
19 associazioni ambientaliste, 3 associazioni dei cacciatori, diversi esponenti dell’opposizione e persino 30 deputati della maggioranza si sono visti questa mattina fuori dal Parlamento e si sono stretti tutti intorno ad un principio: no alla nuova legge che permette la deregulation della caccia. La richiesta è semplice: evitare che ogni Regione scelga per sè quando e come cacciare, per non permettere di legalizzare il bracconaggio, e stralciare la norma che mette in pericolo le specie nei periodi migratori.
Queste due semplici richieste, per cui è stata anche aperta una procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea nei confronti dell’Italia, sono state presentate da Altura, Amici della terra, Animalisti Italiani, Associazione Vittime della Caccia, Cts, Enpa, Fare Verde, Greenpeace Italia, Lac, Lav, Legambiente, Lida, Lipu – BirdLife Italia, Memento Naturae, Mountain Wilderness Italia, No alla Caccia, Oipa, Vas, Wwf Italia e Arcicaccia, Federcaccia e Italcaccia questa mattina alla Camera dei Deputati.
Se la vostra regione di residenza ha un clima caldo e umido e diversi tipi di uccelli e mammiferi che vi vivono, c’è una probabilità molto alta che la zona conterrà anche numerose specie di agenti patogeni che causano le più svariate patologie.
Etichettati spesso come i primi veri ecologisti, attenti alla difesa degli equilibri della Madre Terra, rispettata e onorata, i Nativi Americani sono ora sotto accusa a causa di una stalagmite (nella foto a destra). Un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Ohio University suggerisce infatti, sulla base del ritrovamento di un reperto, che i primi Nativi Americani hanno lasciato un’impronta di carbonio più grande di quanto si pensasse, fornendo prove che l’uomo è stato colpito dal riscaldamento globale già molto tempo prima dell’era industriale moderna.
Gli scienziati dell’Università di Warwick e del National Oceanography Centre di Southampton hanno aperto la “scatola nera” del fitoplancton eucariotico e hanno scoperto che esso è responsabile della fissazione del 50% del carbonio degli oceani immagazzinato dal fitoplancton.