Il nostro
patrimonio genetico rischia, a contatto con agenti esterni, di essere danneggiato, nonostante sia dotato di un proprio sistema di
riparazione, cosa rischiosa soprattutto se coinvolge informazioni fondamentali nello sviluppo del corpo e nel metabolismo cellulare. Quando si parla di
malattie genetiche causate da
mutazioni, ci si riferisce a
patologie dovute ad una casualita’, ad un errore sporadico, ma non sempre e’ cosi’ poiche’ spesso questo errore viene generato nell’organismo, in seguito all’esposizione ad ambienti ricchi di inquinanti (sostanze chimiche, gas, tossine, virus).
Le zone geografiche d’ Italia, nelle quali sono maggiormente concentrate industrie petrolchimiche, chimiche, di vernici, soprattutto quelle in cui non c’è controllo sullo smaltimento dei prodotti di rifiuto, presentano una elevata
percentuale di soggetti affetti da
mutazioni genetiche. Le sostanze incriminate sono gli
epossidi, le colle, gli idrocarburi, le amine aromatiche, che se rilasciate nell’aria attraverso i fumi industriali, oppure nelle acque attraverso gli scarichi, arrivano a danneggiare l’ uomo, che accumula inconsapevolmente quantita’ tossiche di tali principi.