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Eolico off-shore a Pantelleria, la centrale che non s’ha da fare
Il progetto di una centrale eolica off-shore nelle acque di Pantelleria (a 35-26 miglia nautiche dalle coste siciliane) non ha ricevuto il via libera dalla Commissione tecnica per la verifica dell’impatto ambientale. La Regione Sicilia si era opposta e anche Greenpeace ne aveva osteggiato la realizzazione dichiarando che, pur essendo, come d’altra parte è noto, più che favorevole all’eolico, l’opera in questione avrebbe messo a rischio l’ecosistema dei banchi di Talbot, Avventura e Pantelleria nel Canale di Sicilia.
Il progetto bocciato prevedeva l’installazione di un parco eolico da 228 MW composto da 38 pale da 6 Mega Watt ciascuna, con un diametro del rotore pari a 126 metri.
Francia, l’impianto geotermico in Alsazia si farà
La Commissione Europea ha approvato il progetto francese per la costruzione di un impianto geotermico in Alsazia. La Francia ha già stanziato 25,3 milioni di euro per la realizzazione di
Carta da regalo natalizia, ecco dove va a finire
In questi giorni abbiamo scartato molti regali di Natale, e altri ci attendono dagli amici ritardatari…ma vi siete mai chiesti dove va a finire tutta quella bella carta da regalo colorata e spesso in plastica, ancora più brillante e anti-piega?
Una ricerca britannica ce lo spiega. La Gran Bretagna è una grande consumatrice di carta da regalo natalizia in plastica, in media ogni abitante utilizza 120 grammi di carta per impacchettare i propri regali, la maggior parte della quale non riciclabile. Difatti solo il 12% della carta da regalo di Natale viene riciclata in modo completo, per il restante 88% finisce in discarica o viene bruciata. Non basta separare la parte in plastica dalla carta perché nella maggior parte dei casi la plastica è costituita da diversi tipi di polimeri che richiedono trattamenti di smaltimento diversi e negli impianti di riciclaggio i tempi per separare i rifiuti sono molto lunghi.
Viene in nostro aiuto la ricerca portata a termine da un gruppo di ingegneri dell’Università di Warwick che è riuscito a brevettare una tecnica in grado di rompere i polimeri della plastica e riportarli allo stato di monomeri, facili da riciclare.
Circolo polare artico, cambiamenti significativi nella combustione della biomassa
Si è sempre creduto che i livelli di combustione di biomassa oggi siano più elevati che in passato. Tuttavia a rivelarne l’esatto contrario è stata una ricerca finanziata dall’Unione europea che ha preso in esame le carote di ghiaccio prelevate dal Circolo polare antartico. L’indagine ha mostrato che negli ultimi 650 anni si sono verificati significativi cambiamenti nell’area antartica che hanno interessato gli incendi sulle aree di intensa vegetazione.
La ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati sul periodico Science, è stata in parte finanziata dal programma EUROCLIMATE, Climate variability and (past, present and future) carbon cycle, che a sua volta rientra nel programma EUROCORES della Fondazione europea della scienza. I ricercatori del Centre national de la ricerche scientifique in Francia e della Stony Brook University in USA, hanno rilevato monossido di carbonio (CO) nelle bolle d’aria intrappolate nel mare di ghiaccio dell’Antartide.
Inquinamento in tempo reale, il progetto Intamap dell’Ue
L’Unione europea ha finanziato con 1,8 milioni di euro il progetto Intamap che permette di mappare, in tempo reale, l’inquinamento atmosferico, dell’acqua e del suolo delle nostre città.
L’iniziativa, che fa parte dei progetti di ricerca nel settore ambientale dell’Ue, è già attiva in Germania dove è utilizzata per monitorare le zone soggette a radiazioni nucleari di tipo gamma.
Intamap è un software che dà accesso, pubblico, a tutte le informazioni sulla salute dell’aria, dell’acqua e del suolo del pianeta. Sulle mappe dell’inquinamento si possono rintracciare, attraverso delle curve di isolivello, le aree inquinate, capire l’origine e il tipo di inquinamento e la destinazione. Il programma, open source, sarà consultabile via web attraverso l’Open Geospatial Consortium (OGC).
Corallo rosso, al via la crociera scientifica di Pisa
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Pisa oggi darà inizio alla crociera scientifica nel mar Mediterraneo per studiare e monitorare la salute delle popolazioni di corallo rosso del nostro Paese.
Il progetto, diretto dal professor Giovanni Santangelo, terminerà il giorno 13 luglio. Durante le due settimane di raccolta dati, la ricerca sarà focalizzata nel mar Tirreno centrale, in particolare nel Golfo di Salerno e nell’isola d’Ischia, e nel Tirreno settentrionale, nelle isole dell’arcipelago Toscano. La base di partenza della crociera scientifica è nell’isola d’Elba, nel comune di Marciana Marina (Livorno).
Nuovo filtro diesel ecosolidale in lavorazione a Dresda
