Wwf e TAR Abruzzo salvano il Monte Greco

di Redazione Commenta

Monte GrecoUn’altra vittoria quella che il Wwf ha annunciato in questi giorni: grazie alla sentenza del TAR Abruzzo il Monte Greco, un’area ai confini del Parco Nazionale d’Abruzzo, un’area vasta quanto ricca dal punto di vista della biodiversità, non sarà più soggetta a ruspe e cemento.
Le piste da sci e gli impianti scioviari previsti per il Monte Greco non saranno più costruiti. Il Wwf festeggia la sua terza vittoria legale in difesa dell’Ambiente e della Biodiversità, pubblicando una galleria fotografica di scatti meravigliosi e suggestivi, a testimoniare la bellezza dei luoghi, ora protetti, abitati dall’orso bruno, simbolo dell’Abruzzo e del vicino Parco Nazionale, cervi, fringuelli alpini e coturnici.
Il consigliere nazionale del World Wide Fund for Nature, Dante Caserta, ha dichiarato:

In questi anni il WWF ha condotto una battaglia a tutti i livelli per garantire che Monte Greco non fosse sfregiato da piloni, sbancamenti e cemento per la realizzazione di due mega cabinovie, impianti di risalita e piste da sci.

Un progetto che peraltro avrebbe gravato sulle casse dello Stato perché inserito nel DOCUP (Documento Unico di Programmazione) della Regione Abruzzo

avrebbe beneficiato, facendolo passare come intervento per il trasporto pubblico locale, di decine di milioni di euro di fondi pubblici per distruggere un patrimonio ambientale di valore europeo. Ora il TAR ha bocciato un nuovo ricorso presentato dal consorzio proponente.

Il progetto per la tutela e la salvaguardia del Monte Greco è stato attuato anche grazie all’aiuto e al sostegno di molti volontari, come spiega Augusto De Sanctis, di Wwf Abruzzo

Il WWF per protestare ed evidenziare il valore di Monte Greco, organizzò sul posto ben due campi estivi della durata di un mese con decine di volontari provenienti da tutta Italia. Furono raccolte oltre 10000 firme di cittadini indignati per questo progetto. Decine di eventi furono organizzati coinvolgendo amministratori ed appassionati.

Anche professori universitari e ricercatori a livello internazionale hanno prestato il loro aiuto realizzando dossier e osservazioni tecniche che

portarono il Comitato Valutazione di Impatto Ambientale della stessa Regione Abruzzo a bocciare il progetto. Anche il Corpo Forestale e il Parco d’Abruzzo si schierarono a difesa di questo posto meraviglioso.

La galleria fotografica di Flavia Ranalli, per Augusto De Sanctis rappresenta il modo in cui la Natura ringrazia

tutti coloro che si sono impegnati in questi anni per difendere questa montagna. Il WWF si unisce a questi ringraziamenti. Un patrimonio ambientale e paesaggistico unico ora può essere goduto nella sua struggente bellezza, intatto.

[Fonte: Wwf; Foto: Ansa]

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