Eco-edilizia, in Svezia presentata la “Thermos-House”, casa a basse emissioni

Gli svedesi sono uno dei popoli più “verdi”. Sono tra quelli che riciclano di più, vivono in appartamenti più piccoli, usano meno l’automobile e più la bicicletta, ecc. A questo ora si aggiunge uno dei colossi svedesi, la Volvo, che ha consegnato ad una fortunata famiglia con due figli la possibilità di vivere in una casa a basse emissioni di carbonio. Si tratta di una casa costruita con uno speciale design a basso consumo energetico, denominata “Thermos-House”.

L’abitazione ha due piani di legno, cinque posti per auto elettriche, e molte delle più recenti tecnologie per l’efficienza energetica. Il progetto è stato realizzato dal famoso architetto svedese Gert Windgård, non è una casa passiva, ma si dice sia in grado di massimizzare la propria produzione di energia elettrica mediante una facciata anteriore completa di pannelli solari (solare termico e solare fotovoltaico) e minimizzare le perdite di calore attraverso le doppie finestre ed un avanzato sistema di isolamento.

Eco House, la casa che risparmia e produce energia

Eco House è il padiglione più visitato della Fiera di Roma perché la bioedilizia, la produzione domestica di energia pulita, il risparmio energetico, sono aspetti che riguardano tutti, da vicino.
A poche ore dalla chiusura definitiva di ZeroEmission 2010 cerchiamo di capire come rendere la propria casa ecologica e come abbattere consumi ed emissioni.

Eco House, il Salone internazionale dedicato alle aziende che producono tecnologie, materiali e sistemi per la bioedilizia, impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e prefabbricati in legno, ha dato un forte segnale alla Fiera di Roma, con stand e convegni dedicati. Progettare, costruire o ristrutturare una casa affinchè sia ecocompatibile, è oggi una realtà.

Eco-edilizia: la casa fatta di canapa

La casa non deve essere necessariamente costruita con mattoni, gesso, cemento e vernice. Il materiale da costruzione può crescere su un ettaro di terreno, essere facile da assemblare (basta conoscere il fai-da-te), ed emettere per l’intera costruzione solo 110 kg di carbonio per metro cubo. Come è possibile? Qual è questo materiale magico? La risposta è la canapa. Questa pianta è una delle più “ecologiche” dato che ha trovato un largo utilizzo in molti tipi di prodotti, ma di certo mai nella costruzione di un’abitazione.

Da circa un paio d’anni Klara Marosszeky stava studiando il modo di produrre un materiale da costruzione facilmente lavorabile basato sulla canapa australiana. A quel tempo stava concentrando il suo lavoro sulla tecnica della canapa “Hurd” – in cui il centro concide con il gambo – ma che si è rivelata troppo costosa a causa della separazione della guaina fibrosa dura del gambo, in un processo noto come decorticazione.

Eco-case, in Grecia appartamento sotto la roccia per farsi “abbracciare” dall’ambiente (fotogallery)

Abbiamo spesso parlato delle costruzioni ecologiche, le prime delle quali a diffondersi sono state quelle con i tetti verdi. Ma forse dobbiamo ripensare il termine “tetto verde”, perché in molti climi potrebbe essere di altri colori, come in questo edificio in Grecia, costruito da Deca Architecture ripreso dal sito Designboom.

Anche se di solito evitiamo di scrivere su grandi case vacanza in quanto, per definizione, non sono molto verdi, il modo in cui questa costruzione riempie una valle altrimenti desolata, e soprattutto come lo fa, con questi lavori di copertura esterna, è estramemente affascinante.

Consumi estivi e bollette, come risparmiare in casa

In estate i consumi energetici per ogni famiglia salgono alle stelle: il condizionatore sempre acceso, il frigorifero sempre aperto che non riesce a freddare bibite e gelati, la macchina presa per ogni piccolo spostamento perché fa troppo caldo per uscire a piedi…come fare per risparmiare sulle bollette e sull’emissione di anidride carbonica senza rinunciare al fresco e ai confort?

E’ stato calcolato dal sistema servizi della Cgil che ogni anno nel nostro Paese si consumano 18 miliardi di kWh per una spesa di oltre 5 miliardi di euro e con 13 miliardi di kg di anidride carbonica dispersi nell’atmosfera terrestre. Questo vuol dire che ogni famiglia italiana consuma circa 3000 kWh di energia elettrica, ossia 750 Kg di petrolio, paga 650 euro di bolletta e rilascia nell’ambiente 2200 kg di C02. Andiamo ad analizzare ogni singolo consumo per capire dove e come intervenire per abbattere l’inquinamento senza rinunciare alle comodità.

Cemento illegale, il nuovo dossier Legambiente

Che l’abusivismo edilizio e il cemento fosse in aumento nel nostro Paese non è poi una grande novità, il problema è che a cadere nella lista nera stilata da Legambiente sulle regioni con più infrazioni edilizie è la verde e rigogliosa Toscana, o almeno lo è ancora per poco. Si legge nel comunicato stampa di Legambiente che l’abusivismo edilizio,

Una forma di illegalità che in Toscana come in altre regioni del Nord ha avuto per principali protagonisti imprenditori in vista, funzionari pubblici infedeli, colletti bianchi, politici; e come vittime i luoghi di maggior pregio ambientale.

Elettricità, da agosto altre utenze con la tariffa bioraria

Novità per il consumo di energia elettrica residenziale: dal mese di luglio è scattata la tariffa bioraria per 4,5 milioni di famiglie italiane e da agosto altre utenze, per un totale di 11 milioni di famiglie, riceveranno la bolletta del consumo elettrico con i nuovi prezzi.

La tariffa bioraria prevede costi di consumo di energia elettrica differenziati durante l’arco della giornata. Per risparmiare sulla bolletta è più conveniente utilizzare l’elettricità nella prima mattinata, ad esempio per fare lavatrici, stirare e passare l’aspirapolvere. Anche la sera dopo le 19.00, il sabato e nei giorni festivi, il costo dell’elettricità è più basso, a differenza dei giorni feriali quando tra le 8.00 e le 19.00 si concentra il maggior consumo di energia e i costi sono più elevati.

Risparmio energetico e bioarchitettura nella Regione Umbria

Nella Regione Umbria le imprese private e le cooperative in graduatoria nell’ambito di un Bando emanato nello scorso mese di ottobre, potranno realizzare programmi di edilizia sperimentale finalizzati al risparmio energetico ed alla bioarchitettura.

A darne notizia nei giorni scorsi è stata l’Amministrazione regionale dopo che, su proposta di Stefano Vinti, assessore ai lavori pubblici della Regione Umbria, la Giunta ha approvato la graduatoria relativa al Bando di concorso che porterà così alla concessione di contributi, per un ammontare complessivo pari a poco più di 3,5 milioni di euro, al fine di realizzare ben 91 alloggi.

La casa in montagna che si monta in tre giorni

Dall’edificio impatto zero di Firenze, agli eco-appartamenti svizzeri, prosegue il nostro viaggio in giro per l’Europa per scovare la casa ecologica del futuro e lasciarci incantare dal design innovativo delle abitazioni ecosostenibili. Oggi ci spostiamo in Spagna, patria di una casa prefabbricata che si monta in soli tre giorni.
A progettarla sono stati gli architetti della MYCC di Madrid. Si tratta di una costruzione ideale come seconda casa in montagna, che ricorda la geometria degli antici granai tipici della zona in cui è stato installato il primo prototipo, a Cedeira, nel nord-ovest del Paese.

Il tetto e le facciate laterali sono coperte di Viroc®, una miscela di prefabbricati di cemento e trucioli di legno che, a causa del loro colore grigio, ricordano un bosco di eucalipti. Questo cemento in fibra ha una grande efficienza e forza, nonostante sia molto leggero e, di conseguenza, facile da mantenere e spostare.

Casa, eco-casa, gli appartamenti sostenibili del futuro

Casa, eco-casa. E che fare se non sospirare d’ammirazione quando ci si ritrova davanti a delle case ecosostenibili, che uniscono l’efficienza energetica degli interni ad un design innovativo che esteticamente non ha nulla da invidiare, tutt’altro batte 10 a 1, i monotoni palazzoni grigi che continuano a deturpare il territorio italiano?

A Firenze la scorsa settimana è stato inaugurato il primo stabile a impatto zero della città, classe energetica A. Molte delle case ecologiche in Europa, in Italia (vedi la Smarthouse Mabo di Arezzo, ad esempio) sono unifamiliari. O spesso si tratta di grandi edifici progettati a scopo pubblicitario, che non verranno mai utilizzati ad uso residenziale. Ma noi vogliamo una casa, una ecocasa, accessibile, piccola, graziosa. Magari, perché no, un eco-appartamento, con spazi funzionali e dalla facciata diversa dal solito grigiume che ormai ha stancato. In giro per il mondo ci sono tanti progetti in corso, più o meno pubblicizzati, di aziende che hanno sposato la bioedilizia. Non allontaniamoci troppo dall’Italia: andiamo in Svizzera, dove sorge lil complesso di appartamenti Gebhartstrasse a Liebefeld, della Halle 58 Architects.

Firenze, inaugurato primo edificio a impatto zero (fotogallery)

E’ stato inaugurato oggi a Firenze il primo edificio residenziale della città a impatto zero, realizzato dall’impresa UrbanoCacciamani.
Sono intervenuti al taglio del nastro l’assessore all’ambiente Stefania Saccardi, il consigliere regionale Marco Carraresi, l’assessore provinciale all’ambiente Renzo Crescioli, il presidente dell’Agenzia Fiorentina per l’Energia (AFE) Sergio Gatteschi e il direttore CasaClima di Bolzano Norbert Lantschern, che ha consegnato al costruttore la prima targa classe A.

Il fabbricato, ad alta efficienza energetica, si trova al centro del capoluogo toscano, in via Cittadella, angolo via delle Ghiacciaie. I 17 appartamenti dello stabile godranno di un risparmio energetico senza precedenti stimato nell’80% dei consumi, che sfrutta le nuove tecniche di costruzioni edili e la cosiddetta tecnologia del cappotto.
In pratica il microclima interno è garantito dalla dispersione di calore nulla e dalle facciate esterne ventilate in travertino.
Il riscaldamento degli ambienti avviene grazie ad una piccola caldaia a condensazione dei fumi con l’ausilio delle pompe di calore.

Green Economy e biotecnologie, in arrivo cosmetici, contenitori per alimenti e combustibili ecologici

Di nuovo una notizia interessante e decisamente Green: dopo le riciclelle, le patate ottenute dal compostaggio dei rifiuti domestici, arrivano anche i cosmetici ecologici, ricavati dai residui degli scarti agricoli.

Dai residui alimentari è possibile anche produrre contenitori per alimenti, o combustibili, occorre solo aver voglia di investire nelle biotecnologie e nella Green Economy, come fa da parecchi anni la regione Emilia Romagna.

Elettrodomestici ed energia, come abbattere i consumi e risparmiare sulla bolletta

Dal 1 luglio 2010 è entrato in vigore un regolamento della Commissione europea che vieta l’uso degli elettrodomestici con classe di risparmio inferiore alla A. La normativa arriva al momento giusto, ora che gli italiani presi dall’acquisto emotivo, come spiega il gruppo Unieuro, comprano condizionatori per far fronte al troppo caldo.

Il regolamento comunitario è rivolto per il momento a frigoriferi e a congelatori, gli apparecchi che consumano il maggior quantitativo di energia nelle utenze domestiche (circa il 23%), soprattutto in questi giorni caldissimi.

Un eco-resort sugli alberi, cubi di vetro “quasi” invisibili: succede in Svezia

casa sugli alberi unoQuella che stiamo per presentarvi non è certo la classica casa sugli alberi, sogno di ogni bambino, rifugio qualche metro sopra al mondo per sfuggire agli adulti ed isolarsi un po’ più vicino alle nuvole per giocare.

Ma è una costruzione altrettanto suggestiva, che all’esterno si compone di specchi che riflettono gli alberi, il cielo, gli uccelli e la bellezza della natura circostante. L’idea ricorda un po’ la capsula alpina di Ross Lovegrove di cui vi parlammo tempo fa. Stavolta non siamo sulle Dolomiti bensì in Svezia e la progettazione (e costruzione) di questa dimora veramente spettacolare si deve alla Tham&Videgard.