Ulivi e Xylella fastidiosa, accolto ricorso al Tar, smentito contagio in Liguria

In merito al batterio degli ulivi, la Xylella fastidiosa che sta destando enorme preoccupazione nel Salento e non solo, abbiamo due importanti notizie: in primo luogo è stato accolto il ricorso dei vivaisti pugliesi da parte del Tar, decisione che dovrebbe portare il commissario Silletti a variare il piano considerando anche le recenti indicazioni dell’UE; in secondo luogo è giunta una smentita in merito al presunto contagio di un ulivo in Liguria: le analisi hanno dato esito negativo.

Scuola di Turismo Ambientale in Liguria, a novembre il primo corso

scuola turismoAl via a novembre il primo corso dell’Alta Scuola di Turismo Ambientale (ASTA) in Liguria, nelle Cinque Terre. Per il primo corso che inizierà il 16 novembre e terminerà il 23 novembre 2013 è prevista la partecipazione di 25 soggetti, con attività per metà in aula e metà sul territorio.

Liguria, stop alla stagione di caccia, gli ecologisti esultano

Il Tar ha deciso lo stop alla stagione di caccia in Liguria, annullando di fatto il prolungamento fino al 31 gennaio approvato senza grandi discussioni dal Consiglio Regionale. Gli ecologisti esultano per questa nuova vittoria legale: la caccia non è un gioco e non può essere considerato come tale.

Santuario dei Cetacei sempre più inquinato, la denuncia di Greenpeace

Torniamo a parlare di cetacei dopo aver riportato alcuni dati incoraggianti sulla presenza di specie anche rare nei nostri mari, come i delfini zifi di Civitavecchia, avvistati nell’ambito di una campagna di monitoraggio estivo che ha visto protagonisti i ricercatori dell’Accademia del Leviatano. Stavolta, però, non vi diamo buone notizie sul fronte della tutela di questi animali nelle nostre acque territoriali. Il Santuario dei Cetacei infatti è sempre più inquinato, con gravi rischi per la biodiversità marina e per la salute pubblica. A rivelarlo sono i dati sui livelli di contaminanti registrati nelle acque delle coste liguri e anche di quelle toscane contenuti nell’ultimo rapporto stilato da Greenpeace dal titolo che è di per sé indicativo, Veleni a galla. Fonti inquinanti nel Santuario dei Cetacei, presentato oggi dall’associazione ambientalista.

Risparmio energetico imprese: contributi a fondo perduto in Liguria


Si aprono il 15 settembre del 2011, nella Regione Liguria, i termini di presentazione delle domande di accesso a contributi a fondo perduto per la riduzione dei consumi energetici. Trattasi, nello specifico, di finanziamenti regionali, per un ammontare complessivo pari ad 800 mila euro, che nei giorni scorsi sono stati stanziati ed approvati dalla Giunta della Liguria su proposta di Renzo Guccinelli, l’Assessore regionale allo sviluppo economico. La quota di contributo a fondo perduto erogabile parte dal 30% dell’investimento effettuato per le grandi imprese, ed arriva fino a ben il 60% per le micro imprese.

Ambiente e territorio, foreste sostenibili con Robinwood

Foreste sostenibili e interventi di economia rurale legati ai boschi sono stati approvati in Liguria con il progetto europeo Robinwood. La regione ha stanziato 300 milioni di euro che verranno distribuiti tra diversi Enti locali, tra cui il Parco di Portofino e il Parco dell’Aveto, per il piano di gestione sostenibile delle foreste. Come ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente, Renata Briano

L’obiettivo principale della Regione Liguria attraverso Robinwood è stimolare i proprietari forestali, gli operatori economici e le comunità a decidere insieme come gestire i boschi e condividere le opportunità che possono offrire.

Investimenti e incentivi rinnovabili: ripartono in Liguria

Dopo la bocciatura del ritorno al nucleare in Italia, con il referendum, adesso a livello nazionale si è in attesa del nuovo piano energetico nazionale che il Governo, in particolare, ha annunciato per il prossimo autunno. Nel frattempo alcune Regioni hanno deciso di bruciare le tappe ripartendo con le rinnovabili, dall’eolico al fotovoltaico e passando per le biomasse ed il solare termico. E’ il caso della Liguria, con l’Amministrazione regionale che, tra l’altro, ha messo in evidenza come le imprese della filiera non chiedano solo incentivi a sostegno degli investimenti nelle rinnovabili, ma anche forti semplificazioni e snellimento delle procedure burocratiche.

Bandiere blu, Legambiente: la mappa non è credibile

bandiere blu 2010Legambiente insorge: la mappa delle bandiere blu per il 2010 non è credibile. Le obiezioni della nota associazione ambientalista arrivano a pochi giorni dalla pubblicazione della lista delle località balneari meritevoli, tra le polemiche sollevate dalle spiagge escluse e la soddisfazione delle new entries, in particolare della Liguria, che si è vista assegnare ben 17 bandierine. Stando a Legambiente i criteri di selezione sono abbastanza arbitrari per poter ritenere la mappa poco attendibile. Lo ha spiegato a CNRmedia, Sebastiano Venneri, vice presidente nazionale di Legambiente:

”Ci sono secondo me due pietre di inciampo sulla vicenda delle Bandiere Blu: una é rappresentata dal fatto che si tratta di autocandidature: quindi non viene passato in rassegna l’intero territorio nazionale, ma solo le località che rispondono al questionario mandato dalla Fee”.

Siti di stoccaggio delle scorie radioattive: il Governo agisce nell’ombra e le regioni non ci stanno

fusto radioattivo

Lo sapete dove verranno stoccate le scorie radioattive che arriveranno una volta ultimate le centrali nucleari? Certo che no, perché nessuna fonte istituzionale annuncia quali cittadini il Governo ha scelto di far morire di cancro. Un’idea ci viene dal Quotidiano della Calabria, il quale ha reso noto che quella regione, insieme alla Liguria, potrebbe essere tra le scelte del Governo.

Solo che i governi regionali non ci stanno. L’assessore all’Ambiente della Regione Calabria, Silvio Greco, ha annunciato ieri che impugnerà davanti alla Corte Costituzionale la legge 99 del 23 luglio 2009, la quale impone i siti dove stoccare i rifiuti radioattivi. La Calabria infatti ha già tanti problemi con i rifiuti, specialmente quelli tossici, visto che nei giorni scorsi sono state rilevate più navi affondate vicino le coste del cosentino e del reggino, le famose “Navi dei Veleni” annunciate dal pentito di ‘ndrangheta Francesco Fonti. Dunque un ulteriore discarica (e chissà, forse più di una) contribuirebbe ad affondare ancora di più una popolazione che sta presentando un numero sempre maggiore di casi di cancro, apparentemente inspiegabili.