Conferenza sul clima di Cancun, i temi del COP16

In gergo si chiama COP16, e si tratta della sedicesima conferenza organizzata dalle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Quest’anno si terrà a Cancun, in Messico, a partire dal 29 novembre fino al 10 dicembre 2010. In breve si tratta del congresso in cui i capi di Stato e di Governo e gli addetti ai lavori di tutto il mondo dovranno decidere delle sorti climatiche del pianeta.

In sostanza si tratta di una sorta di “secondo tempo” della famosa conferenza di Copenaghen dello scorso anno, molto attesa a livello mondiale ma in cui alla fine si concluse poco o niente. Il nome completo è Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) COP 16. Il tema principale sarà discutere del futuro del Protocollo di Kyoto, e sarà la sesta volta in cui la questione è al centro del dibattito.

Biodiversità, a Nagoya approvato piano internazionale COP10

COP10, il summit internazionale sulla biodiversità che ha visto la partecipazione dei delegati di 193 Paesi, riunitisi a Nagoya, in Giappone, si è concluso il 29 ottobre scorso. I lavori, iniziati il 18 ottobre, hanno portato alla stesura di programmi condivisi a livello internazionale volti a tutelare la diversità biologica, nel rispetto degli obiettivi prefissati dagli Stati membri della Convenzione (CBD), siglata ormai diciassette anni fa.

Tre i punti cardine sui quali è stata impostata la ripresa del dialogo sulla biodiversità della Conferenza delle Parti:

  1. la conservazione della biodiversità;
  2. l’uso sostenibile delle risorse;
  3. la divisione equa dei benefici derivanti dalle risorse genetiche.

Summit sulla biodiversità di Nagoya, il discorso di apertura di Djoghlaf Ahmed

Si sono aperti ieri a Nagoya, in Giappone, i lavori di COP10, il summit dedicato alla biodiversità che si protrarrà fino al 29 ottobre prossimo e che vede partecipi 193 Paesi uniti per studiare strategie comuni volte a tutelare la diversità biologica. Programmi condivisi nell’ottica del rispetto degli obiettivi firmati dagli Stati membri della Convenzione (Cbd) siglata diciassette anni fa, ed incentrati su tre punti cardine della conservazione della biodiversità, dell’uso sostenibile delle risorse e della divisione equa dei benefici derivanti dalle risorse genetiche.

Djoghlaf Ahmed, segretario esecutivo della convenzione sulla diversità biologica, nel corso della sessione di apertura della decima Conferenza delle Parti ha spiegato che le nazioni riunite a Nagoya rappresentano la famiglia dei popoli del mondo e che quella in corso è la più grande conferenza sulla biodiversità della storia della Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica.

Biodiversità, al via COP10 il vertice di Nagoya

Il vertice di Nagoya, in Giappone, incentrato sulla biodiversità prende il via oggi e vedrà coinvolti 193 Paesi uniti nello sforzo comune di trovare, tempo fino al 29 ottobre prossimo, soluzioni atte a tutelare la diversità biologica, rispettando gli obiettivi firmati dagli Stati membri della Convenzione (Cbd) siglata diciassette anni fa, incentrati su tre punti cardine:

  1. la conservazione della biodiversità;
  2. l’uso sostenibile delle risorse;
  3. la divisione equa dei benefici derivanti dalle risorse genetiche.

La Conferenza delle Parti sulla Convenzione per la Biodiversità (COP10) è, nella definizione del WWF,

il vertice più importante dell’ultimo decennio per la difesa della ricchezza di vita sulla terra.

Clima: nulla di fatto al vertice ONU di Tianjin, la Cina rivendica il suo diritto alle emissioni

I negoziati sul clima di Tianjin ai quali hanno partecipato 177 paesi si sono conclusi con risultati soltanto parziali. Secondo Jonathan Pershing, inviato speciale americano sul clima “non abbiamo ancora trovato una strada per il successo”, e si è posticipata la risoluzione dei problemi rinviandola al vertice di Cancun, previsto per fine anno.
Più ottimista è invece Christiana Figueres, segretario generale dello United Nations Framework Convention on Climate Change (Unfccc) secondo la quale, a Tianjin, si è fatta chiarezza sui punti da discutere al prossimo vertice ovvero la ricerca di strumenti operativi economici e tecnologici volti a facilitare l’accesso alle energie pulite per i Paesi in via di sviluppo. Accesso per il quale è stato stanziato anche un primo fondo di 30 miliardi di dollari la cui allocazione, discussa ma non decisa, sarà attribuita durante il vertice messicano. Questione di punti di vista.

Fortunatamente unica, contraria ed ostinata è la posizione della Cina, Paese che ad oggi conta le emissioni di inquinanti più imponenti del pianeta, e che rimane fermo nell’esigere che siano solo i Paesi sviluppati, responsabili di fatto del disastro attuale, a preoccuparsi di limitare le immissioni di gas inquinanti nell’atmosfera. Essa, ritenendosi un Paese in via di sviluppo, continua a rivendicare il suo diritto ad inquinare come hanno fatto in precedenza gli altri. Vedendo nel vecchio, obsoleto, disastroso modello di sviluppo classico un male necessario e la via più breve per la ricchezza, la Cina si rifiuta di fissare obiettivi quantificabili e verificabili di riduzione delle emissioni.

Biodiversità, una spesa di oltre 50 miliardi di euro all’anno

Questo è il costo che noi europei paghiamo ogni anno per la perdita di specie animali e vegetali, estinte a causa dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici. Il monito arriva dall’Europa dopo l’esito del vertice di Copenaghen dello scorso dicembre e rilancia la biodiversità e la difesa del patrimonio ambientale perché, come ha dichiarato il tedesco Jo Leinen,Presidente della Commissione ambiente dell’Europarlamento

Se non fermiamo la perdita di biodiversità rischiamo di mordere la mano che ci nutre. L’ Europa deve guidare la lotta per la protezione della biodiversità alla conferenza Onu di Nagoya.

Europarc 2010, oggi si comincia…

Prende avvio oggi Europarc 2010, la conferenza internazionale che farà il punto sui parchi europei, sui numeri e sulle iniziative per la salvaguardia e la tutela ambientale. Finora i dati trapelati sono più che ottimistici perché il turismo sostenibile e la visita delle aree protette certificate è aumentato sensibilmente nell’ultimo anno in Europa e questo vuol dire che la voglia di cambiare le sorti del nostro Pianeta e dei suoi abitanti, c’è.

La conferenza degli oltre 300 rappresentanti dei parchi e delle riserve naturali si terrà a Pescasseroli, nella cornice incantevole del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, una delle aree protette d’Italia candidata ad ottenere la cerificazione europea. A dare il benvenuto ad Europarc 2010 saranno Giuseppe Rossi, presidente del parco nazionale, ed Erika Stanciu, presidente di Europarc Federation oggi pomeriggio alle 18.00.

Clinton Global Initiative: elette le 7 migliori iniziative verdi del 2010

Torniamo a parlare della Clinton Global Initiative, una riunione di capi di Stato, imprese, attivisti, celebrità e organizzazioni no-profit provenienti da tutto il mondo, riunite nel tentativo di favorire il progresso attraverso “impegni vincolanti” per lo sviluppo sostenibile. Riprendiamo il filo del discorso non più per annunci “catastrofici”, ma per mettere in evidenza la parte positiva dell’attività, e cioè le proposte verdi del 2010.

Tra i vari impegni presi, dalla salute all’emancipazione femminile, fino al rispetto per l’ambiente, si sono fatte largo alcune azioni, a livello mondiale, che vale la pena sottolineare. A seguire le migliori sette.

Congresso mondiale di naturismo in Calabria

Si conclude oggi il Congresso mondiale di naturismo, svoltosi in Calabria dall’8 al 12 settembre, e che ha visto riuniti delegati delle federazioni nazionali dell’International naturist federation (Inf) di trenta Paesi, in occasione della 32esima edizione dell’evento, a tema “Naturismo etico e naturismo commerciale”.
La location scelta è un fiore all’occhiello della regione calabrese: Pizzo Greco di Isola Capo Rizzuto, nel crotonese, precisamente nell’area della Riserva marina di Capo Rizzuto, dotata di quattro ettari perfettamente pianificati del camping di Pizzo Greco, dal ristorante alla pallavolo, con spiaggia rossa e mare protetto che rappresentano un modello per lo sviluppo di questa formula di turismo eco-sostenibile. Come hanno spiegato gli stessi organizzatori dell’iniziativa:

La scelta della Calabria è stata motivata dal desiderio di risvegliare l’interesse per il naturismo e di attestare il riconoscimento per l’impegno che la Federazione naturista italiana (Fenait) ha dimostrato negli anni. La scelta di Pizzo Greco, e dunque della Calabria, è stata quindi una risposta alle sue bellezze naturali e alle capacità imprenditoriali degli organizzatori del villaggio-camping che hanno saputo preservare e valorizzare questo angolo di paradiso.

Vertice internazionale a Bali per salvare le tigri dall’estinzione (fotogallery)

tigre seiIn questi giorni è in corso a Bali, in Indonesia, un vertice internazionale per discutere i provvedimenti da adottare per raddoppiare la popolazione mondiale di tigri. Ai lavori partecipano i responsabili dell’ambiente di tredici Paesi, anticipando i temi di cui si parlerà in un summit globale previsto a dicembre.

Il 2010 è l’anno della tigre. La tigre che è in via d’estinzione per cause tutt’altro che naturali: c’è lo zampino dell’uomo, in particolare sotto accusa ci sono alcuni Paesi, come la Cina, ai quali gli animalisti imputano addirittura di tenere prigionieri 5.000 esemplari sequestrati illegalmente. Ricordiamo, infatti, che il commercio internazionale delle tigri è vietato dalla CITES (la Convenzione internazionale che regola il commercio delle specie minacciate).

Clima, energia, ambiente: come rilanciare il negoziato globale

Si svolgerà oggi a Roma dalle 14 alle 19 presso la Sala Zuccari del Palazzo Giustiniani (Senato) la conferenza internazionale Clima, energia, ambiente: come rilanciare il negoziato globale, promossa dal Centro per un Futuro Sostenibile,  (CFS), di cui è presidente Francesco Rutelli.

Keynote speaker il Presidente della Repubblica delle Maldive Mohamed Nasheed, da anni in trincea per la lotta ai cambiamenti climatici, tanto da essersi guadagnato il prestigioso premio delle Nazioni Unite dedicato ai “Campioni della Terra”. Tutti se lo ricordano per via della riunione subacquea che tenne nell’Oceano Indiano, alla vigilia del summit di Copenhagen, per attirare l’attenzione mondiale sui rischi che correva il suo Paese (e tutto il mondo) a causa dell’innalzamento dei livelli del mare provocato dal riscaldamento globale. Per Rutelli

la sua presenza a Roma sarà l’occasione per una riflessione sui negoziati internazionali alla luce dell’esito, in chiaroscuro, del summit di Copenhagen e in vista del prossimo vertice di Cancun.

Festival dell’ambiente, il green ambassador Billy Costacurta: come vivere sostenibile a Milano

costacurta

In questi giorni è in corso il Festival Internazionale dell’Ambiente a Milano, una manifestazione culturale tra le più importanti in Italia dal punto di vista del vivere ecologico. Tra le tante iniziative interessanti, su cui torneremo nei prossimi aggiornamenti, vorremmo segnalare l’intervista effettuata da Paolo Foschini, giornalista del Corriere della Sera, a Billy Costacurta, ex bandiera del Milan ed oggi allenatore di calcio, nonché “green ambassador”, cioè ambasciatore dell’ecologia.

Questa nuova figura, sconosciuta a molti, si occupa di diffondere la coscienza verde nella società dall’alto della sua posizione di persona pubblica, un volto noto che può dare molto alla causa ambientale. E così come Totti si presta alle iniziative dell’Earth Day, Costacurta cerca di rendere la sua città, Milano, un po’ più verde.

Al via la conferenza di Bonn sul futuro del clima

conferenza di bonn

La conferenza di Copenaghen, su cui si erano concentrate le speranze del mondo di porre un freno alla distruzione del Pianeta, si è conclusa nel dicembre scorso con un clamoroso flop e le magre conclusioni sono state accantonate per via della crisi economica. A dicembre prossimo ci sarà una nuova conferenza, quella di Cancun, in Messico, in cui bisognerà assumersi nuovi impegni e fare il punto della situazione e  c’è il rischio di un nuovo fallimento.

Per non arrivare impreparati, 182 Governi facenti parte delle Nazioni Unite si sono incontrati oggi a Bonn, in Germania, per una conferenza “di medio termine” che durerà fino all’11 giugno. Il punto fondamentale dei lavori dei 4.500 delegati sarà attuare quelle poche decisioni che sono state prese a Copenaghen, e cioè principalmente taglio delle emissioni ed aiuti economici ai Paesi in difficoltà che fanno fatica ad adeguarsi alle nuove norme.