
Il colosso mondiale Monsanto ha dichiarato che nei prossimi mesi rinuncerà a quasi tutte le richieste per coltivazioni di organismi geneticamente modificati in Europa a causa della “avversione dei cittadini verso queste colture”. A dare la buona notizia è Greenpeace, da tempo impegnata a fermare le coltivazioni di OGM con la Campagna Agricoltura Sostenibile, che tuttavia evidenzia come la società statunitense cercherà di vendere anche in futuro il suo “controverso” mais MON810 in Europa…
La scorsa settimana vi riportavamo della
Lì dove è nato, l’OGM potrebbe morire. La scienza degli organismi geneticamente modificati aveva trovato soltanto negli Stati Uniti un terreno fertile dove poter progredire. L’Europa ha da tempo detto no, l’Africa non se li può permettere e forse soltanto l’Asia, ed in particolare la Cina, potrebbe rimanere l’ultimo baluardo. Ciò che conta però è che i cittadini statunitensi, che non hanno mai visto di buon occhio gli OGM, ora sono insorti.
Il discorso sugli

La decisione relativa alle linee guida per la coesistenza tra coltivazioni tradizionali, biologiche e geneticamente modificate slitta al 30 settembre. La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome alle fine ha deciso per il rinvio. Dario Stefàno, coordinatore degli assessori regionali all’agricoltura, lo ha motivato
Stavros Dimas, commissario europeo all’ambiente, ultimo caposaldo sul fronte del “no” agli