Mense verdi nella Provincia di Cagliari

Tra i punti cardine dell’ecologia spicca il menu ad impatto zero, ed è proprio su questo punto che la Provincia di Cagliari ha intenzione di battere per istruire le nuove generazioni sull’importanza della sostenibilità alimentare.

Attraverso una delle tante iniziative intraprese da Agenda 21, l’ente provinciale del capoluogo sardo ha dato il via alle “Mense scolastiche verdi”, un progetto

per ridefinire le produzioni e le forniture dei servizi per le mense scolastiche.

Caccia, via ufficiale alla stagione venatoria 2010-2011, tra nuove norme, proteste e divieti arbitrari

Domenica 19 settembre 2010: si apre in via ufficiale la stagione venatoria 2010-2011. Torna la caccia, e tornano i cacciatori e i cacciati, aleggia il rischio di incidenti, infuriano le polemiche, le associazioni animaliste scendono in piazza con manifestazioni di protesta e lo scenario si ripete, come ogni anno, senza colpi di scena se non gli spari stessi che riecheggiano nei boschi, fuori e dentro i confini del lecito che quest’anno appaiono più confusi del solito.

Qualche novità qui e là, a gettare ancora maggiore confusione nel caos legislativo sulla materia, che ha diviso il Parlamento e spaccato in due l’opinione pubblica. I cacciatori potranno aprire il fuoco sugli animali ed ucciderli per il gusto di farlo per tre giorni alla settimana fino al 31 gennaio prossimo, esclusi il martedì ed il venerdì, perché si sa, dare alle vittime la possibilità di stramazzare al suolo a giorni alterni è cosa buona e giusta.

Un ponte elettrico sotto lo Stretto di Messina

Mentre si continua a dibattere sull’opportunità o meno di costruire il famoso Ponte sullo Stretto di Messina, un altro progetto ben più intelligente è finalmente partito. L’hanno soprannominato “ponte elettrico”, e si tratta di un collegamento da 38 km di cavi che, attraversando sottoterra le acque dello Stretto che collega la Sicilia al resto dell’Italia, comporterà benefici all’una e all’altra parte.

A guadagnarci infatti saranno sia l’isola, nella quale le tariffe energetiche ogni tanto balzavano alle stelle perché non c’era il supporto della corrente proveniente dal Continente che poteva sostenere il picco di domanda; ma anche il resto dell’Italia, la quale finalmente potrà usufruire dei tantissimi parchi eolici costruiti nell’area sicula, beneficiando così di una maggior quantità di energia pulita.

Marea nera, le ostriche riporteranno la vita nel Golfo del Messico

Si chiama 100-1000 partnership, e significa 100 miglia di nuove barriere di ostriche e 1.000 miglia di paludi costiere reimpiantate in Alabama. Si tratta del primo progetto nato per ristabilire una vita marina quanto più possibile simile a quella presente prima del disastro della BP, ideato attraverso una collaborazione tra organizzazioni no-profit, tra cui la Fondazione Costiera Alabama, Mobile Baykeeper, The Nature Conservancy e la Fondazione The Ocean.

A causa del danno arrecato al Golfo del Messico dalla fuoriuscita di petrolio dalla Deepwater Horizon, le scogliere, habitat delle ostriche, e le praterie di fanerogame hanno subìto il colpo di grazia dopo aver tentato di resistere per anni alle attività umane e alla pesca senza regole che già prima del 20 aprile scorso mettevano in pericolo vaste aree.

Gli ostelli più eco-friendly d’Europa

Cosa ci vuole per trasformare un normale ostello in uno eco-friendly? In linea di principio quelle poche ma stringenti regole dell’ecologia: rispetto per l’ambiente, risparmio energetico e raggiungibilità a piedi o con i mezzi pubblici. In pratica solo tanto buon senso. Una prerogativa che, seppure molti ostelli (ma anche i più classici alberghi) vantano, in realtà non sempre hanno.

Per poterci meglio districare tra le svariate offerte che la nostra cara vecchia Europa ci offre, il sito HostelBookers.com che si occupa di recensire 13 mila ostelli della gioventù in tutto il mondo, ha messo a disposizione del pubblico la sua personale classifica, indicando le 10 strutture più eco-friendly del vecchio Continente. Ce n’è uno anche italiano, a Milano, al settimo posto. Per conoscerli continuate a leggere.

Turbine marine e frigoriferi intelligenti, la tecnologia verde parla italiano

Mare, sole e intelligenza sono i tre ingredienti principali dell’Italia, ed è proprio da qui che le tecnologie verdi cominciano a prendere forma. Forse è finito il tempo di pensare che il campo della tecnologia appartenga solo ai Paesi anglosassoni o al massimo alla Cina, perché in qualche modo anche l’Italia ha iniziato a muovere i primi passi.

Mare: nelle nostre acque, salvo rare eccezioni, possiamo ancora assistere ad uno spreco enorme di energia. Si tratta del moto ondoso, campo in cui da qualche anno la tecnologia si sta concentrando, ed in cui si sono impegnate l’Università Federico II di Napoli, la Bocconi di Milano e l’azienda siciliana Ponte di Archimede.

Congresso mondiale di naturismo in Calabria

Si conclude oggi il Congresso mondiale di naturismo, svoltosi in Calabria dall’8 al 12 settembre, e che ha visto riuniti delegati delle federazioni nazionali dell’International naturist federation (Inf) di trenta Paesi, in occasione della 32esima edizione dell’evento, a tema “Naturismo etico e naturismo commerciale”.
La location scelta è un fiore all’occhiello della regione calabrese: Pizzo Greco di Isola Capo Rizzuto, nel crotonese, precisamente nell’area della Riserva marina di Capo Rizzuto, dotata di quattro ettari perfettamente pianificati del camping di Pizzo Greco, dal ristorante alla pallavolo, con spiaggia rossa e mare protetto che rappresentano un modello per lo sviluppo di questa formula di turismo eco-sostenibile. Come hanno spiegato gli stessi organizzatori dell’iniziativa:

La scelta della Calabria è stata motivata dal desiderio di risvegliare l’interesse per il naturismo e di attestare il riconoscimento per l’impegno che la Federazione naturista italiana (Fenait) ha dimostrato negli anni. La scelta di Pizzo Greco, e dunque della Calabria, è stata quindi una risposta alle sue bellezze naturali e alle capacità imprenditoriali degli organizzatori del villaggio-camping che hanno saputo preservare e valorizzare questo angolo di paradiso.

Usa: Obama dice no ai pannelli solari sulla Casa Bianca

Si era presentato al mondo come portabandiera dell’energia pulita, ma quest’ultima notizia è stata una vera e propria delusione per gli ambientalisti di tutto il mondo: Barack Obama ha chiesto a tutti di impegnarsi ad installare pannelli solari sul tetto della propria abitazione, ma si è rifiutato di farli mettere su quello della Casa Bianca.

Bill McKibben, il fondatore di 350.org, aveva guidato un gruppo di attivisti ambientali a Washington in un furgone a bio-diesel sperando di convincere Obama ad installare una serie di pannelli solari riprendendo un’idea proposta negli anni ’70 da Jimmy Carter. I vecchi pannelli solari installati dall’ex Presidente Usa sono ormai obsoleti, pesano 55 kg e sono lunghi quasi 2 metri. Ormai hanno fatto il loro tempo, e così gli attivisti avevano sperato che la Casa Bianca non ci avrebbe pensato su due volte prima di sostituirli con quelli di ultima generazione. Ma purtroppo non è andata così.

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Inquinamento, Cina chiede aiuto all’Emilia Romagna

Ha chiesto aiuto all’Emilia Romagna, la Cina, per combattere la piaga dell’inquinamento. L’appello è arrivato nei giorni scorsi, nell’ambito di un seminario svoltosi presso la Tongji University di Shanghai, dal titolo Green Technologies, con oggetto la cooperazione tra l’Italia ed il Paese orientale nel settore delle strategie di riduzione dell’inquinamento, organizzato dall’ateneo cinese in collaborazione con Confindustria Emilia-Romagna.

Come tutti sappiamo, la crescita industriale ed economica che ha conosciuto negli ultimi anni la Cina è di proporzioni gigantesche, tanto da averla condotta al sorpasso sugli Stati Uniti come Paese più inquinante al mondo. Ma il progresso non si può arrestare. Né tanto meno la soluzione è chiudere fabbriche o vietare si vendano automobili. Bisogna piuttosto cercare di porre un freno alle emissioni, per garantire una qualità dell’aria (e della vita) migliore alla popolazione, senza però arrestare la crescita. Da qui l’appello all’Emilia Romagna, che già opera nel settore, ed alle duecento aziende del comparto green presenti al seminario già attive sul territorio.