L’UE apre a finanziamenti per strutture e servizi legati alle biciclette

di Redazione 1

L’UE ha di recente incluso a sorpresa la bicicletta nella Rete Transeuropea di Trasporto: non un mero cambiamento burocratico ma una scelta dalle conseguenze importanti, che apre la strada a finanziamenti comunitari per strutture e servizi legati alle biciclette.

Una notizia molto interessante giunge dall’UE: la bicicletta non era mai stata considerata un sistema di trasporto a tutti gli effetti dall’Unione, la sua inclusione nella Rete Transeuropea di Trasporto segna uno scarto rispetto al passato e una rivalutazione importante della bici come mezzo ecologico ed efficace di spostamento. La decisione della Commissione Turismo e Trasporti del Parlamento Europeo apre la strada a corposissimi investimenti a favore del mezzo a due ruote. Se dal 2007 al 2013 i fondi per le biciclette sono stati limitati allo 0,7% si parla ora di un possibile 10%, addirittura, per il periodo 2014-2020: una percentuale che corrisponderebbe alla bellezza di 6 miliardi di euro.

Grande soddisfazione è stata espressa dal Segretario Generale dell’ECF, la Federazione Europea dei Ciclisti, Bernhard Ensink:

La nostra voce è stata ascoltata. Se così non fosse stato, i grandi progetti infrastrutturali avrebbero ignorato i bisogni dei ciclisti.

Il segretario ha anche parlato di sinergia con le politiche del turismo, ovvero di una mentalità nuova che possa vedere le biciclette come mezzo di trasporto da sfruttare e integrare al massimo con le possibilità del territorio. Ci si aspetta ora anche nuovo impulso a grandi progetti ciclabili come EuroVelo, una rete di piste che dovrebbe ramificarsi entro il continente consentendo oltre al miglioramento delle possibilità di spostamento per tutti i ciclisti, anche dei ritorni economici in termini di turismo. Il ciclo-turismo, come lo si definisce ultimamente, è infatti un settore in forte espansione che potrebbe arrivare a fruttare oltre 20 miliardi di euro l’anno in Europa per il 2020, secondo diverse stime. Un plauso quindi all‘UE: una decisione insperata che arriva a rallegrare l’animo degli innumerevoli ciclisti del continente.

Photo Credits | Luca Violetto su Flickr

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