
Secondo la Tepco, in una dichiarazione di ieri, le radiazioni all’esterno della centrale di Fukushima erano in aumento tanto che ci vorranno dai 6 ai 9 mesi per stabilizzarle. Oggi, a seguito di una lunga serie di proteste e polemiche per l’ampio lasso di tempo dichiarato, l’azienda, che è sull’orlo del fallimento, ammette che forse ne basteranno solo tre almeno per raffreddare i reattori. Il mistero di Fukushima continua a rimanere fitto.
Al momento avvicinarsi ai reattori equivale ad una condanna a morte (anche se gli operai che ci stanno lavorando sanno che rischiano davvero grosso), e così si sono potuti inviare solo dei robot, i quali hanno attestato un livello di radiazioni nel reattore 1 tra 10 e 49 millisievert l’ora, nel reattore 3 tra 28 e 57. Numeri altissimi se pensiamo che appena il giorno prima la differenza di misurazione non superava i 4 millisievert all’ora.
