Locale e di stagione, frutta e verdura da comprare ad ottobre

Prosegue la nostra rubrica settimanale, bussola del mangiare sostenibile. Abbiamo parlato spesso dell’importanza di comprare prodotti locali per diminuire l’impronta della nostra spesa, contribuire ad incrementare l’economia del posto e risparmiare sul prezzo, guadagnando in qualità e salubrità degli alimenti, certamente più freschi senza chilometri e chilometri alle spalle.

Oggi vogliamo sottolineare un altro aspetto importante della cucina eco-sostenibile, soffermandoci al reparto frutta e verdura. Concetto chiave, in questo caso, è l’acquisto non semplicemente di prodotti del mercato ortofrutticolo locale, quanto anche di frutta e verdura rigorosamente di stagione.
La frutta e la verdura fuori stagione provengono dalla coltivazione in serre o, molto più spesso, hanno percorso centinaia se non addirittura migliaia di chilometri per arrivare sulle nostre tavole dai Paesi esteri: basti pensare ai frutti esotici.

Rete Bioregionale Italiana, l’incontro annuale è per il 30 e 31 ottobre a San Severino Marche

Sabato 30 e domenica 31 ottobre si svolgerà a San Saverino Marche l’incontro annuale della Rete Bioregionale Italiana. L’appuntamento si svolgerà nel podere Pavoni, una collina isolata e tranquilla nel cuore della regione Marche, a circa 50 Km dall’Appennino umbro-marchigiano e dal Mar Adriatico; dove si potrà sostare con la propria tenda, gratuitamente.

Sarà un weekend a contatto con la natura e con gli antichi saperi che da sempre hanno legato l’uomo all’ambiente ma che dagli ultimi anni si stanno spezzando mettendo a rischio la vita degli animali, delle piante, e del nostro ecosistema. L’incontro è aperto a tutti coloro che condividono una vita ecocompatibile ed ecologica, che vivono nel rispetto della natura e delle sue creature, che si rispecchiano insomma nella carta della Rete Bioregionale Italiana.

Cibo sprecato fino al 40% nelle mense ospedaliere

E’ vero che il cibo passato nelle mense ospedaliere del nostro Paese non ha mai entusiasmato malati e convalescenti, forse semplicemente perché la degenza nelle strutture ospedaliere non piace a nessuno, sta di fatto che il 40% del cibo distribuito nelle mense di ospedali e cliniche viene sprecato.

Questi i risultati diffusi ieri a Viareggio nel corso del workshop Il gusto della salute: alimentazione in ambito ospedaliero, una delle molte iniziative del Festival della Salute. Fra gli altri è intervenuto Stefano Cencetti, direttore generale del Policlinico di Bologna, dal cui discorso è emerso che il 94% degli ospedali del Paese ricorre a ditte esterne per il servizio di refezione, aspetto non secondario in quanto la consumazione di cibi cotti dovrebbe essere immediata e nello stesso tempo occorre puntare sulla territorialità e sulla produzione locale, con il conseguente abbattimento dei costi di spedizione e il miglioramento del livello qualitativo del prodotto, consumato in breve tempo dopo la raccolta. Questi aspetti potrebbero essere ottimi rimedi per alleviare la degenza, e anche per abbreviare i tempi di guarigione.

Mense verdi nella Provincia di Cagliari

Tra i punti cardine dell’ecologia spicca il menu ad impatto zero, ed è proprio su questo punto che la Provincia di Cagliari ha intenzione di battere per istruire le nuove generazioni sull’importanza della sostenibilità alimentare.

Attraverso una delle tante iniziative intraprese da Agenda 21, l’ente provinciale del capoluogo sardo ha dato il via alle “Mense scolastiche verdi”, un progetto

per ridefinire le produzioni e le forniture dei servizi per le mense scolastiche.

Eco-amatriciana, a Rieti la sagra è sostenibile

Nell’ottica di un impatto zero che sta entusiasmando, e talora condizionando, organizzazioni comunali, pro loco e company, anche gli eventi devono adeguarsi al rispetto di alcune norme green per non uscirne sporchi e perdere consensi tra l’opinione pubblica. E si sono più che conformati  a standard sostenibili i promotori della tradizionale Sagra dell’Amatriciana, che si svolge nel comune di Amatrice, provincia di Rieti, giunta alla sua 44esima edizione.

Oggi 28 agosto e domani 29 avrete la possibilità di gustare la prima eco-amatriciana, a chilometri zero, e di banchettare con materiale biodegradabile al 100%. Dai vassoi alle posate alle bottiglie, la sagra non genererà rifiuti duri a morire. Un bel risultato se pensiamo che, nelle precedenti edizioni, si arrivava a generare una montagna di plastica, con 10mila piatti e posate, 15mila bicchieri e 8mila bottiglie. L’acqua, sia liscia che gassata, verrà erogata da distributori alla spina che utilizzeranno le risorse idriche dell’acquedotto locale.

Con carne di bovino e pollame cresce il rischio di malattie a trasmissione alimentare

Per ridurre la percentuale di rischio relativa all’insorgenza di malattie a trasmissione alimentare, consumare meno carne ci mette certamente sulla buona strada.
A riconfermarlo, come se ce ne fosse bisogno dopo la miriade di studi sull’argomento, è un recente rapporto pubblicato dal Centers for Disease Control and Prevention degli USA, che ha studiato la relazione esistente tra i vari tipi di cibo ed i focolai delle malattie negli Stati Uniti concludendo che, benché non si possa incolpare completamente il pollame o il manzo perché anche le verdure possono farci star male se non sono adeguatamente trattate e preparate, la più alta percentuale di malattie a trasmissione alimentare viene proprio dalla carne.

L’analisi pone inoltre l’accento sulla necessità di una più rigorosa applicazione delle norme relative ai controlli e alla prevenzione su tutti i prodotti che entrano nella catena alimentare.

Orti biologici a scuola, coltivare rende i bambini più intelligenti

Stanno avendo molto successo, in numerosi Paesi d’Europa e negli USA gli orti biologici didattici. Pensate che solo nel Regno Unito la Royal Horticultural Society ha avviato un progetto denominato Campaign for School Gardening che coinvolge 12.000 scuole, 4.500 già attive negli ultimi tre anni. Uno strumento per coltivare il rispetto dell’ambiente ed insegnare ai bambini i rudimenti del giardinaggio, nozioni sulla biologia vegetale e l’amore per i frutti della terra, nonché per un’alimentazione sana, composta principalmente da frutta, verdura e ortaggi.

Ebbene, pare che al di là del fine didattico e degli intenti educativi, il beneficio di coltivare un orto a scuola insieme agli alunni renda gli scolari più intelligenti. A dirlo è un recente rapporto diffuso dalla sopra citata Royal Horticultural Society che ha scoperto i molteplici benefici che derivano ai più piccoli dal contatto con la terra e dalla coltivazione dei prodotti agricoli.

Insetti per combattere la fame nel Mondo

Si è svolto in questi giorni un importante convegno presso il Royal Entomological Society di Londra, la società inglese  fondata nel 1883 per la diffusione e la divulgazione di informazioni tra gli entomologi e per lo studio degli insetti.

I ricercatori hanno proposto di far fronte ai problemi di alimentazione nel Mondo e alla crescente domanda di cibo, attraverso una dieta a base di…insetti. L’ipotesi è stata accolta non senza interesse dalla Fao.

Panpiatto, il piatto commestibile alternativo agli usa e getta

Vi sarà capitato, almeno una volta nella vita, di pronunciare o sentire che una pietanza fosse così buona da voler divorare persino il piatto. Beh, potrebbe essere non più soltanto un modo di dire per esaltare la bontà di un pasto, perché il piatto commestibile esiste davvero.
E’ il Panpiatto brevettato da Giovanni ed Elena Canale che ora sono alla ricerca di partners commerciali che vogliano scommettere sulla loro idea.

Dalle foto che ci hanno inviato sembra davvero appetitoso. Per realizzare scodelle, piatti, ciotole in Panpiatto, viene impiegata una miscela di farine e sostanze naturali, principalmente aloe vera, successivamente cotta al forno. Il gusto è simile a quello del pane/pizza/focaccia. Un’ottima alternativa ai piatti usa e getta di plastica, altamente inquinanti. Può contenere sia cibi liquidi che solidi e, nel caso in cui non aveste voglia di mangiarlo, potrebbe essere sbriciolato e dato in pasto agli animali, o ancora impiegato come compostaggio per la terra o in alternativa finire riciclato come rifiuto umido ad impatto zero rispetto al normale ciclo dei rifiuti.

Festambiente, Legambiente presenta il Festival della Natura e del Buon Vivere

Anche quest’anno Legambiente invita tutti a partecipare a Festambiente, la festa dedicata alla natura e all’ecosostenibilità, al mangiare bio, al risparmio energetico…insomma, come si legge nel sito istituzionale, a Festambiente

si mangia biologico, si differenziano i rifiuti, non si usa la plastica, si imbrocca l’acqua, i bicchieri, le posate e i piatti sono bio-compostabili o di vetro e ceramica!

Dunque una vita sana ed ecologica è possibile? Certo, basta seguire piccoli accorgimenti e rispettare gli altri e l’ambiente.

Menu estivi sostenibili, dimagrire rispettando l’ambiente

dieta dimagranteQualsiasi attività umana produce CO2, anche quella apparentemente innocua come il mangiare. La dieta Mediterranea, oltre a fare bene al corpo, fa bene anche all’ambiente, dato che essendo basata quasi esclusivamente sui prodotti della Terra, produce una quantità di carbonio davvero minima, se paragonata ad altri tipi di abitudini alimentari come quelle del Nord Europa o alla dieta americana.

Di questo si è parlato al Barilla Center for Food & Nutrition (Bcfn), un convegno che si è tenuto ieri a Milano, in cui alla classica Piramide Alimentare, una sorta di “classifica” degli alimenti disponibili in natura stilata nel 1992 dall’Us Department of Agricolture, è stata affiancata una nuova graduatoria, chiamata appunto Doppia Piramide, che riguarda la produzione di CO2 per ogni alimento.

Mozzarelle blu, Nas effettuano maxisequestro di latticini tossici a Torino

foto mozzarelle bluLe hanno subito ribattezzate le mozzarelle dei puffi. Il colore, insolito per dei latticini, è infatti blu. Siamo a Torino, dove i Nas hanno effettuato un maxisequestro di mozzarelle (circa 70 mila) sospettate di tossicità destinate alla grande distribuzione nei discount del Nord Italia. Tutto è partito dalla segnalazione di una donna che ha filmato con il telefonino lo strano fenomeno di cui non riusciva a capacitarsi:

Quelle mozzarelle, una volta aperta la confezione, si coloravano di blu.

La provenienza delle mozzarelle è stata fatta risalire ad uno stabilimento tedesco. Il mercato, invece, è quello italiano.

Cosa c’è nel mio cibo? Un’applicazione iPhone ci svela i segreti di ciò che mangiamo

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In generale, è meglio preferire il biologico quando si acquista del cibo. Sebbene non sia sempre semplice sapere se ciò che stiamo comprando è stato trattato con erbicidi, pesticidi e altri materiali “sporchi”, le probabilità di star mangiando sano almeno aumentano. Alcuni buongustai pensano che a volte non vale la pena spendere tanti soldi per comprare biologico, dal momento in cui ciò che accade nel prodotto non è sempre chiaro.

Ma quando non abbiamo a disposizione nemmeno quest’opzione, come possiamo sapere se nel cibo sono presenti tossine, sostanze cancerogene o perturbatori ormonali? Un applicazione gratuita del Pesticide Action Network ti dice ciò di cui dovresti diffidare.