Una Italia che fatica a proteggere le proprie coste dall’erosione e dalla cementificazione. Ma anche un quadro normativo incerto che negli anni non è riuscito a regolamentare efficacemente il tema del consumo del suolo. Ed ancora un territorio che rischia di trovarsi impreparato ad affrontare gli effetti del cambiamento climatico e del riscaldamento globale. Sono questi alcuni dei temi portanti del “Rapporto Ambiente Italia 2016 Presente e futuro delle aree costiere in Italia” di Legambiente curato da Zanchini Edoardo, Zampetti Giorgio, Venneri Sebastiano e edito da Edizioni Ambiente.
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Rifiuti sulle spiagge, il rapporto Beach Litter 2016 di Legambiente
Pensando alle coste italiane è spontaneo associare l’idea di spiagge curate e pulite dove trascorrere piacevoli ore di relax. Ma se in molti casi questa immagine da cartolina corrisponde alla realtà, in diversi altri contesti la situazione è ben diversa. La presenza di rifiuti sulle spiagge è questione annosa ed in gran parte irrisolta che deriva dai limiti strutturali della raccolta dei rifiuti ma anche da un senso civico non sempre all’altezza delle bellezze del nostro territorio. Il rapporto Beach Litter 2016 di Legambiente è una rappresentazione forte e puntuale di quanto i rifiuti sulle spiagge italiane rappresentino un problemi e di quali danni diretti ed indiretti da essi possano derivare.
Bandiere Blu 2014, le spiagge più belle d’Italia dalla Liguria alla Puglia
Le Bandiere Blu, riconoscimento assegnato ogni anno dalla Fondazione per l’Educazione ambientale italiana, sono ben 269 nel 2014: altre 21 new entry quest’anno nella classifica delle spiagge più belle d’Italia che vede la Liguria confermarsi la regione con il maggior numero di riconoscimenti.
Legambiente, le spiagge più belle secondo gli italiani
Legambiente, ecco gli esiti del sondaggio “La più bella sei tu”, sulle spiagge più belle secondo gli italiani: da Cala Bianca di Camerota a Capo Comino, da Scala dei Turchi alla Cala rossa passando per punta Pizzo.
Lipari, la famosa spiaggia nera è scomparsa, inghiottita dalle acque
Lipari, la famosa spiaggia nera, considerata la più esclusiva dell’isola di Vulcano, è scomparsa, inghiottita dalle acque. Danno enorme per l’ambiente, il turismo e quindi l’economia: l’allarme è stato lanciato da un isolano.
Ambiente, Ma il mare non vale una cicca?
Si svolgerà nelle giornate del 4 e 5 agosto Ma il mare non vale una cicca?, la campagna di sensibilizzazione contro i mozziconi di sigaretta lungo le coste italiane, giunta alla sua IV edizione. Grazie all’iniziativa promossa da Marevivo in collaborazione con JT International SA, con il patrocinio di Ministero dell’Ambiente, del Corpo delle capitanerie di Porto e il supporto del Sindacato Italiano Balneari, già 8 milioni di cicche non sono finite in mare dal 2009 ad oggi, con un notevole risparmio di nicotina e catrame per pesci e piante marine. Testimonial della campagna 2012 è l’attore Sebastiano Somma.
Ambiente, tartarughe minacciate dalla sabbia troppo calda
Non solo la plastica in mare, le reti da pesca e le collusioni con i natanti. Le tartarughe marine vedono minacciata la loro sopravvivenza anche a causa dei cambiamenti climatici che rendono la sabbia sempre più calda e inospitale per le loro uova. L’allarme viene lanciato dai ricercatori dell’Università di Princeton che, dopo analisi ed esami compiuti nelle calde e assolate spiagge del Costa Rica, hanno dimostrato che il surriscaldamento globale sta facendo diminuire il numero delle nascite tra le tartarughe del 7% negli ultimi anni.
Ambiente, qual è il mare più pulito d’Europa?
Il mare più blu e più pulito d’Europa è quello di Cipro, Malta, della Croazia e della Grecia. L’Italia, assieme alla Spagna e al Portogallo vanta l’80% dei siti di balneazione in regola con i criteri ambientali più rigorosi. E’ quanto emerge dal rapporto sulla salute delle acque condotto dall’Agenzia e dalla Commissione europea all’Ambiente. Nel complesso, si legge nella nota diramata, l’Europa detiene il 93,1% dei siti di balneazione in linea con gli standard fissati dalla Commissione.
Bandiera Blu 2012, il meglio e il peggio dell’Italia
Con 131 località costiere e 61 approdi turistici il nostro Paese guadagna 13 località balneari in più rispetto allo scorso anno e riceve il riconoscimento Bandiera Blu per alcuni centri della Campania e della Sardegna, per la prima volta. Con un totale di 246 spiagge l’Italia viene premiata con il 10% delle Bandiere Blu a livello internazionale. Significativi sono stati gli interventi delle amministrazioni per promuovere l’educazione ambientale e il turismo sostenibile.
Tartarughe marine, ambientalisti e volontari vegliano sulla schiusa delle uova in Calabria
Adottare una spiaggia in cui le uova delle tartarughe marine si stanno schiudendo e presidiarla per evitare fonti di disturbo, in un periodo delicato per la sopravvivenza e l’equilibrio riproduttivo della specie: un gesto protettivo che in Calabria sta accomunando diverse associazioni ambientaliste e volontari, uniti nell’intento di difendere le Caretta-caretta che vengono a deporre le loro uova sui lidi calabresi, come avviene da decenni ormai sulla costa jonica, dai molteplici rischi e pericoli per gli animali neonati imputabili alcuni alla natura stessa altri all’invadenza dell’uomo. Ed è su questo ultimo fronte che operano i volontari.
Vacanze ecosostenibili, i prodotti Lucart sbarcano sulle spiagge del Marano Beach di Riccione
Vacanze ecosostenibili a Riccione? Si può fare optando per spiagge che rispettino alcuni standard di sostenibilità ambientale che vanno dalla raccolta differenziata all’utilizzo di energie rinnovabili, dal riciclo all’utilizzo di prodotti ecologici, dal consumo di meno risorse all’efficienza energetica. Un esempio di spiaggia sostenibile è certamente lo stabilimento Marano Beach di Riccione, una tra le più note eco-spiagge della Riviera Romagnola che ha firmato un’intesa con la Lucart Group per promuovere i prodotti della linea Grazie Lucart, riciclati al 100%. Per la precisione alle spiagge 135 e 136 si può usufruire dei servizi igienici e non solo utilizzando solo carta riciclata, grazie alla volontà dei titolari dello stabilimento di ridurre, per quanto possibile per delle strutture ricettive in spiaggia, l’impatto ambientale della loro attività balneare.
Inquinamento e meduse, ecco cosa temono di più gli italiani al mare
Da una ricerca condotta da Ipr Marketing, presentata allo Slow Fish di Genova dalla Fondazione Univerde, è emerso che gli italiani al mare hanno paura dell’inquinamento causato soprattutto dal lavaggio delle petroliere e dalle trivellazioni, temono le meduse che possono irritare la pelle con i loro tentacoli, gli scooter d’acqua e anche gli squali.
L’inquinamento spaventa il 42% degli italiani, mentre hanno paura delle meduse il 24% degli intervistati e della guida irresponsabile di veicoli a largo delle spiagge, il 17% del campione. A mettere più paura è principalmente l’inquinamento causato dal petrolio e dagli idrocarburi. Se il 65% degli italiani teme le petroliere e le piattaforme di estrazione dell’oro nero, le navi container e i motoscafi, il 64% si dichiara contrario alle trivellazioni.
Elba, spiagge Argonauti e Napoleone a rischio erosione e furto sassi come souvenirs
Il monito arriva da Legambiente Arcipelago Toscano: due spiagge dell’isola d’Elba sarebbero a rischio per il fenomeno dell’erosione e per la cattiva abitudine dei turisti di prelevare sassi come souvenirs.
Si tratta, nello specifico, della spiaggia degli Argonauti e della spiaggia di Napoleone, ubicate nel centro storico di Portoferraio. Poco è rimasto dell’aspetto caratteristico che le contraddistingueva, rimasto immutato per decenni e che sta mutando radicalmente per via dei due fattori di rischio sopra citati.
Legambiente, in Italia decine di spiagge a rischio crolli
Da Nord a Sud, passando per il Centro e le Isole, in Italia si contano decine di spiagge a rischio crolli, con quanto ne consegue per l’incolumità di bagnanti e turisti. A portare l’attenzione sul problema l’associazione ambientalista Legambiente. Nello specifico il pericolo viene dalle pareti rocciose che protendono sul mare, che non sarebbero abbastanza stabili né tanto meno messe in sicurezza in più di un punto della costa italiana.
Abbiamo avuto un sentore di questa instabilità, fortunatamente senza gravi conseguenze, in occasione del terremoto che ha colpito le Eolie nei giorni scorsi, che ha provocato il crollo di massi a Valle Muria, a Lipari. Se è vero, come ha fatto notare il capo della protezione civile Guido Bertolaso, che alcuni divieti non erano stati rispettati dai bagnanti che si trovavano nella zona, è pur vero che si tratta di un problema diffuso, esteso a gran parte della penisola. Come fa notare Legambiente, i chilometri di spiagge a rischio frane vanno dalle Cinque Terre, in Liguria, all’Arcipelago pontino, ad Alghero, al Gargano, al Conero.