Halloween, la zucca made in Italy che piace alla Coldiretti

Cari amici di Ecologiae, ben trovati al nostro consueto appuntamento del fine settimana con l’alimentazione sostenibile. Oggi approfittiamo di Halloween, ormai alle porte, per parlarvi di un ortaggio, il più grande del mondo, che in questa ricorrenza la fa da protagonista. Ci riferiamo alla zucca, ovviamente e, ancor più ovvio, alla produzione made in Italy. Quella che tanto piace alla Coldiretti di Campagna Amica e che purtroppo appare in crisi, stando ai recenti dati forniti dall’associazione stessa:

Quest’anno la produzione di zucche Made in Italy è scesa del 10 per cento e si dovrebbe attestare intorno ai 55 milioni di chili, mentre il prezzo al consumo dovrebbe essere sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno di poco superiore all’euro, in funzione delle dimensioni e della qualità.

E proprio oggi le zucche sono protagoniste indiscusse della Giornata dedicata al Circo Massimo a Roma, ospitate dal mercato di Campagna Amica che le vende per l’occasione ad un euro al chilo e ne espone i mille usi e riusi, dalla coltivazione all’intarsio, dalla cucina tradizionale alle decorazioni.

Salone del gusto di Torino, cena con gli avanzi contro gli sprechi di cibo

Nel mondo sprechiamo troppo cibo. In Usa si getta il 50% delle derrate alimentari, in Italia siamo al 30% (dati Coldiretti) ed il totale del cibo che viene sprecato in tutto il mondo potrebbe sfamare 3 miliardi di persone. E’ questa la conclusione a cui sono giunti gli esperti riuniti in questi giorni a Torino in occasione del Salone Internazionale del Gusto, in cui si è ribadito che di fronte ad oltre novecentomilioni di persone che soffrono la fame sul pianeta, questo “lusso” non è più tollerabile.

Per questo Vandana Shiva, vicepresidente di Slow Food e presidente del movimento ambientalista Navdanya, ha presentato una serie di proposte per razionalizzare la produzione di cibo, mentre gli organizzatori del Salone, di tutta risposta, hanno organizzato una cena per tutti i convenuti fatta, ovviamente, di avanzi riciclati.

Slow Food, al Salone del Gusto di Torino i nuovi presìdi italiani

Oggi per il nostro consueto appuntamento del fine settimana con l’alimentazione sostenibile ci occupiamo dell’ottava edizione del Salone Internazionale del Gusto in corso in questi giorni a Torino (21-25 ottobre) in concomitanza con la quarta edizione dell’incontro mondiale della rete di Terra Madre.

Tanti gli argomenti ed i temi trattati nel corso della manifestazione culturale ed enoganostronomica così come  numerosi gli stand presenti all’interno del Lingotto Fiere (via Nizza, 280). Si è parlato di slow fish, pesca sostenibile, slow wine con la pubblicazione della guida dei vini che rispondono ai requisiti slow: buono, pulito e giusto. Chiave di lettura privilegiata nel rapporto cibo più territorio di questa edizione è la biodiversità, in occasione dell’anno internazionale dedicato alla diversità biologica.

Pepsi lancia le patatine nella busta biodegradabile “alle patate”

PepsiCo, proprietaria oltre che del più noto marchio Pepsi, anche della Frito-Lay e del marchio britannico Walkers, ha annunciato che potrebbe essere la prima a lanciare sul mercato gli imballaggi biodegradabili delle patatine fritte entro 18 mesi.

La notizia non farebbe tanto scalpore se non fosse che le nuove buste che la Walkers sta progettando sono formulate proprio con l’amido che si trova nelle bucce delle patate stesse che si trovano al suo interno. In pratica è come prendere un sacco di patate già fritte. Il Carbon Trust stima che la bustina media delle patatine al formaggio e cipolla di Walker genererà circa 80 grammi di biossido di carbonio, circa il 34% di esso è causato dalla produzione della confezione. Walkers spera che i nuovi sacchetti faranno risparmiare circa il 7% di CO2 rispetto a quanto non si consumerebbe di solito.

Mangiare carne non fa male al pianeta, parola di un ex vegetariano

Chi l’ha detto che mangiare carne fa male al pianeta? Forse mangiarla tutti i giorni sì, ma un paio di volte a settimana fa bene sia al pianeta che alla salute. A spiegarlo sono una serie di scienziati, nutrizionisti e, ultimo solo in ordine di tempo, Simon Fairlie, uno che si definisce “più ecologista di un vegano”, e soprattutto ex vegetariano.

Ma come mai questa conversione? La spiegazione la dà alla rivista Time con un quadro che più chiaro non poteva essere:

Non ho toccato carne dai 18 ai 24 anni, poi ho cominciato ad allevare capre. Ma dei maschi non sapevo che farne: non producevano latte, non facevano figli. Così ho cominciato a mangiarli.

Da quel momento in poi Fairlie si è reso conto che siccome tutti i sistemi agricoli producono un surplus di biomassa, sarebbe stato meglio darlo a mangiare agli animali, in modo anche da far variare la dieta umana, piuttosto che lasciarlo a marcire.

Giornata Mondiale dell’Alimentazione, le iniziative nel mondo

Poco meno di un miliardo di persone, per la precisione 925 milioni sono gli affamati del mondo, secondo i dati Fao. Numeri che, seppure in calo rispetto al 2009, sono ancora troppo alti. Ed è a loro che è dedicata la nona edizione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, organizzata dell’Onu e fortemente sponsorizzata dal suo segretario Ban Ki-moon.

Le cause sono tante, dalle guerre ai disastri naturali, fino ad una crisi finanziaria mondiale che sfrutta ulteriormente le già dilaniate terre povere. Tutto il mondo ha voluto manifestare, e di iniziative ne sono state registrate tante. Molto bella quella presa a Parigi dove sono stati esposti 10 mila piatti ai piedi della Tour Eiffel, rappresentanti di altrettanti bambini che si stima muoiano a causa della fame ogni giorno. Per loro oggi, secondo il segretario delle Nazioni Unite, non è la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, ma solo

un altro giorno senza cibo.

Cucina vegetariana, polpette di lenticchie al coriandolo

Cari amici di Ecologiae, ben trovati al nostro consueto appuntamento del week-end con la cucina sostenibile. La scorsa settimana abbiamo scelto per voi una ricetta di un secondo vegetariano facile da preparare quanto gustoso: la frittata di patate, spinaci e mozzarella. L’avete provata? Fateci sapere… intanto, sempre avvalendoci delle chicche preziose che scoviamo dai nostri colleghi chef di GingerandTomato, abbiamo selezionato un altro piatto, ovviamente vegetariano, ideale per riscaldare questo piovoso fine settimana d’autunno.

Dal momento che non volevamo proporvi niente di elaborato, costoso, e volendo escludere ingredienti esotici che hanno compiuto  migliaia di chilometri per arrivare a noi, non vi stupirete se la portata scelta di ingredienti ne ha solo tre: lenticchie, farina e coriandolo. Sono i componenti che ci occorreranno per realizzare delle polpette appetitose. Ma vediamo come procedere.

World Food Day, sabato 16 ottobre Giornata Mondiale dell’alimentazione (video)

Oggi è la Giornata mondiale dell’alimentazione, organizzata dall’Onu e dal FairFood International che incoraggia la sostenibilità nel settore alimentare, contribuendo alla lotta contro la povertà e la fame nel mondo. Quella di quest’anno è la trentunesima edizione della manifestazione e, grazie allo sviluppo del web, l’organizzazione ha scelto di utilizzare una nuova forma di media sociale per promuoverla: un internet-film.

FairFood International ha creato un sito web dove ognuno può filmare sé stesso mentre mangia. Il film poi viene rallentato e riportato indietro. Questo escamotage, secondo loro, funzionerà perché

ci pone di fronte alla domanda: da dove proviene il nostro cibo?

Studio del Barilla Center for Food and Nutrition: il cibo sano è leggero per l’uomo ed il pianeta

Se pensiamo, senza timore di essere additati quali romantici, che siamo parte del super-organismo terrestre e che noi abbiamo bisogno delle altre specie e dell’ambiente quanto questi hanno bisogno di noi, non ci apparirà una coincidenza che, nella eco-logica perfetta secondo la quale funziona la vita sulla terra, quel che è meglio per noi sia meglio anche per il pianeta.

Oggi uno studio del Barilla Center for Food and Nutrition ce lo conferma. Una dieta sana per l’uomo giova anche alla salute del pianeta. Lo dimostra l’analisi degli alimenti condotta secondo il modello della doppia piramide alimentare-ambientale che interpola dati sulla salubrità e sull’impatto ambientale dei cibi calcolato in funzione di: produzione di gas serra (impronta del carbonio), consumo di risorse idriche (impronta idrica) e uso del territorio (impronta ecologica).

Fame e sicurezza alimentare, in attesa della 30^ Giornata mondiale dell’Alimentazione

A pochi giorni dalla 30^ Giornata mondiale dell’Alimentazione, che si celebra il 16 ottobre 2010, si è riunito nella sede della Fao a Roma il Comitato per la sicurezza alimentare. I temi da affrontare sono molti, a cominciare dall’aumento del costo del cibo a livello internazionale che riduce fortemente l’accesso ai prodotti alimentari nei Paesi più poveri; e dal land grabbing, ossia la svendita delle terre ai privati con il conseguente impoverimento dei piccoli produttori agricoli.

Il Comitato che deciderà le strategie da applicare per lo sviluppo delle politiche alimentari nei Paesi del terzo mondo è composto da Ong, Organizzazioni della società civile, membri delle Nazioni Unite, e soggetti privati provenienti da 35 Paesi, tutti insieme per combattere contro la fame nel mondo, come recita lo slogan della 30^ Giornata mondiale, Uniti contro la fame

Unirsi contro la fame diventa realtà quando stato, organizzazioni della società civile e settore privato lavorano in associazione a tutti i livelli per sconfiggere la fame, la povertà estrema e la malnutrizione.

Mercati della Terra e prodotti genuini a Ciampino

I migliori prodotti alimentari del centro Italia si potranno assaggiare a Ciampino ogni terza domenica del mese, nel Mercato della Terra, un evento enogastronomico organizzato da Slow Food in collaborazione con il Comune di Ciampino e l’Associazione Apiaria. Il primo appuntamento per la fiera è per il 17 ottobre 2010.

Il decimo Mercato della Terra italiano, e il primo nel Centro Sud, è solo il punto di partenza per un progetto molto più ampio che interessa la Provincia di Roma, impegnata nella difesa dei prodotti genuini e biologici, e dei loro produttori. Come spiega Roberto Muzi, responsabile del progetto Slow Food a Ciampino

I consumatori orientano le scelte di chi produce. E saranno loro a combattere in prima linea contro lo spreco di chilometri, per prodotti locali che risparmino sui trasporti e rappresentino l’essenza del territorio. Per questo penso che il Mercato della Terra di Ciampino abbia anche un valore in più: insiste su un’area che aveva la vocazione alla produzione del vino ed è stata abbandonata alla speculazione edilizia.

Cucina vegetariana, frittata agli spinaci, patate e mozzarella

Cari amici di Ecologiae, ben trovati al nostro consueto appuntamento del fine settimana con la cucina sostenibile. La scorsa settimana ci siamo occupati di frutta e verdura di stagione, con i consigli su cosa mettere nel carrello della spesa del fruttivendolo ad ottobre. Oggi vogliamo metterci sul serio ai fornelli, approfittando degli spunti culinari offerti dai nostri colleghi di Gingerandtomato che curano una rubrica dedicata ai piatti vegetariani, ricca di pietanze gustose e di semplice preparazione.

Sappiamo che molti di voi hanno scelto questo stile alimentare per motivi di salute e per tutelare l’ambiente, sottraendosi alla dieta a base di carne proveniente dall’uccisione di animali degli allevamenti che, come sappiamo, rappresentano una fonte di emissioni considerevole. Ebbene, per i vegetariani e non dall’altra parte dello schermo, scelta per voi, una ricetta semplice e gustosa: la frittata agli spinaci, patate e mozzarella.

L’orto-giardino di Valle Giulia, la mensa universitaria chilometri zero è a Roma

Si è concluso venerdì, nei locali della facoltà romana di Architettura a Valle Giulia, il workshop di progettazione che ha visto impegnati per quattro giorni venticinque studenti, selezionati tra un centinaio di aspiranti, nella progettazione dell’orto-giardino a servizio della nuova mensa di facoltà.
L’iniziativa nasce a seguito di una coinvolgente e appassionata conferenza tenuta nell’inverno scorso agli studenti di Valle Giulia da Carlo Petrini, Presidente di Slowfood, inneggiante alla necessità di ritornare localmente e capillarmente, alla terra, di riprendere a coltivare il cibo che si mangia, ed a “non farsi mangiare dal cibo” con le feconde conseguenze che ciò comporta.

Evidenti conseguenze ecologiche innanzitutto perchè gli ortaggi consumati quotidianamente da centinaia di studenti non percorreranno un solo chilometro su ruota, non porteranno nei loro tessuti la traccia di neanche una molecola di fitofarmaco e non saranno responsabili della loro immissione nell’ecosistema. Verranno prodotti, secondo natura e secondo stagione, eliminando gli imput energetici dovuti alla forzatura in serra dei cicli fenologici.

Vegetarian week per oltre 6 milioni di italiani

Il numero dei vegetariani nel nostro Paese è in forte aumento, e ha raggiunto la cifra record di 6 milioni di persone. Per loro è stato istituito il Vegetarian week, il fine settimana dedicato a chi non mangia la carne. La loro scelta di vita è sintetizzata nelle parole di Ilaria Ferri, direttore scientifico dell’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA)

Solo il 20% della popolazione mondiale ha regolare accesso alle risorse alimentari mentre il 26% della superficie terrestre è letteralmente invaso dagli allevamenti, ai quali è imputabile l’emissione del 18% dei gas serra, la distruzione di milioni di ettari di foreste e la perdita di biodiversità, nonchè la produzione annua di 1.050 miliardi di tonnellate di deiezioni.

Per allevare e crescere gli animali da macello occorrono moltissime risorse: è stato calcolato che per produrre 1 kg di carne occorrono oltre 16 kg di foraggio, annaffiato con acqua, e distribuito con mezzi di trasporto. Ma è vero che mangiare carne inquina?