Eco-moda in carcere, accade in Estonia

di Redazione 1

Avevamo parlato qualche giorno fa dell’iniziativa delle case circondariali di Forlì e Bologna per produrre oggetti artigianali con i rifiuti. Evidentemente dev’essere un trend che piace molto dato che, tra le varie strutture che fanno produrre qualcosa ai detenuti, si sta espandendo la linea green. Si inserisce così in questo contesto l’iniziativa di una prigione dell’Estonia, nell’Est Europa, che ha fatto produrre ai propri carcerati una vera e propria linea di moda eco-fashion.

Si tratta di abbigliamento sostenibile che è stato registrato con il marchio Heavy Eco che dice di essere un marchio eco-consapevole e “socialmente progressista” che vende prodotti progettati e realizzati dai detenuti nelle prigioni estoni. Ma non si tratta solo di vestiti. Oltre alle t-shirt e alla biancheria, gli eco-produttori realizzano anche accessori come le borse e i portafogli, e persino iPad e computer, in modo da non scartare nessun rifiuto. Per quanto riguarda l’abbigliamento, viene utilizzato del cotone biologico proveniente dall’India, mentre per i gadget tecnologici si utilizzano i materiali di scarto per le lavorazioni “tradizionali”.

Gli ideatori sostengono che la pesante ingiustizia sociale e le difficoltà dell’infanzia sono ciò che hanno portato molti dei detenuti in carcere. Per questo, oltre a tentare di recuperare la rispettabilità dei detenuti stessi con il lavoro, la metà dei proventi vengono devoluti ad un orfanotrofio della città, in modo da sperare che i bambini che sono ospitati al suo interno possano studiare e non prendere cattive strade.

Per quanto riguarda i detenuti che sono coinvolti, Eco Heavy spiega che percepiscono il salario minimo previsto dal regolamento UE per la progettazione e confezione di abiti originali. Un modo anche per dare sfogo alla creatività di quegli uomini ed insegnare competenze professionali che potranno sfruttare una volta lasciato il carcere. Il progetto è stato co-finanziato dal Fondo sociale europeo ed i prodotti sono stati immessi solo sul mercato britannico (non sappiamo se arriveranno altrove) a prezzi modici, con t-shirt che si possono acquistare a circa 30 euro e borse sui 40 euro.

[Fonte: Treehugger]

Foto Credit: Thinkstock

Commenti (1)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.