde con violenza all’Uomo che tanto male le ha fatto. Il documentario ha visto al Sundance e un Oscar: e ora ha ispirato un’opera in musica. Dovremo aspettare un po’: il debutto è previsto l’11 maggio 2011 alla Scala, nel 150˚anniversario dell’Unità d’Italia.

Lieto fine? Buone notizie per le tematiche ecologiste, che sbarcano così nel tempio della lirica milanese e mondiale? Non esattamente. Il 2011 è lontano, ma le polemiche sono già cominciate.

E la Siemens lancia gli incentivi per i manager in metrò…

Aziende ecosensibili, questo l’augurio del nuovo anno. Dopo la crisi economica che sembrava avesse bloccato ogni speranza di svolte ecologiche a livello industriale, molti cervelli si sono messi in moto per trovare soluzioni compatibili sia a risollevare i bilanci aziendali che a diminuire le emissioni di CO2. Stavolta è il portafoglio dei già ben retribuiti manager ad allargarsi se sceglieranno di rispettare l’ambiente, optando per i mezzi pubblici.

Niente poco di meno che il colosso tecnologico Siemens ha annunciato, infatti, un aumento in busta paga per i suoi dipendenti che abbandoneranno i mezzi altamente inquinanti, come Suv ed auto di grossa cilindrata, e si recheranno sul posto di lavoro utilizzando i servizi pubblici di cui usufruiscono già i comuni mortali, come metropolitana, treno, autobus.

Italia “pirata” come Cina e Panama

Un’altra umiliazione al nostro Paese, e a tutti i suoi abitanti, ce la regalano i nostri pescatori. Non tutti ovviamente. Non bastava il poco impegno verso le energie rinnovabili, verso la riduzione dell’inquinamento o l’arretratezza nel riciclo. A consegnare l’ennesima maglia nera all’Italia ci si mette anche la pesca, quella che passa per legale e viene addirittura finanziata dallo Stato, ma che è di legale alla fine ha ben poco.

Ad aggravare la situazione ci si mette la NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), che oltre alla Francia, unico Paese “civile” nella lista, affianca all’Italia anche Libia, Cina, Panama e Tunisia, mettendole tutte sullo stesso piano, a causa della “pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata”. Una comunicazione che in molti si aspettavano ma che purtroppo fa male all’immagine del nostro Paese.

2008: l’ottavo anno più caldo della storia

L’idea che il riscaldamento globale sia una bufala purtroppo sta diventando sempre più insignificante. La raccolta di dati sulla temperatura del globo, iniziata quasi 130 anni fa, ci racconta di una Terra a cui qualcuno ha appena aumentato il termostato, facendo risultare questo immenso forno sempre più bollente.

Il 2008 è stato, secondo le ricerche della NOA (National Climatic Data Center di Asheville), l’ottavo anno più caldo della storia. Non c’è da stare allegri. Infatti non possiamo essere contenti del fatto che l’aumento delle temperature non sia il più alto in assoluto, perché rispetto all’anno precedente la temperatura è ben più alta. Infatti l’incremento o il decremento delle temperature può essere dovuto a diversi fattori, e lo sbalzo di qualche centesimo di grado corrisponde a qualche corrente terrestre più o meno forte. Lì dove interviene l’uomo però è evidente: gli ultimi 10 anni della storia del pianeta sono stati i più caldi in assoluto. E qui non c’è corrente che tenga.

Plastiki, una zattera di plastica in viaggio per l’Oceano

Una zattera di 20 metri fatta di bottiglie di plastica. Di fronte: l’Oceano Pacifico.

David Mayer de Rothschild (nella foto), ha 30 anni, è milionario e anche avventuriero. Il rampollo british dio una famiglia di banchieri da sempre ha avuto quest’idea: attraversare l’Oceano su una zattera fatta di bottiglie di plastica di acqua minerale. Ovviamente vuote. E se la zattera di tronchi con cui il norvegese Thor Heyerdahl attraversò l’Oceano Pacifico nel 1947 si chiamava Kontiki, la zattera di David porterà il nome di Plastiki.

Riscaldamento globale accelera la diffusione di epidemie e virus in Europa

Tra i vari aspetti negativi del riscaldamento globale, ultimo ma non da meno, è quello relativo alla diffusione più veloce delle epidemie e dei virus, riscontrata di recente nel territorio europeo. In particolare, pare che sia la propagazione della malattia virale nefropatia epidemica (NE) ad essere favorita dalle temperature in costante aumento e dagli inverni più miti. Recenti ricerche hanno infatti studiato il legame tra il picco della patologia e gli effetti del surriscaldamento terrestre.

Il dottor Jan Clemente del Department of Microbiology & Immunology del Belgium’s Rega Institute (University of Leuven) ha lavorato con un team di medici e ricercatori per studiare i focolai di nefropatia epidemica in Belgio. Il Dott. Clement ha fondato nel 1985 il Belgian Hantavirus Reference Centre, ed ha rilevato che dei 2200 casi registrati da allora, 828 (il 37,6% del totale) si è verificato solo in questi ultimi tre anni, tra il 2005 e il 2007. L’epidemia si è inoltre estesa anche ai Paesi vicini: Francia, Germania, Paesi Bassi e Lussemburgo.