Fiumi a rischio inquinamento e sfruttamento intensivo

I fiumi sono a rischio e soffrono, è questo l’allarme lanciato da un gruppo di ricercatori del City College di New York. La salute dei fiumi è minacciata dall’inquinamento e dal fatto che sono sfruttati intensamente. L’80% della popolazione mondiale vive presso corsi d’acqua di piccola o grande ampiezza e li ha trasformati in base alle sue esigenze: dighe, pompe per l’agricoltura, inquinamento delle acque e inserimento di specie invasive per ripopolare la fauna acquatica.

L’acqua dei fiumi è la nostra risorsa più preziosa, indispensabile per la vita di esseri umani, di animali e di piante, dell’intero ecosistema terrestre, ricordano gli studiosi americani, ma il loro stato di salute è minacciato dall’uomo, dai circa 5 miliardi di persone che sfruttano le loro acque, mettendo a rischio il 65% degli habitat fluviali del mondo e la sopravvivenza di migliaia di specie animali ed acquatiche.

Una pianta su 5 è a rischio estinzione

Nell’anno della biodiversità, l’analisi globale del rischio di estinzione per le piante del mondo, condotta dal Royal Botanic Gardens, Kew, il Natural History Museum di Londra e l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), ha rivelato che le piante del mondo sono in via di estinzione come i mammiferi, e forse anche peggio.

Pare infatti che una pianta su cinque rischi di scomparire per sempre. Lo studio è un punto di riferimento importante per la conservazione delle piante ed è la prima volta che la minaccia concreta viene stimata sulle 380 mila specie di piante note. I risultati saranno presentati ai governi che si riuniranno a Nagoya, in Giappone, a metà ottobre per stabilire nuovi obiettivi nel vertice delle Nazioni Unite sulla biodiversità.

Turismo sostenibile, sempre più in crescita in Europa

Ogni anno circa 60 milioni di visitatori raggiungono i luoghi protetti dell’Europa, per osservare una natura incontaminata e selvaggia ancora lontana dall’inquinamento e dalla frenesia della vita moderna.
E’ quanto verrà ribadito nella conferenza promossa da Europarc, la federazione che rappresenta 441 membri in tutta Europa, comprese le aree protette, i dipartimenti governativi e le organizzazioni non governative (ONG), le imprese di 36 Stati che gestiscono il patrimonio naturale e boschivo, e ne tutelano la flora e la fauna.

Dopo le manifestazioni dei mesi scorsi, i Parchi naturali sono di nuovo alla ribalta grazie al convegno annuale della federazione dei Parchi d’Europa, atteso nelle giornate che vanno dal 29 settembre al 3 ottobre 2010, quando un centinaio di operatori del turismo sostenibile si incontreranno a Pescasseroli, nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. L’evento assume un significato ancora più importante nell’anno della biodiversità. Come ricorda Carol Ritchie, direttore di Europarc

Le aree protette sono serbatoi di biodiversità, fonti d’acqua, luoghi di ricreazione, salute e benessere e ricarica spirituale.

Biodiversità

Biodiversità

Con il termine biodiversità si indica la varietà di tutti gli organismi viventi: piante, animali e microrganismi, l’informazione genetica che contengono e gli ecosistemi che formano e di cui fanno parte. La biodiversità è in genere esplorata a tre livelli: la diversità genetica, la diversità delle specie e la diversità degli ecosistemi. Questi tre livelli creano nel loro insieme la complessità della vita sulla Terra.

Diversità genetica.
La diversità genetica è la varietà di geni all’interno di una specie. Ogni specie è costituita da individui che hanno la loro particolare composizione genetica. Ciò significa che una specie può avere varie popolazioni, ognuna con diverse composizioni genetiche. Per conservare la diversità genetica, bisogna preservare le diverse popolazioni di una specie.
I geni sono le unità di base di tutta la vita sulla Terra. Essi sono responsabili sia delle somiglianze che delle differenze tra gli organismi.
Non tutti i gruppi di animali hanno lo stesso grado di diversità genetica. I canguri, ad esempio, provengono da recenti linee evolutive e sono geneticamente molto simili. I marsupiali carnivori provengono da linee più antiche e sono geneticamente molto più eterogenei.

Mare, l’Ue stabilisce i criteri per il “buono stato ecologico”

Durante la scorsa primavera c’è stata una sorta di “battaglia” tra le spiagge che si vantavano di aver ricevuto le bandiere blu, vele blu e tantissimi altri riconoscimenti, ed altre organizzazioni che affermavano che nessuno di questi era completamente affidabile. Nel tentativo di fare un po’ di chiarezza e stabilire dei criteri uguali per tutti, la Commissione dell’Unione Europea che si occupa di valutare lo stato delle spiagge del Continente ha deciso una serie di criteri denominati “per il buono stato ecologico”.

Si tratta di criteri a cui, nell’arco di 10 anni, i gestori delle spiagge si devono adeguare per poter ottenere l’approvazione dal 2020, facendo diventare quel tratto di mare ufficialmente ecologico. I criteri ricordano molto quelli di altre valutazioni, come quelle fatte da Legambiente e da altre organizzazioni, e li troverete dopo il salto.

Rischio estinzione specie acquatiche Africa, l’allarme dell’IUCN

La perdita della biodiversità è uno dei problemi più impellenti che i Governi di tutto il mondo devono affrontare in questo periodo, forse anche più rispetto all’inquinamento. Fare a meno della biodiversità significa infatti perdere risorse basilari per il sostentamento umano, significa perdite economiche, e soprattutto messa in pericolo di intere aree geografiche.

La situazione poi diventa ancor più preoccupante quando si tratta dell’Africa, come sottolinea l’ultima ricerca pubblicata dall’IUCN (Unione mondiale per la conservazione della natura), la quale ha stabilito che oltre una specie su cinque (circa il 21%) che abita le zone umide del Continente nero è a forte rischio di estinzione.

Biodiversità, l’ONU boccia il mondo

Per l’ONU tutti i Paesi del mondo stanno fallendo nella tutela della biodiversità. A farsi portavoce dell’amara conclusione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, è stato Ahmed Djoghlaf, segretario esecutivo della Convenzione Onu sulla Biodiversità, intervenuto nei giorni scorsi ad una conferenza svoltasi ai Kew Gardens di Londra.

E in effetti le cifre parlano chiaro: stando ai dati diffusi dagli scienziati, ogni giorno perdiamo tra le 150 e le 200 specie di piante o animali, con un’estinzione stimata di 1.000 volte superiore a quella naturale. Sotto accusa lo scarso impegno dei governi nella battaglia per la conservazione del patrimonio mondiale di flora e fauna. L’Italia, ad esempio, è in attesa di una legge quadro sulla biodiversità da ben 16 anni.

Oceani, realizzata la prima mappa della biodiversità marina

La rivista internazionale Nature ha pubblicato la prima mappa della biodiversità marina del CoML, il progetto Census of Marine Life, che impegna oltre 300 ricercatori provenienti da 80 nazioni. Il primo rapporto sullo studio delle forme di vita negli oceani, che va avanti da dieci anni, è atteso, molto atteso, per il prossimo ottobre a Londra.

I risultati del progetto CoML hanno finora portato al censimento di oltre 17.000 specie marine e alla scoperta di nuovi organismi, individuati negli hotpots, ossia i punti ricchi di biodiversità.

Parchi nazionali, a Roma manifestazione contro i tagli previsti nella manovra economica

Chiusi per tagli. Questa potrebbe essere la scritta da far campeggiare sui cartelli di accesso ai parchi nazionali. A denunciarlo numerose associazioni ambientaliste italiane che hanno protestato oggi a Roma con una manifestazione volta ad ottenere risposte sul futuro del patrimonio naturalistico italiano. Futuro che appare nero, perchè la manovra economica del governo ridurrebbe del 50% le risorse destinate ai parchi, con 25 milioni di euro sottratti al budget del 2011. I tagli hanno già ricevuto la delibera del Senato e sono ora in discussione alla Camera.

Per Lipu-Birdlife è in gioco la difesa di flora e fauna italiane e che bel regalo, proprio nell’anno internazionale consacrato alla tutela della biodiversità:

Sarebbe un grave colpo al patrimonio di biodiversità e al turismo naturalistico, per non parlare dell’abbassamento delle difese immunitarie detenute dai Parchi italiani contro la distruzione di natura, con il rischio di esporre i preziosi territori protetti al cemento, alla speculazione e allo sfruttamento insostenibile delle risorse.

Biodiversità e studenti, come partecipare al concorso fotografico “Mappa la Natura”

Fotografie degli animali

Il Corpo Forestale dello Stato ha indetto un concorso fotografico aperto a tutti gli studenti, in occasione dell’anno Internazionale della Biodiversità. I ragazzi dovranno trasformarsi in sentinelle della Natura e fotografare gli animali più curiosi, belli e simpatici avvistati o quelli su cui vogliono ricevere informazioni.

Tutte le fotografie saranno inserite nel portale web mappa la natura e andranno a completare una carta geografica d’Italia, divisa per regioni e habitat d’interesse. I piccoli fotografi degli scatti più originali, valutati da una giuria esperta, saranno invitati alla festa nazionale del Corpo Forestale dello Stato che si svolgerà a Roma in ottobre, e parteciperanno alla realizzazione di una storia sulla biodiversità che uscirà su Topolino.

Turismo sostenibile, otto spiagge tra le più eco-friendly al mondo (fotogallery)

Sancho Bay, Fernando de Noronha, BrazilLa classifica è stata stilata da Mothernaturenetwork, se di classifica si tratta. In verità, queste sono solo alcune delle spiagge più eco-friendly, i paradisi made in Italy (qualche superstite, anzi più di uno, ce l’abbiamo anche noi) non vi figurano e da sostenitori del turismo in terra nostra quali siamo, crediamo che i parametri utilizzati per selezionare questi scorci di mare incantevoli ed illibati sarebbero soddisfatti da più di una delle nostre spiagge, a guardare bene. E dico a guardare bene perché tra le otto spiagge scelte dal popolare sito ecologista figurano, non a sorpresa, luoghi pressoché inaccessibili al turismo di massa, aree protette e dunque meno intaccate da inquinamento, rifiuti e da quello che io chiamo appiattimento da villaggio turistico globale.

Ad ogni modo, si tratta di otto spiagge che definire spettacolari è riduttivo, di una bellezza incontaminata che, solo ad ammirarla in foto, è da mozzare il fiato. Ma vediamole.

Wwf e TAR Abruzzo salvano il Monte Greco

Monte GrecoUn’altra vittoria quella che il Wwf ha annunciato in questi giorni: grazie alla sentenza del TAR Abruzzo il Monte Greco, un’area ai confini del Parco Nazionale d’Abruzzo, un’area vasta quanto ricca dal punto di vista della biodiversità, non sarà più soggetta a ruspe e cemento.
Le piste da sci e gli impianti scioviari previsti per il Monte Greco non saranno più costruiti. Il Wwf festeggia la sua terza vittoria legale in difesa dell’Ambiente e della Biodiversità, pubblicando una galleria fotografica di scatti meravigliosi e suggestivi, a testimoniare la bellezza dei luoghi, ora protetti, abitati dall’orso bruno, simbolo dell’Abruzzo e del vicino Parco Nazionale, cervi, fringuelli alpini e coturnici.
Il consigliere nazionale del World Wide Fund for Nature, Dante Caserta, ha dichiarato:

In questi anni il WWF ha condotto una battaglia a tutti i livelli per garantire che Monte Greco non fosse sfregiato da piloni, sbancamenti e cemento per la realizzazione di due mega cabinovie, impianti di risalita e piste da sci.

Giornata mondiale dell’ambiente, Google si tinge di verde e Genova si candida a smart city

Giornata mondiale dell'ambienteMolte specie, un solo pianeta, un unico futuro. Questo lo slogan scelto dall’Onu in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, il World Environment day.
Oggi 5 giugno tutto il mondo si ferma a riflettere sulle tematiche ambientali, in primis la tutela della biodiversità, messa a dura prova dai cambiamenti climatici e dai disastri ambientali provocati dall’uomo, ultimo la marea nera che sta travolgendo le coste del Centro America.
Il 2010 è stato scelto come anno della biodiversità, non a caso, a sottolinearne il valore vitale, mai come oggi a rischio.

Anche Google si colora di verde per festeggiare un evento internazionale come il World Environment day, che si ripete ormai da 38 anni, dal lontano 1973, quando per la prima volta le Nazioni Unite promossero la giornata internazionale dedicata all’ambiente, ideata l’anno precedente. Quest’anno il Paese ospitante è il Ruanda, scelto per la sua straordinaria capacità di risollevarsi dalla crisi scommettendo sulla green economy. Già da due giorni si protraggono i festeggiamenti a Kigali, con il battesimo dei gorilla nati durante l’anno, cerimonia denominata Kwita Izina.