IUCN Pangolino

Congresso IUCN, le sfide per la conservazione della natura

IUCN Pangolino
Fino al prossimo 10 settembre lo stato americano delle Hawaii ospita il Congresso Mondiale sulla Conservazione organizzato dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUNC, International Union for the Conservation of Nature). Filo conduttore dell’evento è ovviamente il tema della conservazione delle specie animali e vegetali nel sempre più complesso contesto planetario. A marcare l’importanza del congresso di quest’anno è anche lo slogan scelto dagli organizzatoti: «Planet at the crossroads» che potremmo tradurre abbastanza fedelmente come «il pianeta ad un bivio». Dopo gli accordi raggiunti alla COP21 di Parigi sono ormai in molti ad attendersi interventi sostanziali a tutela degli equilibri della Terra in mancanza dei quali gli effetti del riscaldamento globale potrebbero rapidamente moltiplicarsi.

leoni ucciderli salvarli tanzania

Leoni, ucciderli per salvarli, la folle idea arriva dalla Tanzania

leoni ucciderli salvarli tanzaniaDi idee malsane ne abbiamo sentite tante, ma questa potrebbe anche batterle tutte. Come detto in un post di un paio di mesi fa, i leoni sono considerati tra le specie in via di estinzione dato che in Africa metà delle sottospecie rischiano di sparire in pochi anni ed il numero degli esemplari è stato ridotto a meno di un decimo negli ultimi 30 anni. Per questo sono state avviate diverse strategie per cercare di tutelarli, solo che stavolta ci si è spinti un po’ troppo oltre. L’idea arriva dalla Tanzania ed è uccidere alcuni leoni per salvarne degli altri.

biodiversità aree protette

Biodiversità, le aree protette non funzionano bene

biodiversità aree protetteLe aree protette sono state considerate finora l’ultimo baluardo per salvare diverse specie animali e vegetali dall’estinzione. Ma un recente studio internazionale ha notato che purtroppo non sempre sono efficaci. Anzi, anche lì la situazione si sta rendendo critica. A dimostrarlo è uno studio realizzato dal Museo delle Scienze di Trento, in collaborazione con l’Università James Cook del Queensland, in Australia, ed oltre cento istituti per un totale di 200 ricercatori, pubblicato su Nature.

Animali in via di estinzione, a rischio diverse specie di pappagalli

animali in via di estinzione pappagalliLa lunga lista delle specie in via di estinzione non è destinata ad accorciarsi. Anzi, potrebbe accadere esattamente l’opposto nel giro di qualche settimana quando lo U.S. Fish and Wildlife Service potrebbe annunciare l’iscrizione nell’elenco di altre specie animali. Più precisamente si tratterebbe di pappagalli, l’ara verde, ara militare, ara giacinto e ara scarlatto, già entrate sotto protezione con l’Endargered Species Act del 6 luglio scorso.

Acidificazione dei mari: le 10 specie che rischiano di sparire

I primi effetti dei mutamenti climatici si hanno nei mari, ma non solo per l’innalzamento del livello dovuto allo scioglimento dei ghiacciai. A causa di una serie di fattori infatti cambia anche il pH marino, e questo porta in alcune aree ad un aumento dell’acidificazione. Come abbiamo visto in passato, alcune specie più a rischio come i coralli stanno già cominciando a sbiancare, ma purtroppo quelli non sono gli unici a rischiare di sparire. Vediamo quali sono le 10 specie più prossime al rischio estinzione a causa di questo fenomeno.

Firefox adotta firefox, due esemplari di panda rosso in via d’estinzione (video)

Per gli utenti di tutto il mondo ormai il nome Firefox è associato al browser per internet concorrente principale di Microsoft Explorer. Eppure il nome Firefox esisteva già secoli prima che Mozilla decidesse di renderlo internazionale grazie alla rete. Esso infatti è il nome dato al panda rosso, una specie in via di estinzione che oggi i vertici dell’azienda IT hanno deciso di tentare di proteggere.

Sono così andati in uno zoo di Knoxville, in Tennessee, ed hanno adottato due esemplari femmina di panda rosso per avviare un vero e proprio show. Le due firefoxes saranno seguite via web come in un reality show, attraverso telecamere piazzate in punti strategici del loro recinto, senza però televoti, nominations ed eliminazioni. Il pubblico da casa può partecipare per dare un nome ai due animali. Finora in vantaggio ci sono Ember e Spark, ma le alternative sono tante. Oggi ci sarà la scelta definitiva.

Tonno rosso, la Ue decide di non tutelarlo più

Nonostante sia una delle specie in via di estinzione più chiacchierate degli ultimi tempi, tanto di diventare uno dei simboli delle specie a rischio come gli orsi polari o i panda, come riportato dall’Associated Press, la pressione proveniente da alcuni Paesi come Francia, Spagna e altre nazioni del Mediterraneo ha costretto l’Unione Europea ad abbandonare i piani per ridurre notevolmente le quote di pesca annue di tonno rosso.

Ai tassi attuali, dove i numeri reali sui livelli di cattura di questi pesci sono di gran lunga superiori a quelli ufficiali, il tonno rosso potrebbe rischiare l’estinzione ancor prima di quanto si possa immaginare: entro il 2012. Dopo una trattativa estenuante, le 27 nazioni dell’UE hanno abbandonato il piano, in discussione da anni, in cui si discuteva di tagliare le quote di pesca in base ai pareri scientifici. Giovedi scorso la scure definitiva: i delegati hanno annunciato che prenderanno in considerazione solo gli interessi dei pescatori di tonno.

Migrazione assistita, pro e contro per le specie a rischio estinzione

pika

Con l’innalzamento delle temperature sulle montagne, paradossalmente, alcune specie animali stanno morendo di freddo. Un clima più caldo significa meno neve durante i mesi invernali, ed animali che vivono sotto di essa corrono il rischio di perdere l’isolamento e rimanere al freddo. Più di un terzo delle popolazioni dei tassi che vivono nel Gran Bacino americano sono scomparsi, e l’US Fish and Wildlife Service sta riesaminando i dati più recenti per decidere se l’animale deve essere indicato come una specie in via di estinzione.

La popolazione dei pika, come sono chiamati negli States, e che hanno ispirato il celebre personaggio Pikachu, sono stati valutati dall’Ecological Society of America ad Albuquerque, in cui gli scienziati hanno considerato i pro e i contro del passaggio di gruppi di queste creature verso luoghi più ospitali, anche al di fuori dell’ecosistema a cui sono abituati. L’idea, conosciuta come “migrazione assistita” o “delocalizzazione gestita” è una strategia discutibile che alcuni considerano arrogante, e altri ritengono una triste necessità per garantire la possibilità per alcune specie di sopravvivere.

Secondo Jessica Hellmann, assistente professore di scienze biologiche presso l’Università di Notre Dame a South Bend, Indiana, questa è una scelta obbligata dal cambiamento climatico. Si stima che in tutto il mondo milioni di specie in pericolo di estinzione potrebbero potenzialmente sparire a causa dei cambiamenti climatici entro i prossimi 50 anni, secondo un rapporto del 2004 della rivista scientifica Nature. Una stima “ultra-prudente” l’ha considerata l’ecologo Alison Cameron del Max Planck Institute of Ornithology a Monaco di Baviera.