Eco House, la casa che risparmia e produce energia

Eco House è il padiglione più visitato della Fiera di Roma perché la bioedilizia, la produzione domestica di energia pulita, il risparmio energetico, sono aspetti che riguardano tutti, da vicino.
A poche ore dalla chiusura definitiva di ZeroEmission 2010 cerchiamo di capire come rendere la propria casa ecologica e come abbattere consumi ed emissioni.

Eco House, il Salone internazionale dedicato alle aziende che producono tecnologie, materiali e sistemi per la bioedilizia, impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e prefabbricati in legno, ha dato un forte segnale alla Fiera di Roma, con stand e convegni dedicati. Progettare, costruire o ristrutturare una casa affinchè sia ecocompatibile, è oggi una realtà.

OGM, Conferenza Stato-Regioni rinvia decisione su linee guida coesistenza

La decisione relativa alle linee guida per la coesistenza tra coltivazioni tradizionali, biologiche e geneticamente modificate slitta al 30 settembre. La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome alle fine ha deciso per il rinvio. Dario Stefàno, coordinatore degli assessori regionali all’agricoltura, lo ha motivato

con la necessità di verificare il lavoro sin qui svolto con le recenti decisioni dell’UE.

Decisione accolta favorevolmente dalla Task Force per un’Italia libera da OGM, che legge la dilazione come un passo verso un’Italia OGM free,  che faccia chiarezza sull’ulteriore confusione generata dal Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13 luglio 2010 che aveva modificato la direttiva 2001/18 Ce offrendo agli Stati membri la possibilità di scegliere se limitare o vietare completamente la coltivazione di OGM sul loro territorio.

L’orso e il cacciatore, riscrivi la storia (video YouTube)

Su Ecologiae parliamo spesso di caccia, in riferimento alla legislazione, alle polemiche sulle specie in via di estinzione e anche riportando, purtroppo, episodi di orsi rimasti uccisi benché in territori protetti dei nostri Parchi nazionali o perché avevano sconfinato.

Oggi vi presentiamo una storia diversa, dai toni più leggeri, con un video molto divertente, già cliccatissimo da 4 milioni di utenti su YouTube.

Eolica Expo Mediterranean 2010 alla Fiera di Roma, news e prototipi sull’energia dal vento

ZeroEmission 2010 è cominciata ieri nella Capitale ma già fa molto parlare di se: news e prototipi, novità sulle rinnovabili, ma anche molti consigli e incentivi per passare alle energie pulite.
Oggi vediamo in dettaglio la prima esposizione della Fiera di Roma, Eolica Expo Mediterranean, il Salone internazionale dedicato all’energia eolica.

Eolica Expo Mediterranean è uno dei Saloni di maggior rilievo di ZeroEmission perché l’energia eolica è il futuro dell’Europa, come hanno dichiarato gli organizzatori dell’evento. L’eolico solo nell’ultimo anno ha raggiunto una crescita del 23% ed è stato il principale fattore di ripresa dell’economia europea. Inoltre l’uso dell’energia pulita e rinnovabile proveniente dal vento è ben vista dall’85% dei consumatori italiani.

Google e le palline nemiche dell’ambiente

Non sfugge niente agli occhi attenti degli amici dell’ambiente. Se poi l’imputato è il motore di ricerca più famoso al mondo come sottrarsi e nascondere la gaffe, sempre che di gaffe e non di bufala si tratti? Come avrete di certo notato ieri Google andava a palline, con un logo animato, colorato, divertente, certo, ma poco eco-friendly, tanto che per alcuni questo annullerebbe molti degli sforzi compiuti dal search engine per ridurre la sua impronta, ricordate: l’energia eolica per alimentare i data center?

Ad evidenziare il consumo di energia in più delle palline è stato il sito Downloadsquad, e la notizia oggi è stata riportata in Italia da Giornalettismo.com.
La capacità di elaborazione del nuovo doodle con le sferette che fuggivano all’impazzata all’avvicinarsi del mouse, volendosi fidare dei calcoli riportati da Downloadsquad, richiedeva una spinta al massimo dell’hardware del Pc, con un consumo aggiuntivo stimato fra i 15 e i 20 watt di energia. Non sono grandi cifre, ma provate a moltiplicarle per milioni di utenti che ogni giorno, anche svariate volte al giorno ciascuno, transitano sull’homepage di Google per le loro ricerche in rete:

Probabilmente è più della corrente che lo stato del Wyoming usa in un anno, ipotizzano a Downloadsquad.

Eco-edilizia, un’intera casa fatta di pedane riciclate

Il termine tecnico è “pallet“, ma in Italia lo chiamiamo paletta, pancale o bancale. In definitiva si tratta delle pedane di legno utilizzate per il carico e scarico merci, che una volta usate finiscono spesso in discarica. Ma si tratta sempre di legno, seppur di bassa qualità. Perché sprecarlo?

E allora in Inghilterra hanno avuto un’idea: riciclare queste pedane per costruirci delle case, e non solo. La trovata sembra aver attecchito talmente in fretta che sta diventando la base per un nuovo genere di architettura. Un genere decisamente ecologico dato che questo materiale è sostenibile, riciclato e fa uso di imballaggi scartati. Recentemente ne abbiamo avuto un bell’esempio con il Jellyfish Theatre di Londra, un intero teatro tirato su con materiali tradizionali, ma anche 800 pedane provenienti dai vicini mercati.

Eurobike 2010, le novità sulle biciclette ecologiche

Eurobike 2010, la più grande esposizione europea dedicata alle biciclette, si è tenuta nella cittadina tedesca di Friedrichshafen, sulle sponde del lago di Costanza, dal 1 al 4 settembre.

Moltissime le biciclette elettriche, i prototipi e le bici innovative ed ecologiche presentate al salone internazionale. La fiera della bicicletta è un appuntamento fisso per tutti gli appassionati delle bici e del viaggiare senza inquinare, della pedalata sull’asfalto e delle città senza macchine.

Arte sostenibile e territorio, al via la Festa del Fiume al Furlo (PU)

I giorni 11 e 12 settembre si terrà al Furlo la proposta artistica S.P.L.A.S.H. (Sustainable Performing Land Art Seeding and Hospitality). Semina di arte sostenibile sul territorio e ospitalità fa parte della Festa del Fiume, giunta ormai alla VII edizione.

La mostra collettiva che fonda le sue radici sul territorio e sull’ecologia si svolge nella Gola del Furlo (PU) nel tratto in cui costeggia il Fiume Candigliano, affluente del Metauro.

Mare, l’Ue stabilisce i criteri per il “buono stato ecologico”

Durante la scorsa primavera c’è stata una sorta di “battaglia” tra le spiagge che si vantavano di aver ricevuto le bandiere blu, vele blu e tantissimi altri riconoscimenti, ed altre organizzazioni che affermavano che nessuno di questi era completamente affidabile. Nel tentativo di fare un po’ di chiarezza e stabilire dei criteri uguali per tutti, la Commissione dell’Unione Europea che si occupa di valutare lo stato delle spiagge del Continente ha deciso una serie di criteri denominati “per il buono stato ecologico”.

Si tratta di criteri a cui, nell’arco di 10 anni, i gestori delle spiagge si devono adeguare per poter ottenere l’approvazione dal 2020, facendo diventare quel tratto di mare ufficialmente ecologico. I criteri ricordano molto quelli di altre valutazioni, come quelle fatte da Legambiente e da altre organizzazioni, e li troverete dopo il salto.

Campo di calcio ecocompatibile a Polvese, sul lago Trasimeno

Dal ritorno sui banchi di scuola alle sagre chilometri zero, dalla reintroduzione dell’ecopass a Milano al potenziamento dei servizi di bike-sharing, dalle nuove maglie della Juve, realizzate con materiali riciclati, alla discesa in un campo che è più green del solito, questo inizio settembre si colora di verde qua e là e speriamo non si tratti solo di una mano superficiale di vernice.

Oggi siamo in Italia, precisamente nella regione Umbria, dal fascino e dalle bellezze naturali indescrivibili, per parlarvi di un campo di calcio ecocompatibile. Si tratta del primo campo sportivo a cui è permesso trovarsi nei limiti di un’area protetta, quella del Parco del Trasimeno, di proprietà della provincia di Perugia.

Uva d’Oro, a Venezia l’agricoltura è eroica

Salvare dall’oblìo un antico vitigno è un’impresa eroica, in un momento di così grande crisi dell’agricoltura italiana, vessata dall’ingresso sul mercato di prodotti a basso costo, e diciamolo, spesso di pessima qualità, che primeggiano a scapito del made in Italy.
Siamo a Venezia, precisamente nella tenuta Venissa dell’isola lagunare di Mazzorbo, dove si è svolta ieri la prima vendemmia dell’Uva d’Oro o Dorona che, come anticipavamo, è un antico vitigno, veneziano e a bacca bianca, riportato alla vita dagli sforzi congiunti di Veneto Agricoltura, del Centro di Ricerca per la Viticoltura di Conegliano e da imprenditori privati che hanno scelto di investire, e di credere, nel vino di Venezia.

E di agricoltura eroica ha parlato il presidente del veneto, ex ministro delle politiche agricole, Luca Zaia, che ha partecipato alla vendemmia insieme, tra gli altri, al sindaco Giorgio Orsoni, al vignaiolo presidente della Biennale Paolo Baratta, ai produttori veneti di vino da uve autoctoni Gianluca Bisol e Giorgio Cecchetto delle omonime aziende e Raffaele Boscaini della Masi Agricola.

Riscaldamento globale, rischio carestia in Cina

E se la Cina, lo abbiamo visto ieri, continua a mantenere il suo triste primato di Paese più inquinante al mondo, pare che paghi (pagherà) anche il prezzo più alto a causa del cambiamento climatico.
A dirlo è una ricerca compiuta dalla stessa Università di Pechino che lancia l’allarme, in questi giorni, sul rischio di una carestia nel Paese orientale dovuta proprio agli effetti del riscaldamento globale.

L’agricoltura è infatti il settore più penalizzato dalle temperature alte per via di siccità, aumento dei parassiti e di malattie delle piante favorite da climi caldi, e forti piogge, e l’équipe di ricercatori si spinge molto, forse troppo, in avanti con le previsioni, ipotizzando, per il 2050, uno scenario a dir poco disastroso, con una riduzione, in alcune aree, del 20% della produzione agricola. Si parla di perdite della resa fino al 22% per il grano, del 18% per il riso e fino al 30% per il mais.

Classifica O2 rating, vince il Sony Ericsson Elm

Il colosso dei cellulari O2 ha lanciato un “rating eco”, una sorta di regolamento che si dice aiuterà i clienti a fare una scelta sostenibile quando acquisteranno un nuovo cellulare. Nonostante quest’iniziativa molto importante, la Apple ha escluso l’iPhone dalla valutazione.

Ma poco importa perché O2 ha stilato una lista di 65 telefoni cellulari di sei produttori, assegnando un voto ad ogni dispositivo in base all’impatto ambientale nel corso della sua vita. Questo include le materie prime in esso contenute, gli impatti causati dalla sua fabbricazione, confezione, longevità e l’efficienza energetica, comprendendo anche la facilità di riutilizzo o riciclo. A vincere la competizione per l’anno 2010 è il Sony Ericsson Elm.

La tv ecologica va a LED organici

I prodotti elettronici inquinano il nostro ambiente con una grande quantità di metalli pesanti prima, durante e dopo che vengono usati. Nei soli Stati Uniti si stima che il 70% dei metalli pesanti in discarica provenga da prodotti di elettronica scartati o gettati. Con le TV a schermo piatto sempre più grandi e più economiche, i costi ambientali continuano a salire.

Per contrastare questo fenomeno, una nuova soluzione è stata trovata alla Tel Aviv University, dove viene applicata una scoperta nel campo della nano-tecnologia, basata su nanotubi di peptide auto-assemblati, che convertiranno l’industria elettronica in industria verde.