A Roma torna BICA, la Borsa Internazionale della Comunicazione Ambientale (26-27 ottobre)

Ritorna a Roma l’appuntamento con BICA, la Borsa Internazionale della Comunicazione Ambientale, giunta quest’anno alla sua sesta edizione. La due giorni, 26-27 ottobre, organizzata da Federambiente presso la Casa dell’Architettura, si pone come luogo di incontro e di confronto per professionisti della comunicazione, imprese, opinion leader, rappresentanti enti pubblici e privati, semplici cittadini, studenti. Una sorta di polo di convergenza per lo studio di nuove strategie e strumenti comunicativi capaci di parlare il linguaggio della sostenibilità ambientale al grande pubblico.

L’obiettivo è far convergere le forze degli utenti impegnati in campagne di eco-comunicazione nello sforzo comune di un miglioramento della qualità ambientale, raggiunto attraverso il coinvolgimento del pubblico in iniziative divulgative a carattere ecologico. Iniziative volte alla diffusione di comportamenti quotidiani virtuosi e sostenibili e più in generale allo sviluppo di una coscienza dei problemi ambientali che si faccia standard culturale diffuso, uscendo dall’isolamento scoordinato delle singole strategie di comunicazione.

Nucleare, bollette più salate

Sul ritorno al nucleare i conti non tornano

le parole del presidente della Fondazione per lo sviluppo Sostenibile, Edo Ronchi, sono tutt’altro che sibilline. Il messaggio è chiaro e più che comprensibile.

Le parole profetiche pronunciate la settimana scorsa dal presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, se in un primo momento sono passate inosservate, ora tornano alla ribalta, confermate da studi e indagini di mercato. Ma in concreto, quanto graverà sulle nostre bollette il ritorno al nucleare?

Più alberi per tutti e meno tasse (sulle aiuole). Un disegno di legge per il verde in città

Rendere le città più belle, vivibili e salubri. Questo da sempre il ruolo del verde nel contesto urbano che oggi si carica di importanti significati ecosistemici ed ecologici. Una città più verde è infatti non solo una città più amena, ma anche una città che respira, un ecosistema urbano con ciclo del carbonio più efficiente e aria più pulita. Obbiettivo del provvedimento, recita il testo, è

“la valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo nell’ottica di portare a pieno compimento l’attuazione del protocollo di Kyoto e le politiche di riduzione delle emissioni, la prevenzione del dissesto idrogeologico e il miglioramento della qualità dell’aria”.

Già dal 1992 i comuni dovevano piantare un albero per ogni nuovo nato, obbligo interpretato in maniera spesso aleatoria e messo in atto con tempi lunghi. Il disegno di legge promosso dal Consiglio dei Ministri di venerdì 22 mira ad accorciare i tempi di messa a dimora (da 12 mesi a 90 gg dopo la nascita) delle nuove piante ed a rendere l’obbligo realmente tale e non solo.

Matrimonio ecologico, in sella a bici elettriche per dire sì a Roma

Ancora sul matrimonio ecologico. Restiamo in terra nostra, per una volta, per raccontarvi un sì decisamente green. Siamo a Roma, precisamente al Campidoglio, che ieri è stato teatro della cerimonia in chiave sostenibile di due sposi d’eccezione, la regista Liliana Ginanneschi e Adriano De Concini.

Lei, che le per le sue nozze ecologiche ha scelto un abito rosso, è nota al piccolo schermo per aver diretto numerosi episodi di fiction televisive piuttosto famose tra il grande pubblico: le serie tv Incantesimo, Gente come noi, Un posto al sole, La squadra. E da ieri è famosa anche perché il suo è il primo matrimonio in Europa che scelga come mezzo la bici elettrica (o almeno che si sappia!).

Giornata nazionale degli alberi istituita per legge

Piantare alberi è un’attività nobile, ma forse ancora non si fa abbastanza. Per questo il Consiglio dei Ministri ha deciso ieri di istituire la Giornata Nazionale degli Alberi, fissata al 21 novembre di ogni anno, per avviare una serie di iniziative volte ad aumentare la coscienza verde dei cittadini e a migliorare la qualità dell’aria nelle città. L’intento è di far corrispondere questa giornata con l’ultima della già avviata Festa dell’Albero, organizzata da Legambiente, che ogni anno si svolge dal 19 al 21 novembre.

Secondo il nuovo disegno di legge, i comuni saranno obbligati a piantare un nuovo albero ogni volta che nasce un bambino. Una iniziativa forte, forse un po’ troppo se pensiamo a metropoli come Roma e Milano che verrebbero invase dagli alberi nel giro di pochi mesi. Forse si troverà anche qui un modo per aggirare la legge, ma le finalità sono comunque molto positive.

Nucleare, Greenpeace versus Veronesi: sulla sicurezza è guerra aperta

Di chiaro nel ritorno al nucleare italiano c’è l’incertezza. La scarsa, per non dire nulla, trasparenza sui siti di localizzazione delle scorie e delle centrali, l’inesistente campagna di informazione (e non di propaganda!) volta a rispondere ai mille leciti dubbi dei cittadini. Una svolta energetica di questo tipo, è assodato, non può e non dovrebbe avvenire in un simile clima di tensione, senza la serenità e la maturità necessarie ad un passo cruciale per la vita del Paese, che dovrebbe procedere di concerto con le Regioni, con l’opinione pubblica, con l’opposizione. Altrimenti non sarà l’Italia a tornare al nucleare, quanto il Governo ad avvalersi dell’appellativo di atomico, con le sue scelte pesanti come bombe che scatenano altrettante reazioni dal mondo che fa opinione oggi nel nostro Paese.

A questo proposito oggi vogliamo tornare sull’argomento, tanto controverso, della presidenza dell’Agenzia per la Sicurezza Nucleare all’oncologo di fama internazionale, nonché senatore PD, Umberto Veronesi. Un incarico che ormai sembra scontato gli appartenga ma che solleva molti dubbi e perplessità.

Enel e comuni italiani insieme per le smart grids delle città sostenibili

Ancora sulle città sostenibili e sul concept di smart grid. Restiamo sul territorio italiano per occuparci dell’impegno di Enel e del ruolo indiscutibilmente rilevante che l’azienda di servizi energetici è in grado di assumere nell’evoluzione intelligente del contesto urbano. L’Enel ha una presenza molto importante sul territorio, arriva infatti a coprire ben l’85% delle rete nazionale.

A ricordarlo è lo stesso direttore infrastrutture e reti, Livio Gallo, intervenuto ieri a Roma al First Italian Smart City Forum, e sottolineando come l’azienda possa assumere la veste di innovatore tecnologico più di chiunque altro, quasi come processo evolutivo naturale in chiave futuro sostenibile. Buoni auspici che speriamo si concretizzino in piani d’investimento a lungo termine e che Gallo sintetizza in alcune dichiarazioni sui programmi aziendali:

Avendo una presenza molto importante sul territorio (l’85% della copertura della rete nazionale) sentiamo la missione di operare come innovatore tecnologico al servizio del paese, dei cittadini e dei nostri clienti. Per questo da anni siamo impegnati sul tema delle smart grids e oggi anche su quello delle smart cities (città intelligenti), che saranno sempre più importanti per le generazioni future.

Rifiuti Terzigno, la Ue ammonisce l’Italia e Berlusconi promette un nuovo miracolo

Bandiere date alle fiamme, autobus e camion in fumo, Terzigno sembra sede di un campo di battaglia. E forse è proprio di questo che si tratta. La popolazione si lamenta dell’inefficienza dello Stato e dei media che omettono la verità, dando voce quasi esclusivamente al Governo e non alle migliaia di abitanti che non vogliono una discarica sotto casa.

In questa confusione interviene l’Unione Europea che ha definito la situazione “seria” e, tramite il portavoce del commissario all’ambiente, Janez Potocnik, fa sapere che auspica che le autorità italiane

risolvano la questione il più presto possibile ed in maniera adeguata. Si possono scordare di vedere sbloccare i 145 milioni di euro di fondi europei attualmente congelati dalla Commissione europea.

Nucleare, l’elogio della follia

E’ tutto deciso, da tempo: torneremo al nucleare, volenti o nolenti. Rombino i reattori di Casaccia, vestiti a festa. L’Agenzia per la Sicurezza sul Nucleare c’è come c’era il cavaliere inesistente e sfodera (forse) un presidente smagliante a prova di cancro, il barone rampante, l’oncologo di fama internazionale nonché senatore PD (ancora per quanto?), Umberto Veronesi.

La lista Sogin sui siti papabili, anche quella, ha fatto il suo bell’ingresso già da tempo, secretata in un cassetto lontano dal popolo, cavallo curioso, depennata orgogliosamente nella lista delle cose da fare per ritornare al nucleare più in fretta che si può, prima che scada il mandato o il popolo pensante, o quel che ne resta, che come mai poi non dovrebbe trovare naturale volersi intossicare per risparmiare un cent a Kw (si fa per dire) sulla bolletta, si svegli, fate voi. E a quanti si chiedono a quando il debutto in società della red list, riecheggia  in risposta un verso infernale quanto lo è quest’incertezza, vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, nel girone di una, nessuna, centomila libertà, e più non dimandare.

Costa Rica, primo Paese emissioni zero entro 2012

Entro il 2012 il Costa Rica diventerà il primo Paese del pianeta carbonio neutrale, ovvero a emissioni zero. Lo annunciava, già tempo fa con orgoglio e convinzione, Ana Lorena Guevara, viceministro per l’Ambiente e per l’Energia, e lo ricorda a Cuneo in occasione dell’ VIII Forum internazionale sul vivere sostenibile organizzato dall’associazione Greenaccord svoltosi dal 13 al16 ottobre 2010.

Lorena Guevara sceglie di dare una spinta d’accelerazione alla linea politica portata avanti dal Presidente  Laura Chinchilla. Linea politica peraltro già virtuosa e “avanti anni luce” rispetto a quella dei Paesi del Sud America come  di molti Paesi europei. Il Paese vanta una tradizione politica virtuosa già dal 1948 anno in cui si abolì l’esercito dirottandone i fondi su educazione e cultura, fondi che oggi vengono investiti anche per l’ambiente.

Il segreto del nostro stato- spiega il vice-ministro- risiede nel sistema decisionale democratico, in un forte investimento sull’educazione e sulla salute, resi possibili dai fondi risparmiati grazie all’assenza di forze armate e in un diffuso sistema di tutela della nostra biodiversità e delle risorse naturali che ci spingono a rifiutare investimenti industriali ed economici che potrebbero mettere a repentaglio questi elementi essenziali.

Ecosistema urbano 2010: Belluno, Verbania e Parma città più sostenibili d’Italia

L’ecosistema urbano è difettoso e la sua efficienza diminuisce esponenzialmente all’aumentare delle dimensioni della città. Roma, con la sua mobilità pubblica menomata e in continua corsa con le auto private onnipresenti anche in centro, Napoli e Palermo, sommerse dai rifiuti ed incapaci di una raccolta differenziata efficiente, sono in emergenza ambientale e sprofondano giù in classifica insieme a tutte le città con più di mezzo milione d’abitanti.

L’unica grande città che galleggia ostinatamente a metà classifica è Torino.  Milano, in attesa dei raggi verdi, peggiora in tutti gli indici di qualità dell’aria: per due mesi in tutto si è respirato ozono più che ossigeno, con tutto ciò che ne consegue (l’anno scorso i giorni di esposizione erano stati una quarantina).
Il fallimento delle grandi città è dovuto principalmente alla qualità dell’aria: Palermo, Napoli e Roma restano stabilmente avvolti nelle nebbie chimiche. Questo dato allarmante è correlato al malfunzionamento dei trasporti pubblici o ad una loro insufficienza o, peggio, alla mancanza di una politica necessaria quanto impopolare di divieti e ztl che induca all’uso dei mezzi collettivi. Palermo passa da 110 viaggi per abitante all’anno a 44 appena, e anche Napoli e Genova peggiorano.

Nucleare, la Lombardia ospiterà una centrale

Ipotesi ne sono state fatte tante. Le liste dei siti probabili che ospiteranno le centrali nucleari sono più o meno attendibili, alcuni parlano degli stessi posti, altri invece danno indicazioni differenti. A mettere tutti d’accordo (tranne probabilmente i suoi stessi cittadini) ci pensa il neo-ministro Romani che ha dichiarato:

Ho incontrato Formigoni il quale non ha fatto opposizioni pregiudiziali all’installazione di centrali nucleari in Lombardia. Ho riscontrato una disponibilità della Regione.

Una disponibilità ovvia secondo il Ministro che ha anche affermato che, per quanto riguarda la centrale nella Regione lombarda

Mi sembra strano non ospitarne una.