Dieta mediterranea in gravidanza contro i disturbi respiratori

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Una ricerca pubblicata sulla rivista Thorax, ci dice che già durante la gravidanza è possibile prevenire i rischi di asma e allergie nel nascituro, seguendo una dieta mediterranea.

Questo modello di dieta, ispirato alle tradizioni dei paesi del bacino del Mar Mediterraneo, fra cui oltre all’Italia, contiamo la Spagna, la Francia meridionale e la Grecia, sappiamo essere basato essenzialmente su un elevato consumo di frutta e verdura, oltre che cereali, olio di oliva, pane e pesce.

Uragani e surriscaldamento terrestre: da Londra dati preoccupanti.

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I cambiamenti nella temperatura della superficie del mare sarebbero causa dell’aumento dell’attività degli uragani nel Nord Atlantico. La ricerca, effettuata da alcuni scienziati dell’ UCL (University College of London), mostra che un aumento di 0,5 ° C della temperatura della superficie del mare è causa di un incremento del 40% degli uragani. Lo studio, condotto dal professor Mark Saunders e dal dottor Adamo Lea del Benfield Hazard Research Centre e dagli scienziati dell’UCL Tropical Storm Risk, ha rilevato come tra il 1996 ed il 2005 nell’Atlantico vi sia stato un aumento del fenomeno uragani connesso al riscaldamento della superficie locale del mare.

La ricerca si concentra sulle tempeste tropicali che hanno colpito il Nord Atlantico, il Mar dei Caraibi ed il Golfo del Messico, un’area, questa, che produce quasi il 90% degli uragani. In particolare prende in analisi le tempeste tropicali che hanno raggiunto gli Stati Uniti nell’arco di tempo compreso tra il 1950 ed il 2005. Per quantificare il ruolo del riscaldamento del mare, è stato necessario prima capire l’interazione tra la circolazione atmosferica e la temperatura in superficie del mare e come quest’ultima fosse connessa all’aumento della frequenza dell’attività degli uragani.

Obesità: la nuova epidemia del terzo millennio

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Diventa sempre più attuale, anche nelle giovani generazioni di oggi avere problemi di obesità.

I pasti disordinati, l’eccessivo consumo di alimenti come merendine e insaccati, saziare la fame scegliendo un dolce a scapito di frutta e verdura, che sappiamo non è mai facile far mangiare ai bambini, ha portato negli ultimi anni un notevole aumento di questo disturbo, che si presenta già dall’infanzia.

Risparmiamo energia: scegliamo gli elettrodomestici giusti, con l’etichetta energetica

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Se dobbiamo comprare un nuovo elettrodomestico ci troviamo a scegliere fra mille modelli ma a seguito di una scelta accurata possiamo optare ad un modello dal costo attuale più elevato ma che ci porterà ad avere presto più vantaggi in termini di risparmio energetico.

Spenderemo oggi di più per il loro acquisto ma ammortizzeremo ben presto la cifra spesa grazie ad un minore assorbimento energetico.

Inquinamento acustico e elettromagnetico: non solo smog, c’è il radon

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Siamo tutti a conosccenza del tasso di inquinamento atmosferico nelle nostre città e il primo indiziato che ci viene in mente è sicuramente lo smog, con cui ci troviamo a lottare ogni giorno, dovendo rinunciare sempre più spesso alla comodità nell’uso dell’auto. C’è però un altro fattore di inquinamento, di cui ben poco se ne sente parlare anche se ne veniamo costantemente colpiti nello svolgersi frenetico della nostre attività, mi riferisco all’inquinamento acustico ed a quello elettromagnetico.

Gli effetti dell’inquinamento da azoto sulle foreste tropicali

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Secondo un recente studio degli ecologisti dell’Università della California Irvine, pubblicato su Science Daily, l’eccesso di azoto nelle foreste tropicali stimola la crescita delle piante del 20%, dimostrando non valida la precedente convinzione che tali foreste non fossero molto interessate dall’inquinamento da azoto.
La più rapida crescita delle piante dimostra come ai Tropici vi sia una maggior quantità di biossido di carbonio di quanto non si era sinora creduto. E l’inquinamento da azoto è destinato ad aumentare considerevolmente nel corso di questo secolo, con gravi conseguenze per il geoclima. L’incremento dell’inquinamento interesserà anche regioni tropicali in via di sviluppo come l’India, il Sud America, l’Africa e il Sud-Est Asiatico. Concimi azotati, applicati a terreni agricoli per migliorare la resa delle colture, evaporano infatti nell’atmosfera, tramite le acque che irrigano le coltivazioni intensive. Per non parlare delle immissioni nell’aria dei gas industriali.

Ci auguriamo che i nostri risultati contribuiscano al miglioramento delle pessime condizioni in cui versa il nostro pianeta”, ha dichiarato David LeBauer, uno dei ricercatori UCI e autore principale dello studio. Utilizzando dati provenienti da più di 100 studi pubblicati in precedenza, LeBauer e Kathleen Treseder, professore associato di ecologia e biologia evolutiva a UCI, hanno analizzato l’effetto dell’azoto sui tassi di crescita dei più diversi ecosistemi: dalle foreste tropicali alle praterie della tundra.
I ricercatori hanno riscontrato in tutti, tranne che nei deserti ovviamente, un aumento della crescita delle piante dovuta ad azoto.

Pannelli radianti: efficace alternativa per il riscaldamento nelle nostre abitazioni

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Se avete idea di ristrutturare la vostra casa tenete in considerazione che è oggi possibile coniugare al comfort termico un impianto efficiente, pur avendo spese molto basse e quindi un notevole risparmio energetico.

Tutto questo è possibile installando un impianto di riscaldamento sotto il pavimento, costituito da un sistema di pannelli radianti.

Cromosoma artificiale: la nascita del superuomo, più vicina di quello che pensiamo

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Sentiamo spesso parlare dei numerosi studi sul Dna e ogni tanto il pensiero arriva di certo all’ipotesi che un giorno, magari non troppo lontano, oltre alla clonazione della pecora Dolly si possa arrivare a creare un cosiddeto uomo sintetico.

Un biologo statunitense, di nome Craig Venter ,direttore del Joint Committee on Vaccination and Immunisation (JCVI), sembra credere concretamente che questo sia possibile.

Il cippato: il combustibile del futuro

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Dal piccolo paese di Castel D’Aiano arriva una vera novità per l’Italia, nella ricerca di nuove energie naturali.

Un progetto particolare, basato sull’utilizzo delle ramaglie, ma soprattutto del cippato, che è praticamente il legname derivato dal bosco, ridotto a scaglie, ottenuto quindi da scarti di legno puro nelle segherie con speciali macchine che permettono di utilizzare gli scarti di potature e di tagli derivati a manutenzione dei boschi e aree verdi.

Verso una nuova casa: perchè non costruire con la paglia?

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Da un articolo in rete, apprendo la notizia che un neo laureato Andrea Peretti, architetto, ci propone una nuova idea di risparmio energetico per le nostre case:

utilizzare la paglia come materiale di coibentazione.

Andrea ha presentato la sua innovativa e forse alle prime, un po’ stravagante idea, nella sua tesi di laurea, prospettandoci una casa fatta di paglia. Subito arriva alla mente il pensiero…un po’ troppo debole una casa fatta tutta di paglia…infatti non solo il nostro architetto la vede come materiale isolante ma vuole proprio proporci una abitazione autocostruita, tutta fatta di paglia.

Inquinamento da azoto: dagli effetti sulle piante, strani fenomeni di compensazione

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Arriva dalla rete, la notizia che la vita delle piante erbacee, che possiamo definire una specie botanica che non sviluppa tessuti aerei, sia fortemente minacciata dall’azoto.

Uno studio effettuato nel Regno Unito porta ad affermare che il continuo aumento dell’inquinamento e il continuo persistere di azoto nell’aria è la causa della scomparsa di alcune specie di piante erbacee, soprattutto vengono segnalate, fra le più colpite, le piante a foglia larga e i fiori di campo, se ci pensiamo sicuramente i più esposti per loro natura all’inquinameto atmosferico.