Rifiuti Roma, siglato accordo con Ama e Conai per differenziata e riciclaggio

Il Campidoglio cerca di limitare i danni ambientali e mette a tacere, ancora per poco, le polemiche circa la posticipata chiusura della discarica di Malagrotta e l’apertura di una nuova discarica che possa contenere i rifiuti della Capitale. Il sindaco Gianni Alemanno ha siglato un accordo con la società Ama e Conai (Consorzio nazionale imballaggi) per individuare, programmare e gestire al meglio la raccolta integrata dei rifiuti urbani e la raccolta differenziata dei rifiuti da imballaggio.

Rifiuti, Sardegna vara raccolta differenziata del compost

La Regione Sardegna e il Consorzio italiano compostatori (Cic) hanno siglato un accordo per promuovere la raccolta differenzita dei rifiuti organici e compostabili e trasformarli in risorsa per la regione. Soddisfatti per l’accordo che avrà durata triennale Giorgio Oppi, assessore all’Ambiente dell’isola sarda, e il rappresentante del Cic Leonardo Ghermandi. Si potrebbe proporre questa soluzione all’intera penisola per limitare il quantitativo di rifiuti che finisce nelle discariche ogni giorno, e da diversi decenni?

Rifiuti: De Magistris e la differenziata a Napoli

Oggi si chiude la gara pubblica per la fornitura di bidoni della differenziata e camion, e nel giro di una decina di giorni al massimo comincerà la vera raccolta differenziata a Napoli. Vera perché non sarà come quella della Iervolino, ferma al 17% da anni, ma arriverà fino al 60% (c’è chi dice 70%) entro giugno. Promesse, che dire pesanti è dire poco, di Luigi De Magistris, sindaco del capoluogo campano, che ha deciso di mantenere la parola data in campagna elettorale.

Rifiuti, lo scandalo della differenziata finta di Barano d’Ischia


Parliamo spesso di Comuni ricicloni, ma purtroppo a volte anche quelli che si definiscono tali non lo sono affatto. Secondo l’ultimo regolamento stilato da Legambiente, un Comune, per essere definito “riciclone”, deve raggiungere almeno il 60% della raccolta differenziata. Ed è quanto dichiarato da Barano d’Ischia, un paese di 10 mila abitanti in provincia di Napoli, che dal 2008 ha avviato una campagna sui rifiuti molto massiccia. Peccato però che l’amministrazione comunale non abbia risposto come hanno fatto i cittadini.

Rifiuti: Casoria come Vedelago, al via costruzione del centro di riciclo meccanico

Casoria come Vedelago, Napoli come Treviso. Mentre la politica nazionale litiga su a chi dare la colpa dei rifiuti, la politica vera, quella locale, si dà da fare, e così ieri un accordo tra il sindaco di Napoli De Magistris, quello di Casoria Vincenzo Carfora e Carla Poli, titolare del centro di riciclo di Vedelago, ha sancito l’inizio di una collaborazione per rendere la Campania efficiente, dal punto di vista dello smaltimento dei rifiuti, come l’area più “attenta” d’Italia in quanto a riciclo, e cioè quella del trevigiano.

Emergenza rifiuti a Napoli: il Partito Verde Europeo fa appello alla Commissione esecutiva Ue

La situazione disastrosa di Napoli sbarca a Bruxelles. Monica Frassoni, Presidente del Partito Verde Europeo, ed altre colleghe hanno scritto al Commissario all’Ambiente Potocnik e a quello per la salute dei consumatori Dalli, chiedendogli di intervenire. La richiesta è molto chiara: Napoli è una città europea che al momento non sembra avere gli stessi diritti delle altre città europee. In particolare la richiesta è di fare pressioni sul Governo affinché sblocchi la situazione con la Lega Nord per liberare la città dalla spazzatura.

De Magistris vince a Napoli, come cambierà l’annosa questione rifiuti?

Con il 65,37% delle preferenze, Luigi De Magistris, è il nuovo sindaco di Napoli. L’ex pm, candidato dell’Idv, così ha commentato la sua nomina

Napoli è stata liberata. Non dovrò e non dovremo dare conto a nessuno, se non alle nostre idealità, alle nostre competenze e a un nuovo modo di fare politica. Mi sento carico di responsabilità perché ho avuto un mandato popolare fortissimo ma è un peso che avverto con leggerezza.

Il nuovo sindaco di Napoli ha le idee molto chiare su come sarà il futuro del capoluogo partenopeo, a cominciare dalla situazione rifiuti-inceneritore-discariche, e lo dimostra sin dalle prime interviste a seguito della vittoria al ballottaggio con Gianni Lettieri

Siamo contro il secondo inceneritore a Napoli, avremo ragioni di far cambiare idea a Caldoro.

Rifiuti: a Napoli raccolta differenziata oltre il 90% in alcuni quartieri

Tra ieri ed oggi i napoletani sono stati costretti a recarsi alle urne per votare il nuovo sindaco in una situazione da terzo mondo, con i rifiuti vicino persino ai seggi elettorali. Eppure, se i dati ufficiali fossero corretti, l’esistenza di tutta questa immondizia per le strade si avvolge di un alone di mistero.

Secondo quanto spiegato da Giuseppe Balzamo, presidente uscente della decima municipaltà, in alcuni quartieri della città la raccolta differenziata non solo esiste già, ma è anche a livelli scandinavi. A Bagnoli ad esempio, quartiere a cui fa riferimento la sua azione, il tasso di differenziata arriva a toccare anche il 95%, grazie ad un kit, consegnato gratuitamente in tutte le case, che contiene una bio-pattumiera per i rifiuti organici ed una serie di sacchetti biodegradabili per ognuno dei materiali da riciclare (plastica, carta, ecc.). Ognuno di questi kit è anche accompagnato da un calendario per il ritiro dei rifiuti, così nessuno più ha la scusa per non farla.

Siena, partita la Settimana dell’Energia

E’ iniziata ieri la Settimana dell’Energia, una sette giorni dedicata al risparmio energetico, alle fonti rinnovabili e a tantissime altre tematiche, inaugurata per la prima edizione a Siena. Il capoluogo toscano, che punta a diventare la prima provincia carbon-free entro il 2015, offre così un’opportunità ai cittadini di conoscere di più sull’argomento e alle aziende di stabilire, insieme alle pubbliche amministrazioni, delle collaborazioni per tentare di rendere più sostenibile il campo energetico.

L’obiettivo è in primis quello di rendere noti i risultati dell’amministrazione in campo ambientale, come ad esempio la riduzione del fabbisogno energetico del 9,5% del settore industriale dal 2007 al 2009, o anche la forte riduzione dei gas ad effetto serra (-35%) ottenuta sempre nello stesso periodo; ma anche di stabilire nuovi obiettivi per il futuro per poter migliorare questi dati. Traguardo che si potrà raggiungere solo con la collaborazione anche dei cittadini.

Rifiuti: il comune di Napoli sta a guardare? I cittadini fanno partire il riciclaggio da soli

Napoli affoga nell’immondizia, nonostante i proclami di Berlusconi convinto che prima di Natale il problema sarebbe stato risolto; il Comune non fa nulla, la Regione idem, ed i cittadini si sono stancati persino di protestare. Ora passeranno alle vie di fatto. Se le istituzioni non li aiutano, i napoletani hanno deciso di fare da soli, ed in 7 quartieri è partita la raccolta differenziata su base volontaria.

Bagnoli, Ponticelli, Centro Direzionale, Chiaiano, Colli Aminei, San Giovanni a Teduccio e Rione Alto. Sono questi i primi 7 quartieri, composti da ben 130 mila persone, che hanno avviato una raccolta porta a porta per tentare di ridurre la quantità di rifiuti non solo nelle discariche, ma prima di tutto dalle strade cittadine, diventate ormai una discarica istituzionalizzata.

Rifiuti, l’Ue boccia l’Italia: niente piano, niente fondi

Si è conclusa ieri la visita del capo delegazione della Commissione europea Pia Bucella, chiamata dal governo italiano per monitorare la situazione in Campania e sostenere l’Italia nell’emergenza rifiuti.

Dopo aver visto il sito di stoccaggio di Taverna del Re, assieme al presidente della Commissione Ambiente del Consiglio regionale Luca Colasanto l’ispettore ha bocciato l’Italia per la mala gestione dei rifiuti in Campania, commentando

Spero che questi due giorni siano serviti a chiarire cosa deve essere fatto. Adesso aspettiamo che si faccia quello che si deve fare. E’ l’ultima volta che vengo a Napoli, perché se questa volta non si dovesse lavorare per risolvere il problema, dovremo inviare nuovamente l’Italia alla Corte di Giustizia.

Ha poi continuato

I fondi sono sospesi ma sono sempre destinati alla gestione dei rifiuti in Campania. Potranno essere sbloccati quando vi sarà un piano di gestione rifiuti.

Il progetto dovrà essere presentato entro il prossimo aprile, solo a quel punto i 145 milioni di euro saranno dati all’Italia per piani di intervento e smaltimento. Il capo delegato ha proposto per il momento di incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti e di riciclo, di favorire agevolazioni fiscali a quei territori che concederanno l’apertura di discariche controllate (altre?) e, come altra soluzione al problema, si propone il termovalorizzatore di Acerra.

Rifiuti Campania, “Dopo due anni la situazione non è molto diversa”

Il capo degli ispettori dell’Unione europea, Pia Bucella, è stato a Napoli per monitorare la situazione rifiuti, la raccolta e lo smaltimento in discarica

Dopo due anni la situazione non è molto diversa. Ci sono ancora rifiuti per strada e non c’é una rete integrata per la gestione della differenziata. Il ciclo virtuoso che chiediamo da tre anni e mezzo ancora non si vede.

Questo il suo primo commento.

Abbiamo parlato per tre ore della problematica relativa alla sentenza della Commissione europea del 4 marzo che ha condannato l’Italia per non aver realizzato una rete integrata di trattamento dei rifiuti in Campania per non aver avviato lo smaltimento del pregresso, le cosiddette ecoballe. Siamo favorevoli a liberare i fondi non appena ci sarà un piano di gestione adottato e implementato. Non basta un piano sulla carta, ma deve essere realizzato fattivamente.

Ha poi riferito Pia Bucella dopo il suo incontro con l’Assessore all’Ambiente della Regione Campania.

Rifiuti: Lombardia, esempio per l’Italia grazie al recupero energetico

In piena emergenza rifiuti in Campania non bisogna semplicemente limitarsi all’area di Terzigno e dintorni, ma per analizzare il problema bisogna avere uno sguardo più ampio per cercare di capire come viene affrontato nel resto d’Italia. E’ quello che ha fatto Federambiente in collaborazione con l’Osservatorio nazionale sui rifiuti.

Secondo la loro fotografia del Paese, la situazione non è molto positiva, specialmente al Sud, ma ci sono molti margini di miglioramento se si osservano le eccellenze nel trattamento dei rifiuti, come quello che sta avvenendo in Lombardia. L’aspetto più interessante infatti è vedere l’incidenza della raccolta differenziata, ormai diventata più comune del gettare i rifiuti nei bidoni dell’immondizia generici, segno di una coscienza verde molto positiva.